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Ford Focus 2011


Avatar Redazionale , il 10/02/11

13 anni fa - La Ford Focus 2011 punta dritta la vertice del segmento C

La Ford Focus 2011 punta dritta la vertice del segmento C e sfida la più blasonata concorrenza (leggasi la solita Golf) forte di una linea moderna, dotazioni high tech e un rendimento stradale senza macchia. I prezzi partono da 17.750 euro.

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SCELTA DI CARATTERE Anche l’occhio vuole la sua parte. Ne sono sempre più convinti anche gli uomini dell’Ovale Blu, che hanno scelto per la nuova  Ford Focus 2011  (per la cronanca è la terza) forme più personali e slanciate rispetto al passato. Si tratta di una scelta di carattere, per non dire coraggiosa, anche perché la Ford Focus 2011 è una global car, destinata a essere venduta quasi in ogni angolo del pianeta e a fare da pilastro per il bilancio della Casa.

FRESCA DI GIORNATA Con una missione assegnata così importante, se ai designer fosse venuto il braccino corto per la paura di sbagliare non ci sarebbe stato da biasimarli troppo. Osare un po’ si dimostra invece una politica vincente, perché nonostante la macchina si sia fatta vedere già un annetto fa, il look è ancora fresco di giornata.

EVOLUZIONE DELLA SPECIE La nuova Ford Focus 2011 porta alle estreme conseguenze il kinetic design, evolvendo lo stile della Fiesta ma mantenendo un chiaro family feeling con il resto della gamma. Il geni forti della stirpe sono il frontale puntuto, la grande presa frontale trapezoidale (in effetti le prese sono tre – di cui due al momento posticce - e il nero le fa sembrare un tutt’uno) e i passaruota carnosi, che spiccano su una fiancata a cuneo.

CILIEGINA SULLA TORTA Su questa base, la nuova Focus innesta poi un parabrezza molto inclinato (al cui interno, in certe condizioni di luce, si creano riflessi), che dà il la a un padiglione spiovente quasi come quello di una coupé. Rosse, come la proverbiale ciliegina sulla torta, ci sono poi le luci di coda tagliate a freccia, che si allungano fin quasi sotto i finestrini posteriori. Le proporzioni sono equilibrate, in un insieme che misura 436cm x 186 x 148.

IL DONO DELLA… OBLIQUITA’ A livello interno la Focus mostra una certa continuità con gli ultimi stilemi della Casa. La plancia ha poche linee orizzontali e molti tratti obliqui, che danno alla vista d’insieme un’impostazione moderna. La consolle centrale, in particolare, disegna una sorta di V, spingendosi verso il centro dell’abitacolo e ospitando la leva del cambio in posizione rialzata. La cura nelle finiture è ottima, grazie a plastiche che, nel complesso, appagano la vista e il tatto.

ALTA TECNOLOGIA La Focus non è però all’avanguardia solo dal punto di vista stilistico. Della sua dotazione fanno parte infatti (di serie o come optional) numerose diavolerie elettroniche di ultima generazione, spesso riservate a macchine di categoria superiore. Si va dal cruise-control adattivo al sistema che contrasta l’eventuale salto di corsia se non si è attivata la freccia, passando per il sistema di parcheggio semi automatico (la macchina sterza da sola) e gli abbaglianti automatici. Non mancano poi anche l’attivazione automatica della frenata in città (la macchina frena da sola evitando di tamponare un ostacolo sotto i 15 km/h e limitando i danni tra i 15 e i 30 km/h) e il riconoscimento dei segnali stradali, oltre all’eventuale controllo dell’attenzione del guidatore e del rischio di colpi di sonno.

IL BELLO DELLA DIRETTA Il pianale è parente strettissimo di quello della C-Max, con sospensioni anteriori tipo McPherson e posteriori multilink. Quanto ai motori, quasi tutti sono sovralimentati e a iniezione diretta di carburante, che si tratti di benzina o di gasolio. L’unica eccezione è rappresentata dal 1.600 a benzina aspirato, declinato in versione da 105 e 125 cv. Per il resto ci sono due 1.600 EcoBoost, da 150 e 182 cv, quest’ultimo atteso per l’autunno e seguito a ruota dall’EcoBoost 2.0 da 250 cv, che sarà riservato alla sportiva Focus ST. Sul fronte diesel apre le danze il probabile best-seller della gamma, il 1.600 TDCi da 115 cv. A chiudere c’è poi il suo fratello maggiore, il TDCi 2.0 da 163 cv, che si può ordinare anche con cambio robotizzato Powershift.

