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Peugeot 206 SW


Avatar Redazionale , il 27/02/02

22 anni fa -

L'enfant terrible mette su famiglia. Mantiene quella faccia lì ma l'accompagna a un colpo di coda, fatto di spirito sportivo, spazio e funzionalità. Sei motori, due cambi, ricercatezze estetiche e qualità leonina. Peugeot presenta la piccola grande a Ginevra, tra le altre sue novità.

Il faccino dinamico è dovuto a qualche particolare ben studiato dagli uomini transalpini. Vedi le maniglie delle porte posteriori inserite nei montanti, il vetro posteriore oscurato, gli originali gruppi ottici della coda che chiudono lateralmente il volume, lo spoiler nero che integra la terza luce degli stop e ricopre la parte alta tra i due gruppi ottici, il lunotto apribile.

E poi le barre al tetto nere senza supporto centrale sul padiglione e le fasce di protezione laterali, elementi che allungano otticamente il corpo vettura: le dimensioni reali parlano di 4,03 metri di lunghezza totale, grazie all’aumento dello sbalzo posteriore di 19 cm. Il volume di carico del bagagliaio, di 313 litri, è a forma di parallelepipedo e una tendina avvolgibile permette di nascondere gli oggetti sistemati a bordo.

Sei i motori,

che poi sono quelli che già equipaggiano le berline 206. Quattro motori benzina, di cilindrata compresa tra 1.1 e 2.0 litri, e due motori Diesel a iniezione diretta HDi di 1.4 e 2 litri. I cambi saranno il meccanico a cinque rapporti e l’automatico a quattro velocità.

Ma se è la coda la vera novità, vediamola. Due comandi elettrici di apertura separati, derivati dalla 307, sono nascosti sotto la modanatura della targa: ciascuno aziona un tipo di apertura (portellone completo o soltanto il lunotto) e sono entrambi gestiti dalla centralina di servizio intelligente (BSI) che ne impedisce l’apertura contemporanea.

Tredici i colori per la carrozzeria, tre i livelli di allestimento proposti (X Line, XS, S16).


Pubblicato da Ronny Mengo, 27/02/2002
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