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Porsche 911 Carrera 4 2009


Avatar Redazionale , il 26/06/08

15 anni fa - Il chip vigila sulla trazione

Dopo la Carrera 2, tocca alla gemella integrale rifarsi il look per il nuovo model year. Sotto la sua carrozzeria si allunga l'elenco delle novità: accanto all'iniezione diretta e al cambio a doppia frizione PDK, arriva anche il controllo elettronico della trazione PTM.

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A(T)TRAZIONE INTEGRALE Non c'è due senza quattro. Alla Porsche la saggezza popolare funziona così, da quasi vent'anni. Ogni volta che a Stoccarda lanciano una nuova generazione di Carrera o, più semplicemente, aggiornano quella esistente, alla versione a due ruote motrici segue subito quella a quattro. Il model year 2009 della 911 non fa eccezione alla regola e così, a pochi giorni dalla prova della Carrera 2, la Casa tedesca svela immagini e caratteristiche della variante a trazione integrale.

FORME GIUNONICHE Da un punto di vista estetico la Carrera 4 2009 ripropone pari pari tutte le novità introdotte dalla sorella a trazione posteriore. Rispondono quindi "Presente!" all'appello i nuovi proiettori bixeno (a richiesta ordinabili per la prima volta anche in versione adattiva), le luci di posizione e di coda a Led, le prese d'aria maggiorate e gli scarichi integrati nel nuovo paraurti posteriore, singoli per la versione base e doppi per la S. A rendere riconoscibile la Carrera 4 dalla 2 sono i fianchi giunonici: così come già per la serie attuale, le versioni integrali hanno i parafanghi posteriori allargati di 44 mm.

INIEZIONE DI POTENZA Assieme al look rivisto arrivano anche i nuovi motori, che mantengono il classico schema boxer a sei cilindri e le cilindrate nominali di 3,6 e 3,8 litri ma, al di là delle apparenze, cambiano da cima a fondo. La cubatura è, sì, simile al passato, ma è ottenuta rivedendo le misure interne di pistoni e cilindri: l'alesaggio aumenta, mentre la corsa si riduce, per favorire le doti di allungo e il rendimento agli alti regimi. Il risultato è un incremento di potenza di20 cv per la versione "base" e di 30 per la S, con nuovi picchi nell'ordine di 345 e 385 cv.

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IL BELLO DELLA DIRETTA Se si ottengono questi risultati, parte del merito va anche all'adozione dell'iniezione diretta della benzina DFI, già utilizzata sulla Cayenne ma al debutto sulla Carrera. Questa tecnologia è un vero e proprio toccasana per il motore Porsche, che, sulla Carrera 4, abbina l'incremento di potenza dell'8,5% a una drastica riduzione di consumi ed emissioni di CO2, che in certe situazioni arriva a toccare rispettivamente il 12,9% e il 15,4%.

CHIP AL POTERE Un'altra novità tecnica di spicco è il cambio robotizzato a sette marce e a doppia frizione PDK, che pensiona il Tiptronic S e lo rimpiazza nella lista degli optional, come alternativa al manuale a sei marce standard. I suoi pregi, già sperimentati sul campo nella prova della Carrera 2, sono la dolcezza e la rapidità degli innesti, oltre alla capacità di vestire con uguale disinvoltura i panni diun automatico pantofolaio o quelli di un sequenziale pistaiolo. A completare il reparto trasmissione, qui protagonista assoluto della scena, c'è poi la trazione integrale PTM, che evolve l'attuale sistema a giunto viscoso con frizione multi disco. Sulla nuova generazione della Carrera 4 la gestione della coppia motrice è invece affidata all'elettronica, così come già sulla 911 Turbo, con la promessa di sensibili vantaggi sul fronte della stabilità e della motricità. Le consegne inizieranno a ottobre per l'intera gamma, che consente di abbinare i due motori a entrambe le carrozzerie disponibili, Coupé e Cabriolet.


Pubblicato da Paolo Sardi, 26/06/2008
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