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Bmw X6


Avatar Redazionale , il 14/09/07

16 anni fa - La mutazione genetica di Casa BMW

La mutazione genetica di Casa BMW: i sogni sportivi dell'X5 e quelli fuoristradistici di una Serie 6. La nuova formula in mostra a Francoforte sancisce il definitivo abbattimento delle frontiere e dei segmenti. Acquattata come un gattone sulle maxiruote arriverà, forse per attenuarne gli eccessi, anche in versione ibrida

TERZO ANELLO Finalmente la X6. Attesa da tempo si era concessa in fugaci apparizioni da star annunciata. Come insegnano le tecniche di lancio di modelli che puntano in alto. Qualche foto rubata. Alcuni video. Anche nascosta sotto teli e giochi d'ombre trasparivano nuove proporzioni. Non un semplice terzo modello con la X davanti. Ma l'evoluzione del concetto Suv+Crossover. Il concept in mostra a Francoforte finalmente svela l'anello di congiunzione tra fuoristrada e sportiva. Secondo l'interpretazione BMW.

MEZZA X5 Gran parte di quello che si nasconde sotto le lamiere è in comune con il rinnovato X5. Pianale, motori, trazione integrale e molta componentistica. Questo spiega anche come BMW abbia potuto osare, creando una nuova nicchia e scommettendo su un modello difficilmente categorizzabile. L'ennesima contaminazione alla ricerca dell'auto omnicomprensiva. Quattro posti, fisique du role stilizzato ma a tratti esagerato, Dna sportivo e suggestioni fuoristradistiche. Trazione integrale e motorizzazione ibrida alle porte conciliano, in parte, il rapporto con l'ambiente.

TUTTOINUNO Le promesse di praticità ed esclusività potrebbero dare finalmente risposta agli automobilisti che cercano il "tuttoinuno". Ma auto come questa, si comprano e piacciono anche per farsi guardare. Icone di lifestyle più o meno condivisibili. Le linee che disegnano l'X6 parlano il linguaggio dei muscoli e delle superfici tagliate, concave e convesse, stile tipico dell'era Bangle. In questo caso a convincere sono le proporzioni tra i volumi, il frontale tipicamente bavarese, l'aria da moderno crosscoupé tuttoterreno. Buono per la capatina in pista come per la gita a Ponte di Legno.

INVASIVA Ma la pulizia complessiva sembra lievemente sporcata da un certo barocchismo. O chiamiamolo manierismo. Prese d'aria e muscoli esibiti, ruotone e tuboni di scarico in bella vista. Un'aria minacciosa che potrebbe risultare gradita a molti, un filo invasiva per altri. Probabilmente scegliere colori, optional e abbigliamento giusti diventerà obbligatorio per non essere ripresi dagli amanti dell'understatement. Evitando pure il temibile effetto muscoli ostentati, stile "Costantino". Le dimensioni: 4,87 metri di lunghezza, 1.69 di altezza, 1,97 di larghezza.

LA CLASSE NON È ACQUA Non mancano i motivi stilistici. Basta guardare l'onda continua della superficie vetrata laterale. Che unisce i finestrini e terza luce senza soluzione di continuità. Come qualche anno fa accadeva solo negli schizzi iniziali dei prototipi. Ma, soprattutto, il taglio del lunotto. Affettato rispetto all'X5, non semplicemente variato nell'inclinazione del D Pillar. Con questo artificio, a dominare il tutto e che culmina nel portellone rastremato, è quell'aria da coupé su ruote alte a rimanere impressa. Ma in cambio dell'effetto stilistico bisogna rinunciare a 1+2 posti e ad una parte della capacità di carico. E qualcuno potrebbe obiettare che in fondo la SsangYong con la Action ci era arrivata da tempo senza tanti clamori.

CLASSICA E IBRIDA La lista dei motori ancora non si conoscenel dettaglio. Ma dovrebbe rispecchiare a grandi linee quella della X5. Su un modello del genere troveranno albergo ideale le versioni ricche di cavalli e cilindri. La versione ibrida, BMW non si sbottona su dettagli tecnici,dovrebbe comunque tagliare consumi ed emissioni fino al 20%. Il cambio Two Mode a variazione continua disporrà di due logiche di funzionamento in modalità elettrica: una risparmiosa, una per piedoni. Il futuro arrivo della versione educata conferma che l'intuizione Toyota/Lexus ha comunque precorso i tempi.

ATTENTA SULLA STRADA Un'auto del genere, che promette molto anche in termini di piacere di guida, non può limitarsi ad avere un comportamento stradale buono. Anche per questo BMW pone l'accento su qualità di movimento che si annunciano al top. Con il sistema integrale X-drive conosciuto a fare da testimonial. E con il Dynamic Performance Control a garantire uno step aggiuntivo in termine di attenzione e fedeltà alla strada. Il sistema include la distribuzione di coppia tra le ruote dello stesso asse e incrementa velocità di percorrenza e sicurezza tra le curve.

PER CHI NON SI ACCONTENTA La terza BMW con la X davanti al numero sembra pensata per chi non si accontenta. Sintesi dell'auto perfetta, fedele risposta alle esigenze del consumatore moderno? Oppure Frankenstein automobilistico che fatalmente non riuscirà ad accontentare tutti fino in fondo? Con la prova su strada i primi verdetti, mentre appassionati del marchio, amanti e contestatori del genere possono iniziare a dividersi o concordare.


Pubblicato da Luca Pezzoni, 14/09/2007
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