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Anteprima:Seat Ibiza FR


Avatar Redazionale , il 16/12/03

20 anni fa -

Formula Racing, o più semplicemente FR. Il nome della più recente versione della Seat Ibiza, presentata al Motor Show di Bologna, non lascia molto spazio all'immaginazione: è lei la più sportiva della gamma. Almeno per ora

GRADITO RITORNO

Dopo quasi due anni dal lancio si va finalmente a colmare uno spazio rimasto curiosamente vuoto nel mosaico della gamma Ibiza, quello dedicato a una versione da sparo alimentata a benzina. Più che di una vera novità, si tratta però di una gradito ritorno: a spingere la FR è infatti il noto milleotto turbo a venti valvole da 150 CV già visto in passato sulla serie precedente della Ibiza, pensionata all’inizio del 2002.

ETERNA GIOVINEZZA

Impiegato in lungo e in largo da molti marchi del Gruppo Volkswagen, questo motore fa ancora la sua onesta figura e assicura alla Ibiza prestazioni di tutto rispetto. La velocità massima dichiarata è di 216 km/h, mentre gli 8,4 secondi necessari per raggiungere i 100 km/h fanno della FR un’osso duro per molte rivali nelle partenze a cannone dai semafori. Se invece (più saggiamente…) si rinuncia a simili emozioni e si evita di usare violenza al pedale dell’acceleratore, quest’auto può avere anche consumi più che accettabili. Percorrendo al piccolo trotto l’usuale distanza di 100 km, i cavalli della FR si accontentano di sorseggiare pian piano 6,1 litri di carburante.

PIANTATA A TERRA

Consapevoli che il vero divertimento di guida non si esaurisce quasi mai con un semplice affondo a gamba tesa sul pedale dell’acceleratore, i tecnici Seat hanno studiato per la FR un assetto sportivo specifico. Le modifiche rispetto alle altre Ibiza riguardano la barra antirollio anteriore, di diverso diametro, e le molle delle sospensioni, che qui sono più rigide. Per migliorare il comportamento del posteriore sono inoltre stati rivisti gli attacchi del retrotreno al telaio. Assolutamente inediti sono i cerchi in alluminio da 16 pollici, con un disegno a cinque razze sdoppiate e una finutura superficiale color titanio satinato.

A ME GLI OCCHI

Questa tinta fa un po’ da filo conduttore (o da tormentone, a seconda dei gusti…) nel definire lo stile della FR e si trova ovunque, sia fuori che dentro l’abitacolo. All’esterno la si nota sulle calotte degli specchi retrovisori e sulle cornici dei gruppi ottici, due particolari che assieme alle prese d’aria a nido d’ape, al doppio scarico cromato e al paraurti ridisegnato rendono la FR ben identificabile (oltre che, a onor del vero, piuttosto appariscente).

TITANICA

Internamente le superfici rifinite in simil-titanio sono ancora più abbondanti. Sulla parte di plancia davanti al guidatore e che continua nella consolle centrale, sulle bocchette dell’aria, sul pomello del cambio, sul cassettino portaguanti. Ovunque ci si giri è sempre il grigio metallico a imperare, vezzosamente richiamato dalle cuciture del rivestimento in pelle del volante e della leva del cambio. Un ultimo tocco di sportività viene infine dai sedili, nuovi sia nel disegno sia nei rivestimenti, abbondantemente profilati per trattenere saldamente il corpo quando si affronta il misto col coltello tra i denti.

LISTINO

Come ogni sportiva che si rispetti, anche la FR non è che la regalino. Chiavi in mano costa 17.300,00 euro. A cui però ci sarà assolutamente da aggiungere l’ESP (il sistema di controllo della stabilità) che non può mancare su una sportiva (+532 euro), e gli airbag laterali e per la testa (rispettivamente al prezzo di 216 e 479 euro). Se poi capita di dover ospitare a bordo familiari e amici, magari di stazza larga, si può puntare direttamente alla cinque porte (+532 euro).

NON SARÀ SOLA

Quasi volessero recuperare tutto in un fiato il tempo perduto, i vertici Seat hanno già diffuso la notizia che nella famiglia Ibiza ci sarà un ulteriore fiocco rosa. Nel corso del 2004 la FR verrà affiancata da un’altra versione ancora più sportiva ed esclusiva. Si chiamerà Cupra, come vuole la tradizione di Casa, e come anticipato nella nostra scheda (vedi link qui sopra).
Pubblicato da Paolo Sardi, 16/12/2003
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