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Pininfarina Birdcage 75th


Avatar Redazionale , il 04/03/05

19 anni fa - Sospesa tra il passato e il futuro.

Settantacinque come gli anni della Pininfarina, Birdcage come una delle più belle Maserati mai costruite. E settantacinque come le edizioni del salone di Ginevra dove ha debuttato. La Carrozzeria torinese celebra se stessa con una concept da sogno tutta innovazione tecnologica e design sportivo. E si porta a casa il premio di Best Concept del Salone.

LA GABBIA Il nome intanto: Birdgace, letteralmente "gabbia per uccelli", per via del telaio a piccoli tubi saldati tra loro "a triangolazione" tanto da ricordare lo schema di una gabbia. Un nome legato a uno dei leggendari modelli da corsa del Tridente, la Birdcage Tipo 63 del 1961, con motore centrale, meccanica a vista, ruote coperte, parabrezza trasparenti di dimensioni insolite per l'epoca e un palmares da fare invidia alle Maserati di oggi, tra i quali il quarto posto ottenuto alle 24 Ore di Le Mans del 1961. Un nome tra i più belli della tradizione Maserati che Pininfarina non si è fatto scappare. E che forse era anche ingiusto continuare a ignorare.

CUORE DA CORSA Maserati perché la Birdcage 75th nasce su meccanica del Tridente, quella del telaio da corsa della MC12, e del V12 da oltre 700 cv che muove i bolidi di Modena. E per il Dna sportivo rivolto al domani. Della vecchia Birdcage sono rimasti i concetti, ma anche una citazione visiva: la base di sostegno dell'head up display trasparente su cui vengono proiettati tutti i dati relativi al motore e al funzionamento della vettura, a struttura triangolare come sul vecchio modello.

VOLO RADENTE La forma è quella tipica delle vetture da competizione: profilo basso, area frontale estesa, volume centrale a goccia per l'abitacolo e coda lunga affusolata che si assottiglia e avvolge la meccanica. La Birdcage rispetta la tradizione e la evolve con una soluzione che separa la parte superiore centrale completamente trasparente e quella inferiore con funzioni di "minigonna aerodinamica".

EFFETTI SPECIALI Un risultato di grande impatto visivo sia per chi è all'interno dell'auto, sia per chi osserva la Birdcage 75th da fuori, con meccanica, sospensioni pushrod e trombette di aspirazione in fibra di carbonio del V12 a vista. Uno spettacolo viaggiante che affascina tutti, passeggeri e pubblico.

RACING STYLE Stilisticamente Pininfarina la definisce "un'estensione futuristica delle grandi Maserati da corsa del passato", con le superfici in carbonio che avvolgono tutta la parte inferiore della vettura, avvolgendo i parafanghi pronunciati per lasciare spazio ai cerchi da 20 davanti e da 22 dietro. Cerchi a forma di tridente stilizzato ovviamente, e fissati al mozzo con un solo bullone. Tra i dettagli da notare la bocca ovale che porta ossigeno al radiatore centrale, i condotti dei freni, i fari lunghi e sottili con tecnologia Led incapsulati in contenitori in alluminio fresato con uscite per l'aria calda e gli scarichi ovali in cromo.

HIGH TECH All'interno ci si accomoda come sulle vetture da gara, sdraiati su due conchiglie avvolgenti e rivestite in Alcantara. La Birdcage è alta solo un metro e non consente alternative. Originale è anche l'accesso all'abitacolo, con la cupola centrale che si solleva e si scorre in avanti. Al volante multifunzione si accompagna l'head up display trasparente sostenuto dalla struttura triangolare in omaggio alle Birdcage del passato su cui vengono proiettate le informazioni relative agli strumenti principali e alcuni dei comandi che non trovano posto sul volante. Una serie di telecamere a infrarossi piazzate nei punti strategici della vettura consentirà una sorta di navigazione cieca, proiettando sul display le immagini esterne, con effetti benefici soprattutto nella guida notturna.

SCHEDA TECNICA
Telaio: scocca portante in carbonio e honeycomb di nomex con struttura anteriore e posteriore in allumino.
Carrozzeria: in fibra carbonio.
Sospensioni: anteriore e posteriore: a quadrilateri articolati con schema push-rod; ammortizzatori monotaratura e molle elicoidali coassiali.
Freni: Brembo a quattro dischi autoventilanti e forati, ant. 380 mm x 34 mm, post. 335 mm x 32 mm; pinze in lega leggera a sei pistoni anteriori e quattro posteriori.
Trasmissione: cambio longitudinale posteriore rigidamente collegato al motore. Trasmissione meccanica a 6 marce sequenziali.

Motore: 12 cilindri a V di 65° cilindrata 5998 ccPotenza: oltre 700CVLunghezza: 4656 mmLarghezza: 2020 mmAltezza: 1090 mmPasso: 2800 mmSbalzo anteriore: 1066 mmSbalzo posteriore: 790 mmCarreggiata ant. 1660 mmCarreggiata post. 1650 mmPneumatico ant. 275/30 20"Pneumatico post. 295/35 22"Peso a secco: 1500kg circa

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Pubblicato da Gilberto Milano, 04/03/2005
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