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Tecnica

Audi Cylinder On Demand: e tre!


Avatar Redazionale , il 19/11/13

10 anni fa - Si allarga l'offerta dei motori che sfruttano la tecnologia Audi Cylinder On Demand

A Ingolstadt allargano l'offerta dei motori che sfruttano la tecnologia Audi Cylinder On Demand. Ora sono tre le unità che hanno la metà dei cilindri in cui gli scoppi vengono interrotti, quando si viaggia con un filo di gas

A MEZZO SERVIZIO Il ragionamento non fa una grinza: che senso ha fare avvenire gli scoppi in tutti i cilindri del motore se si viaggia con un filo di gas, incanalati magari nel traffico? Francamente nessuna e quindi, in simili situazioni e in generale quando è richiesta poca potenza, tanto vale disattivare l'iniezione e smorzare l'accensione in metà delle camere di scoppio, per tagliare i consumi fino al 20%. E' questo ciò che avviene con l'Audi Cylinder On Demand, la tecnologia che la Casa di Ingolstad propone oggi anche sul motore W12 della A8L, oltre che sulla variante COD del 1.400 TFSI e sul V8 4.0 sovralimentato, utilizzato sulle RS6 e RS7 da ben 560 cv.

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UN PO' PER UNO Il fatto che si adatti a unità a quattro, otto e dodici cilindri testimonia la flessibilità di questa tecnologia, che funziona in modo leggermente diverso a seconda dello schema meccanico. Nel caso del 1.400 TFSI, per esempio, vengono sempre spenti i cilindri 2 e 3, mentre sul motore W12, sono disattivate alternativamente entrambe le bancate, per evitare surriscaldamenti del catalizzatore. Un'altra peculiarità del W12 consiste nel fatto di lasciare aperte le valvole dei cilindri disattivati, quando sugli altri motori avviene il contrario e le valvole sono chiuse ermeticamente. A fare da denominatore comune ci sono invece i supporti motore attivi e il dispositivo Audi Noise Cancellation, che rendono quasi inavvertibile il ritorno in funzione di tutti i cilindri.


Pubblicato da Redazione, 19/11/2013
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