DA 17.750 EURO IN SU Come vuole la prassi della Ford, gli allestimenti sono due, base e Titanium, con una differenza di prezzo di 1.500 euro giustificati da luci posteriori a Led, clima automatico, sensori di parcheggio, cruise control, cerchi in lega, fendinebbia e chiave elettronica. Già la variante base è comunque ben dotata, con standard, tra le altre cose, Esp, clima manuale, radio CD, Start&Stop e alzacristalli elettrici anche posteriori. Il listino si apre con i 17.750 euro della Focus 1.600 105 cv. Con 750 euro si passa alla variante da 125 cv e poi, a passi ulteriori da 1.500 euro, si può scegliere prima tra la EcoBoost 150 cv e la TDCi 115 cv, quindi tra la EcoBoost 182 cv e la TDCi 163 cv. In fase di lancio e per la primavera saranno proposti pacchetti di accessori a condizioni molto vantaggiose.

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DAMMI UNA M A bordo della Ford Focus 2011 si respira un’atmosfera moderna, con la plancia che non ha la classica forma a T e disegna piuttosto una specie di M, con i pannelli delle porte che si raccordano ai lati e la consolle prominente al centro. Questa soluzione mette molti comandi a portata di mano, anche se sugli esemplari più ricchi è molto comodo gestire tante funzioni tramite i tasti sul volante.

BELLA TRIANGOLAZIONE Lo sterzo della Focus 2011 si regola comodamente ed è facile ottenere una buona triangolazione con la pedaliera e il sedile. Quest’ultimo è ben profilato e resta sempre leggermente rialzato, anche quando lo si regola sulla posizione inferiore. La forma avvolgente degli arredi non pregiudica l’idea di spaziosità dell’abitacolo. Solo nella zona posteriore ci si potrebbe aspettare qualche centimetro in più a disposizione, vista la lunghezza di 436 cm della carrozzeria, ma questo limite accomuna quasi tutte le macchine più recenti, dotate di sbalzi anteriori importanti. Tuttavia, per lamentarsi davvero ci vuole una bella faccia tosta e anche chi è sopra il metro e ottanta non rischia interferenze con gli schienali anteriori o con il padiglione.

UNA TIPA TOSTA Il taglio delle lamiere penalizza un po’ la visibilità, specie nella zona posteriore, ma per muoversi negli spazi stretti un bell’aiuto viene dal diametro di sterzata contenuto. E se in manovra lo sterzo si dimostra leggero, una volta in velocità acquisisce subito la giusta pesantezza trasmettendo sempre un buon feedback al pilota. Dà lì e da una buona silenziosità parte la sensazione di avere a che fare una macchina consistente, che trova poi conferme nell’ottima taratura delle sospensioni, capaci di assicurare nello steso tempo un valido comfort e un’ottima guidabilità.

NON SI CORICA Sulle buche sono infatti buone incassatrici e risparmiano alle terga e alle vertebre i colpi più secchi, digerendo bene pure gli avvallamenti incontrati in curva, senza scomporre l’assetto. Con la loro geometria riescono però anche a limitare bene il coricamento della macchina in curva. La  Focus s’inserisce in traiettoria rapidamente, si appoggia sicura sulle ruote esterne e scorre poi bene nella svolta. In ogni frangente c’è ampio margine per eventuali correzioni, che possono essere fatte tanto con il volante quanto con mirati rilasci dell’acceleratore.

IL PREDESTINATO Ce n’è abbastanza per togliersi anche qualche soddisfazione nel misto e per lasciarsi tentare magari dall’acquisto di una delle motorizzazioni più prestanti. I vertici Ford indicano come probabile best-seller il turbodiesel TDCi da 115 cv e non c’è motivo di dubitare delle loro previsioni. Con un tempo nello 0-100 di 10,9 secondi, una velocità massima di 193 km/h e una percorrenza media dichiarata di 23,8 km/litro, questo motore ha le carte in regola per far breccia nel cuore di molti.

L’OUTSIDER Per chi non si avvicina ai 15.000 km/anno e pensa magari di tenere la macchina per diversi anni può però essere interessante valutare anche l’alternativa a benzina rappresentata dell’EcoBoost 1.600 da 150 cv. Questo turbo benzina promette un crono di 8,6 secondi nella canonica prova 0-100 e una punta di 210 km/h, al prezzo di un peggioramento dei consumi, con una media di 16,7 km/litro.

TOGLIE IL PRURITO Per chi lamenta invece frequenti pruriti al piede destro può valere la pena di aspettare l’autunno, epoca in cui sarà lanciata la variante da 182 cv. In questo caso la scheda tecnica parla di 7,9 secondi, 222 km/h e ancora di 16,7 km/litro ma al di là degli aridi numeri, questo motore ha mostrato in occasione della prova un ottimo rendimento in ogni condizione. Con una coppia di 240 Nm costanti tra 1.600 e 5.000 giri, ha una notevole elasticità sin dai regimi più bassi e allunga d’un fiato oltre quota 6.000 giri. La sua birra non dà alla testa alla Focus, che non lamenta reazioni allo sterzo nemmeno quando si accelera forte a ruote sterzate, grazie anche al sistema Torque Vectoring, che gestiste in modo attivo i pattinamenti e la motricità.


Pubblicato da Paolo Sardi, 10/02/2011
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