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Nuova DR1


Avatar di Luca Cereda , il 04/12/08

15 anni fa - La city-car più low-cost che ci sia

La DR sfida la crisi lanciando la city-car più low-cost che ci sia. Avrà un prezzo più basso di quello delle concorrenti più economiche, e con tutto quel che serve più qualche sfizio. Costruita in Cina ma con design italiano, arriverà in primavera... nei migliori supermercati.

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GUINNES DEI PRIMATI Come affrontare la crisi dell'Automotive? In una domanda sta il leit-motiv delle presentazioni bolognesi. Ne hanno parlato tutti, e non poteva essere altrimenti. Tanti cercando di "esorcizzarla", provando a rianimare un ottimismo che continua a incassare cazzotti dai dati di vendita; altri, puntando sulle auto ecologiche e sugli incentivi governativi che "dovrebbero" arrivare quanto prima; altri ancora, come la DR, affidandosi al nuovo corso: un'utilitaria a prezzo ultra-competitivo per sfidare il mercato dei tempi di magra. Anzi, "l'utilitaria più economica in assoluto", assicura il numero uno della DR, Massimo Di Risio. Proposta con più del necessario di serie: quattro airbag, volante regolabile e perfino i sensori di parcheggio posteriori, arriverà in primavera a un prezzo non ancora definito.

VESTE ITALIANO La DR1 nasce grazie a un'alleanza italo-cinese. Dal primo all'ultimo bullone è made in China, prodotta a basso costo dal colosso asiatico Chery; il design, invece, è firmato dal centro-stile DR, che oltretutto ha provveduto ad omologarla per il mercato europeo. Nella versione presentata a Bologna (bianca e rossa), sbarcherà in Italia e in Europa con il marchio DR. Quasi identica nel look ma con altri allestimenti, sarà smerciata direttamente dalla Chery nel resto del mondo.

MUSICA A PALLA Rotondetta e affusolata nelle linee, la DR1 ha gli occhi da cartoon (ampi e ovoidali) e sorride dalla griglia del paraurti. Dentro ci si sta comodi in quattro. Non c'è traccia di dettaglio sciccoso, sia chiaro, plancia e interni sono realizzati con superfici semplicissime, ma anche con materiali di buona qualità, considerando il tipo di vettura. Nella strumentazione, sistemata a centro plancia, non manca nulla; sul quadro (digitale) compaiono tachimetro, contagiri, termometro acqua, indicatore del  livello benzina e "trip-computer": tutto quanto serve. Per ascoltare musica - che esce da quattro altoparlanti, due anteriori e due posteriori - ci sono tre possibilità: radio, lettore cd o ingresso USB.

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ASTA AL RIBASSO Non solo, si apre e si chiude con meccanismo centralizzato e il telecomando aziona anche la chiusura dei vetri elettrici. C'è il servosterzo, gli alzacristalli sono a chiusura automatica, i bicchieri si ripongono in appositi vani. Il volante si può regolare solo in altezza e il climatizzatore, di serie, funziona manualmente. Tenuto conto che la Casa ha assicurato che la farà pagare meno della più economica delle concorrenti, attualmente assestate tra i 7.500 e gli 8.000 euro senza nemmeno garantire le stesse dotazioni, ha quasi del miracoloso.

PRIMA E POI Anche il reparto sicurezza è ben attrezzato per una city-car low cost: 4 airbag, ABS, allarme sonoro e spia che inizia a martellare gli orecchi se il conducente si dimentica di allacciare la cintura. I poggiatesta, sia anteriori sia posteriori, sono entrambi regolabili. Inizialmente si affaccerà con un'unica motorizzazione: un 1.3 benzina da 83 cavalli, capace di uno spunto massimo a 156 km/h e di uno 0-100 in 12,1 secondi. Più avanti, invece, si proporrà anche nella versione bi-fuel (con motore da 78 cv) allo stesso prezzo del benzina qualora dovessero permanere gli incentivi, mentre per il diesel si parla di un motore italiano.

TRA I PELATI E I DETERSIVI Dunque, la Cina prova a far breccia in Europa affidandosi a una piccola ditta italiana come la DR. Piccola ma in crescita. La DR1 debutterà sulla scorta dei successi del Suv di Casa, la DR5, che grazie al prezzo concorrenziale e a un'inedita strategia di vendita (nei centri commerciali), in Italia è diventata la terza più venduta nel suo segmento (3000 unità consegnate in poco meno di un anno) tra gennaio e novembre 2008. Fra non molto, dietro ai fustini del Dash farà capolino anche la sua sorellina. E quando avrà dei problemi provvederanno ad assisterla i 100 concessionari e le 200 officine specializzate che saranno aperti entro il 2009.


Pubblicato da Luca Cereda, 04/12/2008
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