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Prova

Renault New Clio


Avatar Redazionale , il 08/05/09

14 anni fa - A ruota della New Scénic arriva anche la New Clio.

A ruota della New Scénic arriva anche la Renault New Clio, che aveva diviso con lei la passerella di Ginevra. A sua volta ispirata alla Mégane, ha come migliori doti il comfort di marcia e l'abitacolo accogliente. I prezzi partono da 12.000 euro.

UNO-DUE Con un uno-due degno di un pugile professionista, la Renault presenta a brevissima distanza di tempo una coppia d'importantissime novità, che avevano sfilato a marzo sulla passerella di Ginevra. In scia alla New Scénic, provata neanche dieci giorni fa, è ora la volta del restyling di metà carriera della Clio III. Introdotta nel 2005, questa generazione della compatta francese soffierà il prossimo anno su venti candeline, dopo aver raggiunto un altro importante traguardo, quello dei 10 milioni di pezzi venduti a partire dal 1990, epoca del lancio della prima Clio.

TUTTA SUA SORELLA Come se volesse prendere fiato per spegnere tutte le fiammele al primo colpo, la Renault New Clio allarga la presa d'aria frontale. Quest'ultima è ora sovrastata da una sottile mascherina bislunga, che rimpiazza i due baffoni neri della Clio attuale. La sua forma, neanche a dirlo, richiama alla memoria la recente Mégane, vera e propria trend setter per Renault dell'ultima generazione. La Clio sembra ispirarsi alla sorella maggiore anche a livello della forma dei fari. Quelli vecchi a goccia finiscono in soffitta e al loro posto ne arrivano altri dal taglio più squadrato. Anche le luci di coda cambiano aspetto e con una diversa organizzazione interna, cercano di dare l'impressione di una maggior larghezza.

STIRACCHIATA Allo stesso obiettivo lavora anche il paraurti posteriore, con un disegno che sfrutta di più le linee orizzontali. Metro alla mano, però, la larghezza resta sostanzialmente invariata. L'unica misura che cresce è la lunghezza, che tocca quota 4.027 mm, 41 in più rispetto alla Clio attuale grazie proprio a fascioni più sporgenti. Nessuna novità nemmeno sul fronte del passo, che resta di 2.575 mm, visto la New Clio riconferma in blocco pianale e schema delle sospensioni. Quelle anteriori sono dunque tipo McPherson, mentre quelle posteriori sono a ruote interconnesse.

CUT & PASTE Nell'abitacolo i riflettori sono tutti per la parte superiore della plancia. E' qui che può essere infatti installato quello che in Renault descrivono come il primo navigatore satellitare integrato low-cost. Grazie a un accordo con Carminat Tom Tom, la Casa francese propone questo accessorio a un prezzo inferiore ai 500 euro, 490 per la precisione, anche se gli allestimenti intermedio e di punta lo montano addirittura già di serie. Il resto, fatto salvo lo spostamento dei comandi dell'eventuale cruise control, è frutto invece di un cut & paste. Cruscotto, bocchette dell'aria e consolle centrale che non cambiano forma. Poco male, comunque: la loro foggia è ancora attuale e la qualità percepita è superiore alla media della categoria.

"ASPIRAZIONI" E "TURBAMENTI" Quanto alla gamma, si presenta come al solito piuttosto articolata, pur se semplificata rispetto a un tempo. Sul lato dei motori a benzina apre le danze un 1.200 aspirato da 75 cv, che è proposto pure con cambio robotizzato Quickshift o con alimentazione bifuel a Gpl. Per chi cerca un po' di pepe in più, l'alternativa è rappresentata dal 1.200 TCe sovralimentato da 100 cv tondi. Il fronte diesel è invece monopolizzato dal 1.500 dCi, declinato in tre livelli di potenza: 70, 85 e 105 cv, con la versione di mezzo ordinabile eventualmente a sua volta con trasmissione Quickshift.

BASE RICCA I gradi di allestimento sono ugualmente tre. Quello base si chiama Comfort e dispone già di quasi tutto quel che serve. Della sua dotazione standard fanno parte per esempio il climatizzatore, il controllo elettronico della stabilità e gli specchietti elettrici. All'appello manca di sicuro la radio, una lacuna cui mette rimedio la versione Dynamique, quella su cui in Renault puntano di più contando di coprire con lei il 70% circa degli ordini. Per 1.000 euro in più offre infatti, oltre allo stereo, anche il navigatore satellitare, il cruise control, i fendinebbia e gli airbag a tendina che fanno salire a sei il totale dei cuscini gonfiabili. Con ulteriori 1.500 euro si può poi acquistare la variante Luxe, che tra le altre cose aggiunge all'allestimento anche cerchi in lega da 16", rivestimenti in pelle e tessuto e kit vivavoce Bluetooth.

