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Prova su strada

Rolls-Royce Wraith


Avatar di Mario Cornicchia , il 10/08/14

9 anni fa - Rolls-Royce Wraith... e la chiamano fantasma. Guarda il video

A dispetto del nome, del fantasma non ha certo la capacità di rendersi invisibile. La Rolls-Royce Wraith è anche la Rolls più potente di sempre. Ma con 257.300 euro, non tutto è incluso... 

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COM’E’ Ben impostato dall’inizio con la splendida Phantom, lo stile di famiglia delle Rolls-Royce di ultima generazione continua a rispettare la perfetta rivisitazione in chiave moderna dello stile Rolls. Austero, imponente nei modelli di punta, ma raffinato e senza fronzoli. Modernissime eppure con un richiamo alla tradizione fortissimo. La nuova Phantom, in tutte le sue declinazioni, è la perfetta erede della antesignana di cui eredita il nome e il new style è ripreso a cascata dalla più compatta Ghost e dalla supercoupé Rolls-Royce Wraith.

GUSTOLUNGO A dispetto del nome, del fantasma non ha certo la capacità di rendersi invisibile. Lunghissima nei fatti, con una lunghezza massima di 527 centimetri è resa ancora più lunga e affusolata dalla coda con il lunottone quasi orizzontale. Lunghissima ma con proporzioni perfette. Il frontale è imponente, con la imprescindibile calandra su cui svetta lo Spirit of Ecstasy, Emily per gli amici o Nelly in her Nighty, Nelly in camicia da notte, giusto per citare alcuni soprannomi. Per la Rolls-Royce Wraith di tutti i nomi che la inconfondibile statuetta ha avuto quello che meglio le calza è Spirit of Speed. La Wraith è la Rolls-Royce più potente di sempre.

SORNIONA Il senso della velocità lo esprime già nella sua linea, imponente e austera come una Rolls dev’essere ma affusolata come un luccio, compatibilmente con le dimensioni. La calandrona della Rolls-Royce Wraith non somiglia a un tempio greco ma è più smussata e schiacciata. I fari piccoli e squadrati delle Rolls moderne sono più tirati all’indietro, il parabrezza è basso, quasi aggressivo, e la linea dei vetri laterali è elegantissima oltre che sportiva, sottolineata da una corniche, oops, da una cornice satinata che rimane a disegnare la linea quando entrambi i vetri sono abbassati senza un montante centrale.

COLPO DI CODA Il pezzo forte della Rolls-Royce Wraith è la coda, lunga come il dorso di un armadillo. Il lunotto è grande ma è quasi orizzontale e scende ai lati a fasciare la coda. Il coperchio del bagagliaio è compatto, a recuperare le proporzioni delle sportive che come regola aurea devono avere la coda corta. A dare le giuste proporzioni alla Rolls Wraith sono i bei gigacerchi gommati 21 pollici (20” di serie) con il logo RR sui mozzi che rimane sempre in verticale, come per magia. Imponente, ma elegantissima nel più puro stile british di Rolls-Royce.

IL GESTO DELL’OMBRELLO Dimenticavo un dettaglio: le due porte lunghe come il portellone laterale di un Ducato si aprono controvento. Perché su una Rolls, anche sulla più sportiva delle Rolls-Royce si deve salire comodamente. Ed è così facile e comodo salire che non serve molto spazio per poterle aprire e salire o scendere con facilità. Quando si è a bordo della Wraith, se non si arriva a raggiungere la maniglia per chiuderle, un pulsante alla base del parabrezza aziona un meccanismo di chiusura motorizzato. E se piove? Si apre un poco la portiera e si sfila l’ombrello dal parafango anteriore. È una Rolls, milady.

