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Mazda RX-8 2008


Avatar Redazionale , il 15/01/08

16 anni fa - La sportiva nipponica si concede un lifting

Dopo quasi cinque anni onorato servizio e circa 167.000 esemplari venduti, la sportiva nipponica si concede un lifting che lascia comunque inalterato il suo schema originale di coupé a quattro posti e quattro porte, con le due posteriori ad apertura controvento e molto piccole.

TAGLIO BASSO A contendere i flash dei fotografi alle due concept Taiki e Furai sullo stand Mazda a Detroit c'è il model year 2009 della RX-8. Le novità principali del restyling si concentrano nella parte bassa della carrozzeria. Nuovi sono per esempio i paraurti, che hanno un look più elaborato e grintoso e il terminale di scarico, che ha ora un diametro maggiore, pari a 90 mm. I cerchi hanno un disegno inedito a cinque razze e modifiche di dettaglio si notano anche a livello dei fari, il cui sguardo si fa più intenso.

DA SCALDARE Nell'abitacolo spiccano soprattutto nuovi sedili sportivi. Nel progettarli, gli ingegneri hanno badato a contenere il busto del pilota e del suo secondo quando la guida si fa arrembante, studiando però anche schienali sottili per lasciare qualche centimetro in più per le ginocchia dei passeggeri posteriori. Anche il volante multifunzione a tre razze è rivisto e alle sue spalle si nota una strumentazione modificata, che allerta il guidatore se esagera con l'acceleratore e le temperature sono troppo fredde.

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A LUI GIRANO Il motore resta invece quello di sempre. Si tratta dell'unico propulsore rotativo in circolazione, con due rotori peruna cilindrata di 1,3 litri. Due le configurazioni a listino: da 232 cv con regime massimo di 9.000 giri in abbinamento al cambio manuale a sei marce, oppure da 212 cv con regime massimo di 7.500 giri con l'automatico sequenziale, sempre a sei marce. Le versioni manuali hanno un cambio con un rapporto più corto al ponte rispetto al passato.

FA LA DURA Il telaio del model year 2009 è più rigido, grazie all'inserimento di una barra trapezoidale tra i duomi della sospensione anteriore. Al posteriore ci sono invece semiassi più robusti e una geometria dei braccetti leggermente diversa, per migliorare la guidabilità. Per chi non si accontentasse, in America c'è comunque a catalogo anche il pacchetto R3, con ammortizzatori Bilstein, cerchi da 19", spoiler posteriore e minigonne, oltre a uno stereo Bose e paraurti più sporgenti e aggressivi.


Pubblicato da Paolo Sardi, 15/01/2008
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