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Anteprima: Renault Wind


Avatar Redazionale , il 21/02/04

20 anni fa -

Tra le concept del Salone di Ginevra ci sarà anche questa Wind con cui la Renault butta un sasso nello stagno delle piccole roadster. Alla Régie ora nasconderanno la mano o ci sarà un seguito anche a livello produttivo?

AVANTI UN’ALTRA

Dopo essere stato a lungo snobbato da quasi tutti i costruttori il settore delle piccole scoperte sta vivendo in questo periodo una fase di splendore, scandita dal continuo susseguirsi di interessanti novità. A infoltire la schiera arriverà prestissimo anche una Renault. Si tratta della Wind, un accattivante prototipo la cui prima uscita mondiale è fissata in concomitanza con il Salone di Ginevra.

ALZA LA CRESTA

Nello stile di questa roadster si nota una marcata prevalenza delle linee curve, che fanno sembra ancor più contenute le già limitate dimensioni del corpo vettura, le cui misure caratteristiche sono 387 cm x 175 x 126. Il compatto posteriore, in particolare, è bombato e liscio come una saponetta. A spezzare la sua continuità vi sono solo i gruppi ottici a Led che si alzano dalle lamiere a mo’ di creste stilizzate. La loro forma tagliente trova un’eco nei gruppi ottici anteriori, che sono tanto allungati da arrivare fino a oltre la metà del cofano motore.

AVVOLGENTE

Particolarissima è anche la forma ricurva del parabrezza e dei finestrini, che si sviluppano senza soluzione di continuità creando un insieme molto avvolgente e simile al look di una visiera da casco motociclistico. A dispetto del nome ("vento" in inglese), il riparo dall’aria dovrebbe dunque essere buono anche in velocità, mentre sul fronte pioggia pare non ci sia scampo: al tetto per ora sembra non aver pensato nessuno

ONDA SU ONDA

La fiancata ha un profilo sinuoso e si apre su un abitacolo il cui stile è in perfetta sintonia con le forme morbide della Wind. La plancia ha infatti un andamento a onda, protesa in avanti sul lato del guidatore e scavata invece dalla parte del passeggero. Gli schienali dei due sedili sono uniti da un pannello in carbonio imbottito che all’occorrenza può essere sganciato per diventare il piano di seduta di un terzo posto situato posteriormente esattamente in mezzo ai due anteriori.

2+1

La Wind è così a tutti gli effetti una 2+1 anche se in questo caso al terzo passeggero l’aggettivo incomodo calza bene, visto che la sua appare una sistemazione assolutamente di fortuna. Più che al confort dell’ospite inatteso, grande cura è stata invece prestata alla qualità dei materiali e all’ergonomia. Nell’abitacolo tutto quello che non è rivestito in alluminio anodizzato è infatti rigorosamente in cuoio, mentre strumenti e comandi sono essenziali e intuitivi.

PESO PIUMA

Un cenno lo merita infine anche la parte tecnica. A spingere la Wind è infatti il due litri a sedici valvole da 136 CV già montato da svariati modelli a listino, qui però accoppiato a un cambio robotizzato a sei marce con comandi al volate. Con un peso limitato a soli 890 kg questa Renault dovrebbe quindi raggiungere prestazioni di assoluto rilievo, mentre le gomme 245/35-19 lasciano supporre doti di tenuta fuori dal comune. Ce n’è abbastanza, insomma, per sperare che questa concept trovi presto una degna erede…
Pubblicato da Paolo Sardi, 21/02/2004
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