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Renault Clio 2004


Avatar Redazionale , il 10/11/03

20 anni fa -

La Clio si concede una breve seduta di trucco e parrucco per la Génération 2004, rinnovando solo tessuti e paraurti anteriore. Ma dietro quello scudo, a partire da gennaio, ci sarà anche il nuovo 1.5 dCi da 100 CV. E un duemila testosteronico.

FRANCESISMI In Francia si può ordinare già da questo mese. Dall’anno prossimo poi arriveranno due nuovi motori, ed entrambi belli sostanziosi. Alla Renault vogliono difendere con le unghie il primato di vendita della Clio in Francia, che è un po’ come la Punto in Italia: la più nazional-popolare delle transalpine. Anche se ormai ha quasi sei anni sulle spalle e la faccia rimane sostanzialmente quella del 2001.

MOLTIPLICAZIONE Step number one, moltiplicare la gamma. Alla Régie hanno applicato sulla Clio lo stesso principio della Mégane II, cioè l’incrocio di allestimenti e dotazioni. Si possono scegliere cinque livelli di accessori (Pack, Comfort, Comfort Pack Clim, Sport, Luxe) combinati a tre diverse atmosfere dell’abitacolo (Authentique, Dynamique, Privilège). Inoltre ci sono due versioni speciali – l’appagante RS e la sfarzosamente ricca Initiale.

ADDIZIONE

Il tutto si somma a ben otto motori, dal milledue 58 cavalli al nuovo diesel e al due litri. Più tre cambi: manuale e robotizzato cinque marce, automatico Proactive quattro rapporti. In totale la bellezza di 97 differenti Clio fra cui decidere, di che mandare in palla anche un ragioniere con la calcolatrice alla mano. E volendo, tanta offerta si può integrare con gli optional.

LIFTING

In concessionaria, c’è da giuraci, la scelta si semplificherà. Dovrebbe bastare – almeno ci si spera – un’occhiata alle finiture e al paraurti. Tranne le Authentique e le Privilège senza il nuovo dCi, le altre mostrano il paracolpi anteriore ridisegnato. Presa d’aria allargata e fendinebbia in rilievo. Per Dynamique e Renault-Sport c’è anche lo spoiler posteriore sportivo in tinta, mentre quello opaco classico rimane solo sul lunotto della base.

VERDI

Sulle altre i dettagli verniciati si sprecano, anche perché il ritocchino alla gamma colori non è mancato e quindi tanto vale farlo vedere. Adesso ci sono il verde Abysse "nacrée" e quattro vernici a effetto-metallizzato (verde Citron, verde Océan, grigio Agathe, rosso di Fuoco). Il bello è che del metallizzato c’è l’effetto ma non il prezzo, visto che le cinque nuove tinte sono comprese nella quota di listino.

LUSSUREGGIANTI

Una volta dato uno sguardo all’esterno, si comincia a sfogliare il campionario delle variazioni degli interni. Nuova la strumentazione coi quadranti cerchiati di alluminio e il visore digitale per carburante e temperatura acqua; ma oltre agli occhi anche le mani avranno qualcosa di cui compiacersi. Su tutte esclusa la entry level il volante prevede inserti in pelle, con dettagli in fintolegno sulla Initiale e metallo per la RS. Cangianti anche maniglie di apertura, fasce sulla plancia e cinture di sicurezza, dal radica al satinato a seconda delle versioni. Sulla Initiale l’abitacolo lussureggia di Alcantara, cuoio e finto legname, perfino sul cambio. La Privilège si accontenta del velluto.

DULCIS IN FUNDO

Dopo aver fatto scegliere alle signore il colore dei tessuti che meglio si abbina alla borsetta, si può pensare alle novità vere. Per esempio al common rail da 100 cavalli che finalmente completa verso l’alto l’offerta diesel. La cilindrata è sempre la stessa, millecinque, come le altre due versioni da 65 e 82 CV: ma qui il turbocompressore è a geometria variabile. Le palette della girante investita dai gas di scarico possono inclinarsi di differenti gradi, per una bella prontezza in basso oppure portata più ampia quando il motore gira veloce.

SOBRIA

Il risultato non si ferma ai quasi venti horsepower in più, erogati sempre a 4000 giri/min. C’è naturalmente anche tanta coppia: gli Nm diventano 200 contro 180, e disponibili a 1900 giri versus 2000. Ma soprattutto il 90% di quei newtonmetri già pulsano sotto il piede destro quando la lancetta del contagiri è a 1500. E la Renault assicura un consumo misto di appena 4,3 l/100 km, cioè solo 0,1 litri più della dCi 82 CV ed esattamente tanto quanto la gracilina 65 cavalli. Adesso c’è da vedere cosa sarà capace di fare il nuovo motore sotto altri cofani, come quello della cugina-rivale Micra per esempio.

URLA

Fatti due conti per capire i pro e i contro di cento puledrini a gasolio, si può cominciare a sognare davvero. Sulla Renault-Sport, la Clio da due litri, che per l’occasione si ispira ai due scarichi posteriori della V6, qualcuno ha pensato che 169 CV non bastavano. Per questo adesso ce ne sono 182, urlati dal quattro cilindri al regime di 6500 giri. Dalla Francia sono contenti di far sapere anche che la coppia viene sviluppata un po’ più in basso rispetto alla precedente. Al modesto regime di 5250 giri al minuto.

RENAULT-SPORT

Del resto la RS non nasce per l’elasticità. Anche se c’è da pensare che con 200 Nm (gli stessi della dCi, allora qualcosa in comune ce l’hanno) una ripresa a mezzo gas non sia un problema. Premendo di più invece potrebbe servire il grip dei 205/45 R16 su cerchi in lega dedicati. Di specifico poi ci sono i colori esterni, tre nuovi – Blu Dynamo, Blu Artic e Nero Doré – e altri disponibili esclusivamente con il programma di personalizzazione della divisione sportiva. Come se a distinguersi non bastassero i due terminali sul paraurti posteriore...

CAVALLI E MOTORI

Per il resto l’offerta Clio non dovrebbe cambiare. Si prevedono quindi il 1.2 da 58 CV d’ingresso, quello a sedici valvole da 75, il 1.4 16V 98 CV, il millesei con 110 CV e il duemila di punta. Oltre naturalmente ai dCi.
Pubblicato da Silvio jr. Suppa, 10/11/2003
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