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Anteprima:BMW Serie 6 Cabrio


Avatar Redazionale , il 09/12/03

20 anni fa -

La coupé top-range di Monaco si scopre, e diventa più bella. Il tetto in tela è classico, ma con un tocco innovativo made in Bavaria. Una primizia del salone di Detroit, che MotorBox vi mostra in anteprima.

GHIACCIOLI Chissà perché ce le fanno vedere sempre d’inverno. Debutterà infatti a gennaio, nel gelo di Detroit, la nuova Serie 6 Cabrio. Una delle convertibili più affascinanti di entrambe le sponde dell’Oceano, presentata come altre scoperte quando le temperature fanno pendere stalattiti dai paraurti. E in casa BMW il neonato numero sei riserva già delle gran belle sorprese.

STRETCH

Il packaging è da tedesca di alto livello, con quella capote che si adatta alle linee disegnate da Chris Bangle come un pantalone stretch sui fianchi di una velina. La scelta di una copertura morbida può far specie di questi tempi, oggi che il cappello metallico retrattile ce l’hanno pure le coreane. Ma a Monaco hanno preferito andare sul classico: look da manager in giacca e cravatta.

ABITO SCURO

Il soft-top scuro fa guadagnare in personalità, al contrario degli abiti grigio antracite. Perché è possibile disegnare una linea del padiglione più originale senza essere costretti a spezzare le metalliche lamiere in un punto altrimenti non si ripiegano. Sulla Serie 6 poi c’è una particolarità in più. Il lunotto.

DIETRO CAMBIA

Se vista di tre quarti anteriore sembra una "comune" cabrio BMW – di quelle parcheggiate accanto al fruttivendolo sotto casa, oppure vendute al discount – dietro cambia tutto. Il cristallo posteriore (naturalmente in vetro vero e riscaldabile) non è solidale alla tela. È verticale fra due pinnette. Esteticamente singolare, con il cofano bagagliaio "depresso"; ma Prozac a parte, i motivi sono funzionali.

SLIDING

Il lunotto infatti può scorrere e abbassarsi indipendentemente. Questo significa che i fortunati possessori potranno aggirarsi per i viali di Bevery Hills con la testa coperta ma la finestratura posteriore aperta, creando un effetto di ventilazione da berlina col tetto apribile. E soprattutto, si potrà circolare in quattro con il lunotto alzato per eliminare le turbolenze: il frangivento che prima sulle cabrio era installato dietro ai poggiatesta anteriori, adesso "trasla" e fa il suo lavoro alle spalle dei passeggeri posteriori.

STREAPTEASE

Naturalmente gli ingegneri hanno pensato alle signore con le unghie troppo lunghe e hanno elettrificato il tutto. Con i tasti sulla plancia si comandano le aperture varie, con sei pistoni idraulici che muovono la capote. Uno spogliarello completo dura pochi secondi e si può effettuare fino a una velocità di circa 32 km/h. A capote chiusa invece il vano della tela può scomparire dal bagagliaio, aumentando la capacità fino a 350 litri (contro i 300 col bel tempo che ruba spazio).

FODERA

Nell’abitacolo la fodera di lusso e tecnologia include navigatore con DVD e maxi-impianto audio, più tutti gli items BMW di ultima generazione come la manopolona i-Drive. E a richiesta c’è anche una chicca come l’Head-Up Display, cioè la possibilità di proiettare la strumentazione sul parabrezza, di fronte al conducente, per visualizzare le informazioni senza distogliere lo sguardo dalla strada.

ACQUARIO

Inutile precisare che il meglio dell’elettronica deutsch è tutto dentro il lungo muso, dove i chip sguazzano come pesci in un acquario affollato. Vanos, Valvetronic, Active Steering sono solo tre dei vocaboli del corso d’inglese per "biemvu-isti". Oltre alla fasatura variabile, al cinematismo valvole che ha eliminato la farfalla di aspirazione, oltre allo sterzo intelligente che collabora con il sistema di stabilità, ce ne sono ancora tre: ARS, Steptronic e DDC.

GRADINI ELETTRONICI

L’Active Roll Stabilitation (ARS) diminuisce il rollio in curva grazie alla possibilità di indurire progressivamente le barre stabilizzatrici. Lo Steptronic porta dritti fra gli ingranaggi della trasmissione, che su questa cabriolettona può essere di tre tipi diversi. Rimane invariato il numero dei rapporti, sei. C’è lo Steptronic a ruotismi epicicloidali, ovvero il classico automatico con funzione sequenziale; c’è l’SMG Sequential Manual Gearbox che promette innesti veloci come in Formula 1. E da buon ultimo, anche il manuale.

DIETA

Completa il DDC, Driving Dynamic Control. Premendo il pulsantino con la scritta Sport il sistema si attiva e cambia la risposta di sterzo e acceleratore. Per migliorare ancora la dinamica di un telaio con equilibrio dei pesi pressoché perfetto: i 1815 kg si distribuiscono al 50% sui due assi. Mentre per il buon risultato di contenimento della massa – da soggiorno in beauty farm – bisogna ringraziare lo studio dei materiali, con cofano e parafanghi anteriori in termoplastica.

COMMENDATORE

Per la 645Ci americana la Casa parla di un’accelerazione 0-100 km/h in circa 6 secondi. Forse bisognerà attendere un po’ per conoscere i dati – e le motorizzazioni – delle versioni europee, ma con queste premesse c’è da aspettarsi che i "cumenda" cominceranno ad arrivare al lavoro in anticipo. Per un prezzo che in Germania dovrebbe aggirarsi sugli 80.000 euro.
Pubblicato da Silvio jr. Suppa, 09/12/2003
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