Logo MotorBox
Anteprima:

Jaguar XF


Avatar Redazionale , il 28/08/07

16 anni fa - Rivoluzione in punta di matita

La Casa inglese sta per mandare in pensione la S-Type. A rimpiazzarla arriva una berlina che rompe con le forme old-style tipiche del Giaguaro. Dotata di dispositivi tecnologici raffinatissimi, sarà sulle strade a marzo 2008 con quattro motori, tre a benzina e uno turbodiesel.

TABULA RASA Al momento di disegnare la sostituta della S-Type, alla Jaguar non hanno avuto dubbi e hanno scelto di partire da zero, dimenticandosi la tradizione rétro e lasciando perdere le citazioni relative ai modelli del passato. Una scelta coraggiosa, fatta per conquistare nuove fette di clientela, ma che rende la XF prossima ventura moderna priva di quel family feeling su cui forse contavano i fedelissimi del Giaguaro. Tuttavia, questi ultimi hanno digerito nel corso degli anni l'avvento di una station wagon e dei propulsori a gasolio - un tempo vere eresie per la "setta" di Coventry - e ora non sarà probabilmente l'assenza dei doppi fari anteriori a far vacillare il loro credo.

A ME GLI OCCHI Spulciando qua e là, i censori più severi non mancheranno di rimproverare alla XF piccole somiglianze con la nuova Mondeo, oppureproporzioni vagamente da Lexus. Presa nel complesso, però, la nuova XF, che debutterà al Salone di Francoforte ha comunque un look personale e slanciato, cosa apprezzabile per un'auto lunga 496 cm e larga 188. L'elemento che più cattura lo sguardo è la zona del montante posteriore, che vede il padiglione filante, quasi da coupé, unirsi a una linea di cintura tesa come una corda di violino.

MRS MUSCOLO La coda, che ospita un bagagliaio con capacità fino a 540 litri, ha un look molto pulito, con gli spigoli arrotondati e le luci che si protendono verso le fiancate a dare dinamismo all'insieme. Il frontale è invece più elaborato, solcato da un ventaglio di nervature che trasmettono un'idea di forza e muscolosità. I tocchi grintosi non mancano, a partire dalla grigliatura della mascherina fino alle branchie laterali, ma per onestà intellettuale si deve dire che la versione in foto è quella più sportiva della gamma.

GIRAVOLTA Anche l'abitacolo rompe con il passato. Della tipica consolle a ferro di cavallo non c'è traccia. Al suo posto ci sono linee dritte, con una fascia che attraversa la plancia da parte a parte e con unmassiccio mobiletto centrale che s'innesta al centro formando una grossa T. Gli effetti speciali non mancano. Le bocchette dell'aria sono normalmente mimetizzate e si aprono, producendosi in una capriola, solo al momento dell'accensione. Contemporaneamente, dal tunnel spunta anche l'inedito selettore del cambio automatico a manopola, anziché a leva come di norma.

SI FARA' IN QUATTRO Questo genere di trasmissione, con le sue sei marce, la funzione sequenziale e i comandi al volante, è l'unica disponibile in abbinamento ai quattro motori a catalogo, tre a benzina e uno turbodiesel. Proprio quest'ultimo farà la parte del leone nella raccolta degli ordini, che le concessionarie possono già raccogliere nonostante le prime consegne siano a calendario per il mese di marzo 2008. Si tratta del V6 2.7 biturbo da 207 cv e 435 Nm realizzato a quattro mani dai gruppi Ford e PSA che garantisce alla XF una velocità massima di 229 km/h, uno scatto da 0 a 100 in 8,2 secondi e una percorrenza media di 13,3 km/litro.

FA LA DURA Anche il fronte a benzina è popolato da volti noti. Apre le danze un V6 3.0 da 238 cv e 293 Nm (237 km/h, 8,3 secondi e 9,5 km/litro), seguito da un V8 4.2 da 298 cv e 411 Nm (250 km/h, 6,5 secondi e 9 km/litro) e con al vertice sempre il V8 4.2 in versione con compressore volumetrico da 416 cv e 560 Nm (250 km/h, 5,4 secondi e 7,9 km/litro). A gestire meccaniche tanto esuberanti c'è un telaio che si annuncia come il più rigido della categoria.

SEMPRE RICCA Tre gli allestimenti previsti. Quello base - si fa per dire - è il Luxury, quello intermedio è il Premium Luxury e al top c'è invece l'SV8, che va a braccetto con il solo motore V8 sovralimentato. Prezzi e dotazioni saranno comunicati più avanti, anche se già si sa per esempio che tutta la gamma monterà di serie, oltre al cambio automatico, anche il controllo elettronico della stabiltà DSC, i sedili elettrici climatizzati, il freno a mano elettronico e un sistema di protezione dei pedoni che prevede il rapido e leggero sollevamento del cofano su ammortizzatori per limitare i loro danni in caso d'investimento. Tra gli accessori spiccano invece il cruise control adattivo, la telecamera posteriore di assistenza al parcheggio e uno stereo Bowers & Wilkins con ben 14 diffusori.


Pubblicato da Paolo Sardi, 28/08/2007
Gallery
Vedi anche