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Anteprima

Opel Corsa OPC


Avatar Redazionale , il 04/01/07

17 anni fa - Una piccola peste.

Su strada arriverà a primavera, con un primato importante già in tasca: sarà lei la Corsa più potente mai costruita di serie, grazie a un motore 1.6 turbo da 192 cv capace di portarla da 0 a 100 in 7,2 secondi.

NEL BLU DIPINTA DI BLU Il colore lascia ben pochi dubbi, prima ancora che l'occhio arrivi a leggere le tre lettere OPC sul portellone posteriore. Il bluette battezzato Arden Blue è infatti il colore di guerra della fiera tribù dell'Opel Performance Center, che ora viene indossato anche dalla quarta generazione della Corsa. Anche a essere daltonici o imbattendosi in un esemplare verniciato in un'altra tinta, riconoscere una Corsa OPC sarà abbastanza agevole.

A BRIGLIA SCIOLTA Non potrebbe essere diversamente: la piccola peste di Rüsselsheim, attesa protagonista del prossimo Salone di Ginevra, viaggia vestita in modo piuttosto vistoso. Se nella parte alta si notano giusto uno spoiler in cima al lunotto e nuovi specchietti, nella zona inferiore i designer si sono scatenati. I paraurti sono maggiorati e incorporano spoiler ben pronunciati, al pari delle minigonne, che quindi tanto mini non sono. Ai quattro spigoli della Corsa si aprono grintose feritoie a branchia di squalo.

TRIANGOLO A fare invece da ritornello nel frontale e nella coda è il triangolo: come cornice dei fendinebbia, davanti, e come terminale di scarico centrale, dietro. I cerchi sono da 17" con pneumatici 215/45 (a richiesta si possono avere anche da 18" gommati 225). Alle loro spalle fanno capolino pinze freno a loro volta blu, pronte a lavorare dischi anteriori autoventilanti da 308 mm e posteriori pieni da 264mm.

GRIFFATA L'abitacolo viaggia sulla stessa lunghezza d'onda, anche dal punto di vista cromatico. Numerosi particolari, come le bocchette dell'aria e le cuciture sul volante, sono in blu (l'alternativa è il grigio argento). La pedaliera è in alluminio e una finitura metallica caratterizza anche il pomello del cambio, i battitacco con la sigla OPC e le cornici degli strumenti. I sedili sono griffati Recaro, profilatissimi e con poggiatesta integrato, mentre la cosolle centrale è laccata.

BEI TEMPI Questa Corsa non si accontenta di fare scena e su strada promette di dare filo da torcere a sportive più blasonate. Il motore è un 1.600 turbo con una potenza di 192 cv e una coppia di 230 Nm, pronti a diventare 260 per alcuni secondi sotto l'azione dopante dell'overboost. Questi numeri su strada si traducono in una velocità massima di 225 km/h e in tempi di tutto rispetto nelle prove di accelerazione e ripresa. La pratica 0-100 è chiusa in 7,2 secondi, mentre il passaggio da 80 a 120 km/h in quinta avviene in 6,7 secondi. Il tutto con una percorrenza media di circa 12,7 km/litro.

FA LA DURA Il telaio è modificato rispetto a quello delle Corsa vulgaris, per tenere testa a tanta meccanica. Il nuovo assetto, studiato sul vecchio Nürburgring e ribassato di 10 mm, prevede una sospensione posteriore più rigida. Molle e ammortizzatori sono più tenaci e cresce il diametro della barra stabilizzatrice. Il controllo elettronico della stabilità, Esp per gli amici, è di serie ed escludibile. Per saperne di più circa il resto della dotazione e il prezzo, bisogna invece attendere ancora un po'.


Pubblicato da Paolo Sardi, 04/01/2007
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