Logo MotorBox
Anteprima

Kia Soul 2014


Avatar di Luca Cereda , il 28/03/13

11 anni fa - A New York concede il bis

A New York la Kia Soul concede il bis. Debutta la nuova generazione: evoluta, non stravolta

Benvenuto nello Speciale SALONE DI NEW YORK 2013: TUTTE LE LE NOVITÀ, composto da 23 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario SALONE DI NEW YORK 2013: TUTTE LE LE NOVITÀ qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!

BIS A New York va in scena il secondo atto della Kia Soul. Che, piaccia o non piaccia, resta il modello più originale della Casa coreana, con un look senza compromessi e immediatamente riconoscibile. Tant’è che la nuova serie non lo stravolge, piuttosto lo aggiorna. La Kia Soul 2014 arriva – per ora solo negli States – forte anche di cambiamenti sottopelle.

MISURATA Lo chassis, ci dice Kia, è nuovo di zecca, a beneficio soprattutto della rigidità torsionale, aumentata di quasi il 29% ricorrendo in larga parte ad acciai altoresistenziali. Le misure, in compenso, crescono di un’inezia. Il passo è aumentato di 2 cm (257) e la larghezza di 1,5 cm (180), ma Kia promette, all’interno, più agio per le gambe e spazio in tutte le direzioni, grazie alla riorganizzazione degli ingombri. 

OTTO POLLICI Sulla Soul 2014 si ggiornano anche gli interni, dove i materiali e la dotazione di serie migliora, con la possibilità di attingere a nuovi optional. Il sistema di infotainment, per intenderci, monta anche uno schermo da 8’’ e adotta il nuovo Uvo eService. In America i livelli di allestimento saranno tre: Base, Plus ed Exclaim. Nei prossimi saloni attendiamo la versione per l’Europa, che sul mercato debutterà fra un annetto.

VEDI ANCHE



TRICK E TRACK’STER Lo stile si ispira alla concept Track’ster presentata lo scorso anno al salone di Chicago. Più sportivo, dunque, con il montante “A” assottigliato ed il “C” apparentemente più inclinato, anche se di profilo la Soul 2014 pare quasi identica. Conservativo è anche il restyling del frontale, che mantiene la geometria originale. Alla fine è forse il posteriore l’elemento più trasformato, per merito soprattutto di un portello meno geometrico e delle luci di coda “a parentesi”.

SOTTO PELLE Non si vede, ma si sentirà guidandola – giurano in Kia- il lavoro di fino sulle sospensioni (anteriori McPherson), rese più rigide. Da abbinare eventualmente, pagando un extra, al FlexSteer, che regola il servosterzo su tre livelli: Normal, Confort e Sport. Quanto ai motori, la gamma americana prevede i 1.6 GDi da 132 e 160 cv, con il 2.0 GDi  da 166 cv come top-di-gamma. Solo automatico nella versione Exclaim.


Pubblicato da Luca Cereda, 28/03/2013
Gallery
Salone di New York 2013: tutte le le novità