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Alfa Romeo Giulia: ritardi sulla produzione. Che succede?


Avatar Redazionale , il 09/02/16

8 anni fa - Crash test non superati, Alfa smentisce

Pare che il ritardo della produzione dell'Alfa Romeo Giulia sia imputabile agli scarsi risultati nei crash test

IL CASO GIULIA Come in un giallo di Joël Dicker, gli indizi sul via libera alla produzione dell’attesissima Alfa Romeo Giulia vengono svelati un po’ alla volta. Scherzi a parte, la notizia fresca fresca è quella secondo la quale il semaforo verde alle catene di montaggio slitti di ulteriori sei mesi con buona pace di chi stava contando i giorni per averla in garage. 

UN CRASH NEI CRASH La questione scottante è stata portata all’attenzione dei media dal sito autonews.com. Secondo quanto affermato da alcuni fornitori del Gruppo FCA, pare che il ritardo sia imputabile agli scarsi risultati che la berlina italiana ha fatto registrare nei crash test frontali, laterali e posteriori. Non una faccenda di poco conto, insomma, ma al momento non si conosce l’entità del problema ed è quindi difficile capire a cosa sia imputabile.

NOTIZIE FALSE La ferma smentita di Alfa, arrivata puntuale come un orologio svizzero, ha sottolineato che la produzione (relativa alla Quadrifoglio Verde sul mercato a stelle e strisce) inizierà alla fine del secondo trimestre 2016 come da programma. Ma nel Vecchio continente come siamo messi?

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LE VERSIONI LISCE Stando a quanto riportato dalla Casa Italiana, le prime consegne della QV dovrebbero cadere tra la fine di maggio e l'inizio di luglio di quest’anno. La vera domanda a questo punto è: quando arrivaranno le versioni per i comuni mortali? Per ora l’appuntamento è quello ginevrino del Salone dall’Auto in programma a inizio marzo, visto che, secondo automotivenews.com, i fornitori non hanno ancora la benchè minima idea sull'inizio della produzione. Qualcosa non torna.

FEDELI A FEDELI A questo punto della storia si aggiunge anche un nuovo personaggio: Roberto Fedeli, il nuovo Chief Technical Officer di Alfa Romeo e Maserati (in due parole il responsabile tecnico). Dopo 16 mesi in Bmw, Fedeli è rientrato in terra italica con un pedigree di 26 anni al Cavallino Rampante. Il suo primo compito in FCA, manco a dirlo, sarà quello di sbrogliare la matassa di problemi che sta tenendo con il fiato sospeso i fan del Biscione.  


Pubblicato da Redazione, 09/02/2016
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