TUNNEL OF LOVE Anche l’arredamento interno è una rivisitazione moderna dello stile Rolls-Royce, con molti richiami classici. Le classiche bocchette di ventilazione massicce, in metallo lucidato e con l’inconfondibile pomellino cromato da tirare o spingere per regolare il flusso climatizzato. O il volante, con la corona cromata intorno al cuscino centrale che ora mimetizza pulsanti, rotelline e cursori. L’unico tocco kitsch è la fila di pulsantoni in simil cristallo dell’impianto stereo che taglia a metà la consolle centrale. Una miriade di piccoli pulsanti neri è disseminata un po’ ovunque, riempie il classico cruscottino luci a sinistra del volante (in questo caso dedicati ai controlli di sicurezza) e adorna alla plancia. Dalla consolle centrale parte il tunnel centrale che prosegue fino a dividere i due posti posteriori attrezzato con coperchi scorrevoli che danno accesso a portalattine di cromo incorniciati e a piccoli vani.

MR MUSCOLO La Rolls-Royce Wraith è la Rolls più potente di sempre, grazie al motore V12 6.6, sovralimentato con due turbine. I cavali sono 624 e la coppia massima è impressionante, con 800Nm tra 1.500 e 5.500 giri. Quanto basta per far raggiungere i 100km/h partendo da ferma ai suoi 2360 chilogrammi a secco in soli 4,6 secondi, dando del filo da torcere a una BMW M4 partendo al semaforo. Il cambio è automatico a otto rapporti ZF e non prevede posizioni Sport o palette al volante. La velocità massima è autolimitata a 250 km/h e per i consumi è bene mettere in conto il valore medio rilevato dal computer di bordo, intorno ai 17 l/100 km (il dichiarato nel ciclo combinato è 14l/100km) se non volete perdervi il piacere di far frullare il V12.

CHIP AL POTERE La meccanica è di prim’ordine. Dimenticate il principe delle tenebre Lucas e le altre immancabili compagnie degli appassionati di auto inglesi di un tempo. La meccanica è tedesca, alla base della Rolls-Royce Wraith c’è una BMW Serie 7, dal pianale al motore con tutti i gingilli elettronici di sicurezza e di comfort. In dotazione ha anche la gestione del cambio SAT (Satellite Aided Transmission) aiutata dal GPS: quando il navigatore è attivo la Wraith conosce la strada prima di percorrerla e adatta anche la gestione del cambio al percorso, scegliendo la marcia migliore per guida e consumi prima ancora che i sensori possano percepire che state affrontando una curva.

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OPTIONAL A’ LA CARTE Forse però, se potete permettervi una Rolls-Royce Wraith non baderete troppo ai consumi. Il prezzo è di 257.300 euro. Pensate che sia tutto incluso? La Wraith che ho provato aveva in dotazione più di 60.000 euro di optional, dagli 821 euro per avere il ricamo RR sui poggiatesta, ai 930 euro per i tappetini in pura lana dal pelo alto da perderci le chiavi casa, ai quasi diecimila euro per il cielo stellato (una follia kitsch, ma l’effetto notturno di illuminazione dell’abitacolo è superbo), ai 4.272 euro per i cerchi da 21 pollici fino ai 2.519 euro per il piping dei sedili in tinta con la carrozzeria. Alla fine, la Wraith che metto alla prova costa 318.117 euro.

COME VA Anche a me che ho provato qualche migliaio di auto la Rolls-Royce Wraith mette un poco di soggezione prima di salirci. È lunga, grande, alta, imponente, una vera corazzata Potemkin. La salita con le porte controvento è davvero comoda, è sufficiente aprirle un poco per infilarsi in retromarcia e sedersi. Il sedile è un po’ un trono, alto e apparentemente per nulla profilato. Sembra di galleggiare all’interno dell’abitacolo. La posizione di guida è da Rolls ma anche io, che spingo sempre il sedile il più in basso possibile divento un rollsista.

DAMMI DEL TU Il sedile che sembrava non contenermi lo fa in realtà con molta discrezione, come un maggiordomo inglese mi annoderebbe la cravatta. È morbido, confortevole e non mi lascia andare anche se spingo a fondo nel misto stretto. La linea della Rolls-Royce Wraith è squadrata, il muso lungo si vede bene dal posto di guida con lo Spirit of Ecstasy a delimitare il confine, e prendere confidenza con gli ingombri è un attimo. In retromarcia aiutano specchi, ben dimensionati ma che non disturbano nella guida, e la telecamera posteriore (è un optional! Per 2930 euro, insieme alle telecamere laterali). Scivolo via facile nel traffico, la soggezione passa subito, la Wraith è mia dopo pochi metri.

