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Kia Sorento 2013


Avatar Redazionale , il 22/10/12

11 anni fa - La Kia Sorento 2013 si rinnova ben più di quanto dica un primo sguardo

La Kia Sorento 2013 si rinnova ben più di quanto dicano un primo sguardo e la definizione di Facelift. In gamma arriva un turbodiesel 2.0 abbinabile alla trazione anteriore e c'è pure la possibilità di avere l'abitacolo a 7 posti.

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IL SOLITO GIOCO DI SGUARDI Quando il restyling chiama, il mondo dell'auto risponde. Una pratica che fa dell'aggiornamento estetico un vero e proprio diktat. Il percorso di Kia Sorento, giunta oramai a metà carriera, riparte dalla riqualificazione stilistica. Forme e volumi sono pressoché invariati, quindi il nuovo abito veste in un’ottica “fronte-retro”, dove sono le griglie e i gruppi ottici a farla da padrone. I Led dominano la scena, preservando una certa continuità con il passato. Il design teso e massiccio lascia il posto a elementi più morbidi e lineari, meglio inseriti nel contesto familiare. Una rivisitazione superficiale, in grado di conferire alla nuova Sorento 2013 un Cx di 0,34. Ma la partita si gioca anche di lato, dove spetta ai nuovi cerchi in lega un ruolo da protagonisti. Una riedizione, quella di Sorento, che sin qui non offre grandi spunti d'interesse, ma che in realtà ha in serbo una serie di sorprese interessanti.

È IL TURNO DEGLI INGEGNERI Il temine Facelift nasconde sempre una ferma volontà tecnologica, spesso circoscritta all'ambito motoristico. Questa volta però, i tecnici coreani ci hanno dato dentro. Perché la Kia Sorento 2013 non è solo un Suv con un paio di fanali nuovi, ma può vantare anche una piattaforma completamente rinnovata. Più leggera e più resistente, alla prova della bilancia perde 50 kg rispetto al passato e guadagna un +18% quando si parla di rigidità torsionale. Uno sbattimento che non si ferma alla corazza ma tocca pure il cuore e i suoi apparati. Tanto che il servosterzo diventa elettrico e i costi di gestione dell'inedita trazione anteriore, regalano una possibilità in più a quelli che il Suv se lo “devono fare a tutti i costi”.

SI EVOLVE E NON CAMBIA Sarà stato forse il timore di disorientare un pubblico affezionato, sarà che non sempre i cambiamenti portano benefici, ma la nuova Kia Sorento 2013 si limita al restyling più duro e puro quando si tratta di interni. Voci di corridoio parlano di nuovi materiali, di ergonomia ricalibrata ma poi quello che vedi e che tocchi non sembra così diverso da come lo avevamo lasciato. Un design decisamente filo-europeo, sintomatico di una crescita stilistica esponenziale, che lascia a bocca aperta se si pensa al passato di Kia. Non siamo nel regno del lusso sfrenato, ma della plastica imperante. C'è di meglio ma c'è anche di peggio e nel complesso il risultato passa l'esame del tatto. E se prima eravamo in cinque a viaggiare in Sorento, adesso siamo in sette. Infatti, con un sovrapprezzo di 1.000 euro è possibile optare per l'allestimento 7 posti, che prevede tra gli altri anche il climatizzatore posteriore.

DIESEL CHE PASSIONE Esiste un propulsore benzina, il 2.4 GDI da 192 cv, fruibile per la Sorento, ma non sarà della partita nel mercato italiano. A noi, ovviamente, toccano le unità a gasolio, una garanzia se si vuole puntare al profitto. La prima è il 2.0 CRDi da 150 cv e 382 Nm di coppia motrice, disponibili tra i 1.800 e i 2.500 giri/min. In questa configurazione la Sorento si offre sia in variante 2WD che in quella 4WD, abbinata in entrambi i casi ad un cambio manuale a sei rapporti. Chi cerca maggior potenza, può sempre decidere per il rinnovato 2.2 CRDi, che vanta una nuova valvola EGR e una differente gestione elettronica. I 197 cv di potenza sono coadiuvati da 436 Nm di coppia. A questa motorizzazione è riservato il cambio automatico a sei marce, congiunto esclusivamente alla trazione integrale. Il “duemila” beve mediamente 6,1 l/100 km nel ciclo combinato, mentre il “due e due” tocca quota 6,8.

