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Saab 9-3 SportHatch


Avatar Redazionale , il 05/07/05

18 anni fa - Primo frutto della rivoluzione svedese.

Linee nuove, forti, originali e un carattere marcatamente sportivo. Il primo frutto della rivoluzione stilistica svedese segna uno stacco deciso con il passato recente Saab. Nel tentativo di rianimare un prodotto pericolosamente invecchiato.

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COM'E' L'obiettivo dichiarato è svecchiare il marchio, allargare la gamma, crescere di qualità e puntare su un temperamento marcatamente sportivo. Un po' quello che rappresenta questa 9-3 con la coda. Obiettivo riuscito? Sembrerebbe di sì. La coda, che è la grande novità stilistica, non è certo di quelle che passano inosservate. Massiccia e slanciata riesce ad attrarre subito lo sguardo dell'osservatore, spostando il baricentro dell'attenzione sul posteriore della vettura.

VEDO NERO Non che ci fossero grandi alternative del resto: fino al primo montante la vettura è identica alla berlina, con una linea di cintura che si prolunga fino alla coda seguendone l'andamento in salita. Ne risulta un profilo fortemente a cuneo della fiancata, accentuato da una linea superiore inclinata nella parte posteriore a dare slancio sportivo a tutta la vettura. Un gioco di pieni e vuoti favorito dai montanti colorati di nero che, con i vetri oscurati, sembrano addirittura inesistenti.

GUARDA CHE CODA Tocco di originalità anche sul portellone, ampio, largo, con un lunotto schiacciato e inclinato, al quale fanno da cornice laterale due gruppi ottici a cuneo completamente bianchi che alleggeriscono molto la figura personalizzandola come poche altre. Portellone che scende molto in basso, con un piano di carico a filo del paraurti capace di inglobare 419 litri di volume in condizioni normali e 1273 litri con i sedili posteriori abbassati. Sempre nel baule, la sezione centrale del pavimento si solleva per fare da paratia a un vano nascosto dove sistemare le borse della spesa.

100% SAAB

Il resto dell'interno è tipicamente Saab, con la plancia rivolta verso il pilota sulla quale sono raccolti tutti i comandi per navigatore, clima e radio e il tasto per attivare la funzione Night panel, prerogativa Saab che di notte spegne tutte le illuminazioni del cruscotto per lasciare accesa solo quella del contachilometri. Il climatizzatore bizona, l'impianto radio con 4 casse che possono crescere fino a 12, il collegamento Bluetooth per il cellulare e il volante sportivo a tre razze regolabile in altezza e profondità con comandi per radio e telefono o il cambio automatico Sentronic completano una dotazione di qualità superiore che ha sempre distinto la produzione Saab.

UN FUTURO PROLIFICO La 9-3 SportHatch è solo la prima di otto novità che arriveranno via via a dare impulso a vendite e produzione. A Francoforte in settembre vedremo la nuova 9-5, e più avanti, nel 2006, un modello tutto nuovo, una SUV su base della Subaru Tribeca denominato 9-6X. Si sta inoltre pensando a una riedizione riveduta e corretta della 9-2X derivata dalla Subaru Impreza, e a una nuova crossover da realizzare entro il 2008. Per la prima volta arriverà anche la trazione integrale mentre non avranno più seguito quei mostriciattoli frutto né carne né pesce come le 9-2X e 9-7X: le future svedesi saranno Saab al 100% con un design fortemente riconoscibile.

SETTE CUORI SPORTIVI

Ampia la scelta di motori: cinque a benzina e 2 turbodiesel, tutti Euro4, con potenze che variano da 122 a 250 cv per i benzina e da 120 a 150 cv per i diesel. Il top è un benzina di grandi prestazioni, un V6 di 2,8 litri da 250 cv e coppia da 350 Nm tra 2.000 e 4.500 giri, capace di coprire i 0-100 km/h in un tempo di 7,3 secondi (8,3 con l'automatico) e 245 km/h di velocità massima. Seguono altri quattro benzina: un 1.8 atmosferico da 122 cv, e tre 2.0 litri rispettivamente da 150, 175 e 210 cv. I due diesel sono entrambi di 1.9 litri con potenze da 120 e 150 cv. Sulle versioni V6 2.8 e 1.9 TiD da 150 cv è disponibile anche un cambio automatico a sei marce mentre sulle altre a benzina si può optare per un automatico 5+2, che prevede marce intermedie sulla seconda e sulla terza. Per le altre due versioni a benzina è disponibile un automatico a 5 marce.

AMPIO GUARDAROBA

Tre gli allestimenti degli interni: Linear, Arc e Vector. Per ogni allestimento inoltre si può scegliere un differente motivo cromatico: chiaro, con colore beige pergamena; scuro, con colorazione in grigio. La parte superiore dei pannelli porta è comunque sempre in color antracite, mentre il cielo è sempre color pergamena. Tutte le versioni prevedono cerchi in lega di serie. Linear quindi come allestimento base, con sedili e pannelli porte rivestiti in tessuto ed Esp di serie per un prezzo d'ingresso di 27.600 euro (1.8i) o di 27.600 euro per la 1.9 diesel da 120 cv (la diesel 150cv costerà 31.500). Vector per i più sportivi, con sedili avvolgenti in pelle e tessuto, e finiture varie in finto cromo, fari Bi-Xenon con lavafari integrati e regolatore di velocità e comandi al volante. La differenza di prezzo rispetto alla Linear è di 3.800 euro per i benzina e 3.700 per i diesel. Al top la versione Aero 2.8 V6 Turbo, che in più ha sedili sportivi speciali in pelle, inserti finto cromo sul volante in pelle, inserti tipo radica di noce su plancia e pannelli porta, cerchi da 17" a cinque raggi, assetto ribassato con EspPlus di serie e doppio scarico cromato. Il tutto per 41.100 euro.

