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Subaru Forester 2.0 Bi-Fuel


Avatar Redazionale , il 18/05/04

19 anni fa -

L'aumento del prezzo del petrolio vi crea ansia? Vi viene male ogni volta che vi avvicinate a un benzinaio? Ecco un modo per fregarsene del caro benzina. Senza rinunciare all'auto.

OTTIMISMO "Guardi, c’è il pieno di gas e di benzina, con questa non si ferma più, può percorrere fino a 900 chilometri". Il responsabile dell’officina Subaru che mi consegna la Forester Bi-Fuel per una settimana si riempie di orgoglio quando indago sull’autonomia.

LA SCOMMESSA Io invece mi riempio di gioia: giusto l’auto che fa al caso mio, penso. Quasi quasi unisco l’utile al dilettevole: vado a riprendere i miei al mare e mi faccio un week end non previsto. Fatti due conti, la spesa dovrebbe essere più o meno la stessa: due biglietti per il loro viaggio di ritorno in pullman da Follonica a Milano verrebbero 66 euro. Vedo se riesco a non sforare il budget. 

PRIMO PROBLEMA Con queste auto non sei mai tranquillo: troverò i distributori di GPL quando avrò consumato il primo pieno di gas? Perché viaggiare a benzina sono capaci tutti, ma verrei meno al mio intento. Chiedo lumi presso un distributore di metano nella mia zona e scopro che ci sono mappe dettagliatissime. Prezzo minimo: nove euro. Un furto. Decido di farne a meno, anche perché in casa trovo una di quelle cartine che i giornali regalano. E’ solo del centro Italia, ma sono segnati i distributori di GPL, proprio quella che fa al caso mio. Che … fortuna.

STRATEGIE DI VIAGGIO Dovrei farcela fino a Bocca di Magra, dove nell’aera di servizio autostradale c’è un distributore di GPL. Eventualmente farò qualche chilometro utilizzando la benzina. Commutare da un carburante all’altro è semplicissimo, basta pigiare un pulsantino proprio sotto alla leva delle ridotte. Per evitare dimenticanze lo pigio subito sulla posizione GPL; la lucina accesa è la conferma. L’accensione dell'auto avverrà sempre a benzina, ma poi la Forester Bi-Fuel farà tutto da sola e commuterà automaticamente sul funzionamento a gas. Parto.

BRUTTI PENSIERI Dimenticavo, ho con me anche Arno, il mio Schnauzer gigante, che sistemo dietro, nel bagagliaio. Ci sta bene. Perfetto. Saremo in quattro al ritorno compreso il cane e i bagagli eventualmente li sistemeremo sul sedile posteriore. C'è un altro problema però: il serbatoio del GPL è proprio sotto il pavimento del bagagliao e il fatto che Arno viaggi seduto su una bombola piena di gas non mi lascia del tutto indifferente. Confido nella qualità Subaru. Oltre che sul fatto che incidenti dovuti a scoppi di serbatoi di GPL non ne ho ancora sentiti. Me ne faccio una ragione.

NIENTE SCORTA Il serbatoio del GPL contiene 56 litri e occupa per intero lo spazio della ruota di scorta, tondo e largo come la ruota che non c’è. Se si fora infatti si deve ricorrere al kit con bomboletta di liquido sigillante e compressorino da collegare all’accendisigari: un sistema non proprio hi-tech ma che dovrebbe garantire la tenuta della gomma per qualche chilometro. Giusto quelli necessari per raggiungere il più vicino gommista. Speriamo di non doverne avere bisogno.

LUOGHI COMUNI Quanto al fatto di viaggiare su una vettura che nasconde un segreto fino a ieri indicibile (l’impianto a gas) non c’è da preoccuparsi: dall’esterno non si nota niente. E poi i tempi sono cambiati, oggi risparmiare carburante fa chic, è una scelta intelligente.

SGASATI Imboccata l’autostrada ti rendi subito conto che il gas più che gasare, "sgasa". Dalla scheda tecnica leggo che i cavalli a disposizione sono 125 a 5600 giri, la coppia è di "soli" 184 Nm a 3600 giri, e la velocità massima del quattro cilindri boxer è di 179 km/h. Che sia a benzina o a GPL i valori sono gli stessi. Hai voglia a spremere, in autostrada si deve tenere ben pigiato il pedale dell’acceleratore per mantenere medie accettabili. Meglio così in un certo senso, perché con la nuova patente a punti c’è da rimanere scottati

seriamente. I 130 si raggiungono anche agevolmente, ma oltre diventa tutto più "faticoso".

PRIMI AFFANNI Le velocità dichiarate sono comunque vere. Solo in salita si sente un po’ di affanno, e quando serve potenza per un sorpasso veloce meglio prevedere tempi lunghi e una buona rincorsa. Inutile passare alla benzina, anche se si sente subito che il motore è più sciolto: le prestazioni

migliorano ma non così tanto da svergognare il GPL. Tutt’altro. Il problema infatti non è del gas ma nel motore della Forester Bi-Fuel. Quindi: tastino su GPL e via andare. E poi c’è sempre il test da portare a termine.

