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Anteprima:

Fiat 500C "Dolce Vita", la 500 da 300.000 euro


Avatar di Luca Cereda , il 11/10/10

13 anni fa - Materiali pregiati e oro per la 500 più esclusiva

Sprizza lusso da tutti i pori: fuori e al di sotto della capote. L'allestimento a cinque stelle porta la firma di un tuner milanese...

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FELLINIANA Non è tutto oro quello che luccica? Stavolta sì, lo è: oro puro 24 carati. E il luccichio viene da quello che rischia di diventare il più costoso di tutti gli allestimenti del Cinquino visti finora, opera di un tuner milanese, Fenice, specializzato in personalizzazioni a cinque stelle. Che dopo essersi cimentato con gioielli come una 360 Modena e una Rolls Royce Ghost, trasformandoli in oggetti ancor più esclusivi, ha messo le mani su una "più comune" 500C, ricavandone in una sorta di Cartier con le ruote. Il nome è di per sé un programma: 500C "Dolce vita".

DOPPIA VESTE Ne esistono due versioni. Una sfoggia una speciale livrea bordeaux cromo, ottenuta sovrapponendo dieci strati di vernice speciale per ottenere un effetto cromato; l'altra, più classica, vestita di bianco perlato ma agghindata con gli stessi innesti "gold" della variante bordeaux, vale a dire i montanti del padiglione, i cerchi, le minigonne, le cornici dei fari, le modanature dei paraurti, il terminale e le maniglie. Anche il colore della capote è personalizzabile, si può scegliere tra una tinta sabbia e una bordeaux (abbinabile anche alla livrea bianca).

L'ORA DEL TEAK All'interno l'ingioiellamento del Cinquino prosegue aggiungendo ulteriori materiali di lusso e finiture in oro sparse tra la plancia, la corona del volante e perfino il piano di calpestio. Assieme all'oro, l'altro materiale pregiato cui il tuner ha fatto ampio ricorso è il legno Teak, incastonato nella corona del volante e "posato" sulla superficie frontale della plancia come sulle pedane di guidatore e passeggero. I sedili hanno un disegno ergonomico, confezionati con pezze pregiate di pelle primo fiore e inserti in Alcantara. In futuro, quando Fenice avrà perfezionato l'accordo con il partner inglese con il quale è in trattativa, sarà possibile perfino infarcire la Dolce Vita di tecnologia (un'idea è, ad esempio, un sistema stereo incentrato sull'iPod al posto della classica autoradio).  

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MICRO-CHIRURGIA Sbagliato pensare che il tuning finisca in superficie: anche dal punto di vista meccanico, infatti, questa 500 si distingue dalle comuni. I comunicati rilasciati da Fenice parlano di riprogrammazione della gestione elettronica del motore, di adeguamento delle sospensioni, di ottimizzazione dello scarico e dell'aspirazione, senza però entrare più di tanto nel tecnico. Questo perché il kit di preparazione è ancora in fase di definizione, si attende ancora la definitiva stretta di mano per una partnership con un noto preparatore milanese (Romeo Ferraris?). Al di là delle modifiche "di serie" proposte da Fenice, il cliente potrà sempre richiederne altre ad personam, con conseguente lievitazione del prezzo.

IL DOMANDONE Un'altra modifica strutturale rispetto al Cinquino originale riguarda il tachimetro, che è stato spostato al centro del cruscotto e inserito in un oblò. Una mossa che fa tanto di Mini, ma che si addice anche alla piccola torinese. Descritta per filo e per segno la macchina, scatta dunque la domanda da un milione di dollari: quanto costerà questa Cinquecento? Tanto, troppo o di più?

MISTER X Si parte da 300.000 euro andando a salire. Inutile dire che il mercato di riferimento non è certo ltalia, e nemmeno più di tanto l'Europa (anche se, volendo, si possono avere allestimenti un po' più sobri), bensì i Paesi Arabi e la Russia, oggi lidi dello sfarzo all'ennesima potenza. Ma chi si cela esattamente dietro al marchio Fenice? La proprietà preferisce rimanere nell'anonimato, al momento, anche se pare abbia maturato diversi anni di esperienza nell'ambito delle corse e da due anni a questa parte si sia dedicato al custom di lusso (alla Mansory, per intenderci). La 500C Dolce Vita e le altre sue creature sono ordinabili attraverso il sito www.fenicemilano.com.


Pubblicato da Luca cereda, 11/10/2010
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Fiat 500: dagli albori al primo milione