SUPERDOTATA

E' la dotazione tecnica a fare della SportHatch una sportiva da famiglia. A cominciare dal sistema di ruote sterzanti posteriori ReAxs, che aiuta a rendere più maneggevole la 9-3: in curva le ruote posteriori sterzano leggermente in senso opposto a quelle anteriori con un'azione che riduce il sottosterzo tipico delle trazioni anteriori. ABS, TCS (controllo di trazione), MBA (assistenza meccanica alla frenata), EDB (controllo elettronico della ripartizione della pressione frenante) e CBC (controllo della frenata in curva) sono di serie su tutte le versioni. E poi l'EspPlus, il controllo della stabilità di nuova generazione, che evita interventi bruschi (di serie sulla 2.8 V6 Turbo). Senza dimenticare le cinque stelle nel crash test EuroNcap, che è sempre un traguardo non alla portata di tutti, più i vari airbag a tendina anteriori e posteriori, gli airbag anteriori a doppio stadio, e il controllo continuo della pressione dei pneumatici.

COME VA

Fino al primo montante anteriore è una Saab 9-3, e su questo non ci piove. Ma da questo a rendersene conto si deve passare prima per l'abitacolo. Vista da fuori quella coda imponente fa infatti pensare a tutt'altra auto; una volta entrati però ci si ritrova in un ambiente più familiare. Cruscotto, plancia e seduta sono le solite, con in più una sensazione di qualità più elevata delle plastiche e degli allestimenti, le prime molto belle anche da toccare, i secondi per l'abbinamento di colori.

SCORREVOLE La seduta è bassa, i sedili regolabili in ogni posizione, il volante pure, e la coda vista da dentro non è poi così ingombrante. Spaziosa sì, però con un piano di carico estremamente basso e comodo per caricare anche bagagli pesanti. Il portellone poi si alza tanto e, soprattutto, è molto leggero visto che è fatto in alluminio. Utile il nuovo sistema di scorrimento della tendina copribagagli, che si solleva all'apertura del portellone evitando di sganciarla e riagganciarla ogni volta che si deve accedere al bagagliaio.

TUTTA SPORT Ma è alla guida che si capisce di più dove sta andando il nuovo corso Saab. Al volante della SportHatch si fatica a rendersi conto di essere su una familiare: la taratura dell'assetto è rigida come quella della berlina Sport, con la stessa rigidità torsionale, stesso passo e stessa carreggiata. La differenza di peso tra berlina e familiare è infatti di soli 40 kg, mentre in lunghezza la SportHatch guadagna solo un centimetro e mezzo in più. Station ma sportiva, quindi, ecco la novità.

CINQUE STELLE

La sensazione di sicurezza è l'altra prerogativa della SportHatch: vuoi per cinque stelle ottenute nei crash test EuroNcap, che hanno pur sempre il loro valore, vuoi per la tenuta di strada, che lascia spazio a qualche divagazione sul veloce quando la famiglia è a casa e il codice della strada lo consente. La SportHatch è sempre ben incollata a terra, con le ruote posteriori che aiutano nel compensare il naturale sottosterzo e l'EspPlus che lascia molta più libertà di guida del solito, intervenendo solo quando è strettamente necessario. Unico neo, un pochino di rumore di rotolamento di troppo, che in un'auto così di classe si preferirebbe sentire meno.

2.0 210CV

Insieme al diesel da 150 cv si dividerà le preferenze degli automobilisti italiani. Ciò che impressiona di più è la prontezza di risposta di questo motore, con il turbo che si inserisce a 1.500 giri rendendo la SportHatch pronta allo scatto al primo accenno di pressione dell'acceleratore. Proprio come un diesel. Scelta consigliata in questo caso anche il cambio automatico, che oltretutto aiuta anche a risparmiare sui consumi. Quando la guida è turistica inserisce sempre la marcia più alta, passando a quella superiore appena si superano i 1600 giri. Se si decide di dare gas la marcia resta inserita fino ai 3500 giri e la SportHatch ha modo di esprimere tutta la sua cattiveria. Per i più esigenti c'è sempre la posizione manuale, o il manuale a sei marce, ma l'automatico svolge bene il suo compito, soprattutto il 5+2. Questo cambio automatico presenta due marce intermedie in corrispondenza della seconda e della terza (le più utilizzate per gli scatti a basso numero di giri) evitando di far scendere troppo il regime del motore durante i cambi marcia. Il risultato è un motore ancora più pronto a riprendere giri.

FORZA UNDICI

La coppia da diesel della SportHatch 210 cv (300 Nm) consente stili di guida prestanti in un arco di giri molto ampio (da 2.500 a 4.000 giri), tale da lasciare spazio a grandi soddisfazioni anche in ripresa, come nei sorpassi per esempio, dove gli 11 secondi per passare da 80 a 120 km/h si traducono in una sensazione impagabile di sicurezza. Soprattutto quando si viaggia su strade a due corsie dove la prontezza di risposta e l'intensità dello scatto sono essenziali per evitare guai. L'unico problema è che ci si ritrova a velocità vietate senza accorgersene.

1.9 TiD 150CV

E' la versione tedesca del famoso Multijet Fiat, motore brillantissimo e prestante che si pone come alternativa economica al 2.0 benzina. Sarà probabilmente il motore preferito dai clienti italiani della SportHatch, che guardano con attenzione anche ai consumi di una vettura. La coppia poderosa (320 Nm) non fa rimpiangere il 2.0 benzina; le differenze si fanno più marcate solo se si chiede strada. Si paga un po' più in rumore però si guadagna e molto in consumi. Senza perdere poi così tanto in piacere di guida.
Pubblicato da Gilberto Milano, 05/07/2005
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