GAMMA E PREZZI Il pragmatismo coreano si ritrova anche nel listino della Kia Sorento 2013. I 7 anni di garanzia o i 150.000 km sono una certezza che si ripete sulla gamma. La forbice di prezzi è divisa tra i 31.000 euro del modello 2.0 CRDi 2WD (33.000 quello 4WD) in allestimento Class e i 41.000 euro della performante 2.2 CRDi a quattro ruote motrici marchiata Platinum. Di serie tutto ciò che serve per fregiarsi dell'aggettivo premium: i cerchi in lega da 17", il cruise control, il sistema multimediale touch screen da 7" con Bluetooth, la presa Usb o ancora il navigatore satellitare. La Platinum mette sul piatto pure gli interni in pelle, i fari allo xeno, il sensore pioggia, i sedili anteriori riscaldabili e ventilati e i cerchi in lega diventano da 18”. Senza dimenticare pezzi pregiati come il tetto panoramico o i vetri posteriori oscurati, a disposizione anche della variante Class, grazie ad un pacchetto dedicato (Style Pack, 2.000 euro).

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KEEP CALM Una volta a bordo della Kia Sorento 2013 bisogna fare i conti con una lista di tasti e bottoni importante. Se aggiungiamo il fatto che la parte relativa all'infotainment viene gestita attraverso un display touch screen, allora le possibilità di pigiare a caso aumentano in maniera rilevante. Ci vuole tempo e ci vuole pazienza, perché una volta entrati nel loop tecnologico, si scopre che il gioco sia meno arduo del previsto. La posizione di guida privilegia più lo stile automobilistico che quello da fuoristrada e la visuale sopraelevata deve fare i conti con montanti spessi e massicci, che nella zona posteriore limitano non poco le possibilità di manovre. Provvidenziale l'intervento di sensori di parcheggio e retrocamera.

OPEN SPACE COREANO Se c'è una cosa che non manca sulla Kia Sorento è lo spazio. A prescindere dai mm guadagnati con l'arrivo della versione Facelift, i valori messi in campo sono sufficienti per poter viaggiare comodamente in cinque. Tutta una questione di altezza, invece, per chi si ritrova a sedere sulla terza fila. Il volume a disposizione dei bagagli non manca e varia da un minimo di 258 litri, sino ad un massimo di 2.052, quindi vacanze, tour dell'Ikea e spesa al centro commerciale possono considerarsi al sicuro.

RIASSETTO POSITIVO Come dicevamo poc'anzi, la matita dei designer si è coordinata con il cacciavite degli ingegneri, così che oltre al pianale, anche l'assetto ha subito delle modifiche considerevoli. Oltre ad una sostanziale ritaratura del comparto ammortizzatori, votato ad una dinamica più sportiva, Kia Sorento 2013 vanta pure un nuovo sottotelaio anteriore. Lo schema McPherson all'avantreno e il mulilink nella zona posteriore, garantiscono una comunicazione costante tra pneumatici e asfalto. Sull'onda del rinnovamento anche l'impianto frenante, potenziato, dotato di dischi anteriori da 320 mm e posteriori da 302. 

MA QUALE FUORISTRADA Pochi chilometri e subito capisci che assetto rialzato e portamento da Suv, non hanno molto a che fare con le reali velleità della Kia Sorento. Più votata a lunghe distese di asfalto che a lembi di terra inesplorati. Il peso c'è (1.787 kg), ma si sente solo se si forza con il pedale dell'acceleratore. Rollio e beccheggio sono sempre entro i livelli di guardia, tanto che in certi frangenti il comportamento sembra quasi sportivo. Lenta nei rapidi cambi di direzione, la Sorento manifesta solo un deciso sottosterzo alle velocità più elevate. Ma con un auto così non si corre, si viaggia e quindi alla voce comfort il voto che si merita supera abbondantemente la sufficienza. Il tocco dinamico spetta comunque allo sterzo, diviso, in base alla volontà del guidatore, in tre diversi parametri: Comfort, Normal e Sport. Il sistema, denominato FlexSteer, non si nasconde dietro un appellativo, ma rivela tre diverse tarature, dalla più morbida alla più dura.

UN “DUE E DUE” DI SOSTANZA Il due litri turbodiesel e la trazione anteriore non erano disponibili durante la nostra prova. Quindi il massimo dell'impegno si è riversato sul 2.2 CRDi da 197 cv e sulla trasmissione automatica a sei rapporti. Potenza e coppia sono i suoi punti di forza, soprattutto perché l'unità coreana comincia a spingere già a quota 1.500 giri/min. Una garanzia per uscire veloci dalle curve, una certezza se si vuole consumare poco, ma soprattutto silenzioso una volta raggiunta la temperatura d'esercizio ottimale. D'altra parte, però, il cambio a sei rapporti con modalità sequenziale non è sempre all'altezza della situazione. Forse più incline alle highway americane che ai saliscendi catalani, sta di fatto che molto dipende dall'uso che ne fate. Con un filo di gas, pollice alzato, con l'acceleratore a tavoletta, pollice verso.


Pubblicato da Cesare Cappa, 22/10/2012
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