UNA NUOVA IDENTITA’ Un 10 è lode va ai tecnici di Goodwood per aver saputo trasformare una BMW Serie 7 in una vera Rolls-Royce. Non è un travestimento estetico, la filosofia che da sempre distingue le Rolls c’è tutta nella Rolls-Royce Wraith. La BMW Serie 7, a dispetto delle dimensioni, è un’auto sportiva, molto veloce e tecnica da guidare. La Wraith è una Rolls, morbida in tutto. Il motore fa le fusa come un grosso felino, il volante è leggero e le sospensioni sembrano farla galleggiare sulla strada. Non direste mai che sotto sotto è una Serie 7.

KEEP CALM & DRIVE A ROLLS La Rolls Wraith è la Rolls più potente di sempre. Ma alla Rolls-maniera. Se spingete a fondo sull’acceleratore accelera quasi come una BMW M4, ma non è il suo stile, quello si presta a farlo in caso di necessità. Keep calm and drive fast. Al motore la spinta non manca ma preferisce sfruttare la sua coppia da autoarticolato per rendere la guida fluida. Non c’è una modalità Sport per il cambio, non ci sono palette al volante. Avete fretta? Spingete a fondo sull’acceleratore, la Wraith preferisce guide più fluide ma all’occorrenza si presta, scala tante marce e tanto velocemente a seconda della pressione sul gas, si leva gli occhiali da signorina Rottermaier, slega lo chignon e si scatena. Sulle logiche del cambio BMW è una prima della classe e questo know-how esce allo scoperto anche se è rollsizzato.

MAGIC CARPET Comfort, of course. La prima preoccupazione per una Rolls-Royce è far viaggiare i suoi ospiti nel massimo comfort. Acustico e dinamico. Il V12 è una carezza per le orecchie, stimola le endorfine come le fusa del gatto, non ruggisce mai anche se gli si tira la coda, non perde mai il suo aplomb inglese. Sul fronte dinamico le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico della Rolls-Royce Wraith sono le sospensioni più morbide che abbia provato da quando ho provato l’ultima Rolls. Si galleggia sulla strada con quel rimbalzo ben calibrato per assorbire avvallamenti, dossi e buche, tenendo fede al tipico “magic carpet ride” Rolls-Royce. La Wraith fluttua nell’aria e non si irrigidisce nemmeno quando la velocità diventa sostenuta.

MANEGGIARE CON CURA Tutto questo fluttuare non va in genere d’accordo con 624 cavalli e 800Nm di coppia e con circa 25 quintali appresso. Specie quando la strada non è diritta. La leonessa Wraith un poco di magia ce la mette, capace di danzare veloce anche su strade di montagna a patto di avere il domatore giusto al volante. Se la si guida pulita, senza scompensi, la qualità del telaio BMW viene fuori tutta, con la Wraith che segue bene le traiettorie e accetta anche staccate da pista senza scomporsi. Sì, si accetta anche la guida da prova speciale WRC a patto di tenerla sempre ben parallela alla strada, non si corica malamente su un lato se non la fate coricare. Accetta bene anche i cambi veloci di direzione assorbendo bene lo spostamento di peso da un lato all’altro, se chiesti con garbo. Meno sereni sono gli scarti veloci per schivare un alce, ma a dare una mano Jeeves ci sono i controlli elettronici che pinzano qua e là i freni per ristabilire l’assetto di volo corretto.

SENZA UGUALI Ok, è una Rolls e la guida deve essere quella alla Jeeves. Ma la Wraith è la Rolls più potente di sempre, è una coupé, lasciatemela strapazzare un poco! È un oggetto non comune, ha dimensioni (e prezzo) fuori dall’ordinario ed è straordinariamente elegante. È una icona del vero chic, non quello per tutti, non quello per gli arricchiti. Guidarla è una esperienza, è un’auto fuori dal coro come le Rolls sono sempre state e devono essere. Fantastica da guidare fluidi e veloci, divertente da domare se la strapazzate


Pubblicato da M.A. Corniche, 10/08/2014
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