DEPRESSIONI La Bi-Fuel va tenuta su di giri per sentirla pronta e scattante. Bisogna guidarla come una sportiva, tirare le marce per sentirla girare spedita. Tra un cambio e l’altro il calo dei giri è superiore ai mille e appena si lascia l’acceleratore la nostra Forester Bi-Fuel si deprime e rallenta sensibilmente. In autostrada però non ci sono problemi, il cambio si usa poco e in quinta si viaggia alla velocità voluta. Solo sul tratto appenninico della Parma-La Spezia la Forester soffre un po’, bisogna farsene una ragione.

SODDISFAZIONI La lancetta del livello carburante che fino a Parma si era di poco scostata dal pieno, riempiendomi di ottimismo, improvvisamente si mette a scendere. Mi fermo dove avevo previsto, dopo aver percorso 236 km e con una tacca di GPL ancora nel serbatoio. Ho consumato 26,35 litri di GPL, quasi nove chilometri al litro. Un consumo normale per una vettura di questo tipo. La sorpresa però arriva al momento di pagare: 13,9 euro per rifare il pieno! Da non credere. Per chi non lo sapesse, il GPL costa esattamente la metà della benzina: 0,516 euro al litro.

UN PIENO ARTIGIANALE Altra scoperta piacevole: l’Italia è piena di distributori di GPL. Adesso che devo farci attenzione scopro infatti che quasi ogni distributore in autostrada possiede una pompa per il GPL, e anche sulle strade normali non si fa fatica a trovarli. La cosa mi rincuora al punto che decido di fare a meno della mappa dei distributori. Anche fare il pieno è semplicissimo. La Subaru ha adottato un sistema artigianale ma efficientissimo: un adattatore in ottone sistemato nello sportellino del serbatoio benzina, da avvitare nella bocchetta del GPL prima di ogni rifornimento. Bocchetta che, guarda caso, è proprio sotto quella della benzina. Stesso sportellino insomma. E stesso sistema: una pistola che immette il GPL a pressione nel serbatoio (sempre di liquido si tratta). Non c’è nemmeno bisogno di allontanarsi, e anche Arno rimane comodamente seduto, ignaro, sopra la sua bombola di gas.

RISPARMIARE Con un pieno di GPL si possono percorrere fino a 300 km, spendendo solo 17 euro, eccezionale. Quando non c’è più una goccia di GPL nel serbatoio, la Forester Bi-Fuel commuta da sé sul funzionamento a benzina e voi neanche ve ne accorgete. Per farla corta, prima di tornare a Milano, questa volta per strada normale fino a Firenze, quindi in autostrada, mi sono fermato a fare il pieno altre due volte, più una a Milano per ripristinare le condizioni iniziali. Sarebbero stati la metà se avessi utilizzato anche la benzina. ma lo scopo era risparmiare, non verificarne l'autonomia.

IL CONTO La spesa complessiva di GPL, tra andata e ritorno, è di circa 55,00 euro. A cui si deve aggiungere il costo dell’autostrada (nel mio caso 31 euro) per un totale di 86 euro. Ho sforato di quasi 20 euro il confronto con il pullman, ma c’è anche la parentesi fiorentina che ha allungato il percorso (in totale 958 chilometri). Sono più che soddisfatto del test, mi sembra che sia riuscito in pieno. Con una vettura a benzina la spesa sarebbe stata molto più alta.

SENSAZIONI E poi c’è sempre quella piacevole sensazione di sicurezza che deriva dal viaggiare su una vettura che sappiamo sicura. Non è poco. Nel tratto stradale fino a Firenze ho avuto modo di metterla alla prova su un percorso tortuoso, ingaggiando sfide non dichiarate (ai miei) con altre vetture, e devo dire che, motore a parte, la Forester Bi-Fuel resta incollata a terra perdonando tutto.

IL PREZZO VERO Le due versioni di Forester Bi-Fuel in listino variano dai 28.100 euro della meno accessoriata (quella del nostro test) ai 29.740 euro della più completa, con tetto apribile, navigatore satellitare e cruise-control. Ma, come dice il proverbio, "chi più spende…". Anche perché al prezzo di listino vengono detratti 1500 euro di incentivi statali e regionali che quasi quasi allineano il prezzo di listino con quello delle versioni a benzina. La differenza si spesa alla fine è di circa 700 euro, ammortizzabili dopo 12.200 km. Poi è tutto un guadagno. I conti sono presto fatti: ogni 10.000 chilometri percorsi con la Forester GPL si risparmiano 785 euro circa rispetto all’equivalente Forester a benzina. Da pensarci su anche la notte.


Pubblicato da Gilberto Milano, 18/05/2004
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