Al primo incontro vis à vis la nuova tre porte francese mostra che dietro le forme audaci e seducenti c'è anche tanta sostanza. Ottime le finiture e buona anche l'abitabilità posteriore, che si dimostra superiore alle aspettative (e alla diretta concorrenza).
STESSO SGUARDO La DS3 ha infatti una personalità spiccatissima, nonostante il fatto che per evidenti motivi di contenimento dei costi in Citroën abbiano deciso di utilizzare molti componenti della nuova C3, specie nel frontale. Fari, cofano e parte dei paraurti anteriori hanno in pratica lo stesso taglio adottato dalla C3 ma per notarlo si deve aguzzare per bene la vista. Altrimenti lo sguardo è calamitato altrove e tutto viene digerito come un normale family feeling.
TRASVERSALE Da qualunque lato la si guardi, la DS3 trasmette un'idea di grinta e dinamismo. Questa Citroën sembra ben piantata per terra, con lo sbalzo posteriore ridotto ai minimi termini e con una forma vagamente piramidale dei lamierati. La ricerca quasi ossessiva dei colpi a effetto è evidente, ma è innegabile che l'insieme abbia le carte in regola per catalizzare l'attenzione di molti, sia uomini, sia donne, giovani di età o di spirito.
VIAGGIO NELLO SPAZIO La DS3 è più lunga di Fiat e Mini rispettivamente di 40 e 25 cm e capitalizza questo vantaggio dimostrandosi più pratica e spaziosa. Il volume utile dichiarato per il bagagliaio è di 285 litri, 100 in più della 500 e 120 più della Mini. L'analisi empirica dell'abitabilità posteriore fa segnare un altro punto a favore della Citroën. Anche chi è più alto della media non rischia interferenze tra la testa e il rivestimento del padiglione, che alla prova dei fatti sembra regalare qualche centimetro in più anche rispetto alla C3, sulla carta dotata invece di una vocazione più familiare. Le gambe trovano più centimetri che sulle rivali e nessuno deve assumere posizioni da fachiro, nonostante il posto di guida sia piuttosto arretrato, come sempre più spesso accade sulle auto più recenti.