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SI PARTE DA 12.000 In materia di prezzi è impossibile elencare tutti e 16 i prezzi che compongono il listino. Giusto per dare qualche idea si può però dire che si parte dai 12.000 euro della 1.2 Comfort per arrivare ai 17.500 euro della 1.5 dCi 105 Luxe. Cuore della gamma a gasolio è invece la 1.5 dCi 85 Dynamique a 15.500 euro. Queste cifre si riferiscono alla carrozzeria a tre porte, mentre per quella a cinque porte si devono stanziare 600 euro in più. Prima di girare pagina e di passare al "come va" va ricordato anche nella famiglia New Clio c'è anche la sportiva RS, che merita però un discorso a parte e che sarà presto protagonista di un altro servizio.

IN PUNTA DI DITA Aprendo la porta e salendo a bordo della Renault New Clio si ritrova l'ambiente raffinato e ospitale cui ci ha abituato il modello attuale. Le plastiche hanno un aspetto piacevole alla vista e superano bene anche la "prova unghia": nessun particolare, anche se picchiettato con malizia, risponde in modo secco e croccante. Dalla parte superiore della plancia alle palline che regolano il flusso dalle bocchette, la parola d'ordine è soft touch, per la gioia dei polpastrelli.

PICCOLI NEI La posizione di guida è – come vuole spesso la tradizione della Casa - piuttosto turistica. Giudicato con il metro di chi ama la guida sportiva, il sedile resta un po' distate dal pavimento ma ha il pregio di garantire una buona visibilità e di essere ben conformato, poco affaticante anche nei lunghi viaggi. Il volante è della stessa pasta: ha la corona un po' inclinata in avanti e ha le plastiche attorno al piantone un po' troppo in carne ma alla fine la posizione che si assume è corretta, con comandi e strumenti a portata di mano e di occhio. I passeggeri posteriori sono trattati con tutti i riguardi. Le porte garantiscono una buona accessibilità e da seduti lo spazio abbonda, tanto per la testa, quanto soprattutto per le gambe e le spalle.

GLOBETROTTER Che sulla New Clio si stia come pascià si capisce anche mettendosi in movimento. La silenziosità è ottima, con l'abitacolo ben isolato dal vano motore e con i fruscii aerodinamici che non si fanno mai fastidiosi nemmeno quando si viaggia a velocità da autobahn tedesche. Ce ne sarebbe già abbastanza per fare della Clio una tra le piccole più indicate per chi macina chilometri su chilometri. A ribadire a vocazione da passista di questa Renault provvede però ancor meglio l'assetto. Le sospensioni riescono a fare andare d'accordo il tipico molleggio alla francese con una buona tenuta in curva: sullo sconnesso non vanno mai in crisi e piallano inesorabilmente le piccole malformazioni, facendo sembrare l'asfalto più liscio di quanto non sia.

OBBEDISCO Quando le curve iniziano a susseguirsi a ritmo incalzante, la New Clio non fa una piega. Si corica appena sulle ruote esterne e poi disegna linee tonde, con appena una lieve tendenza ad allargare la linea ideale con il muso se si entra in modo arrembante in traiettoria. Anche quando diventano necessarie correzioni e manovre decise, la francesina si dimostra accomodante e reagisce in modo prevedibile e mai brusco. Anche l'elettronica, che vigila su stabilità e trazione, viene chiamata in causa solo in casi estremi, con il telaio che se la cava da solo nella stragrande maggioranza dei casi.

DI BENE IN MEGLIO Con un assetto buono un po' per tutte le occasioni, c'è solo da avere l'imbarazzo della scelta dal punto di vista dei motori. Per muoversi in città e dintorni potrebbe essere più che sufficiente il 1.200 a benzina (o a GPL, anche se la versione bifuel rinuncia all'Esp). Per chi volesse invece fare spesso lunghi viaggi, magari anche a pieno carico, la scelta più azzeccata è chiaramente il 1.500 dCi, ottimo in versione da 85 cv e ancor più nella variante di punta da 105 cv. Dotato di una coppia di ben 240 Nm a 2.000 giri, si dimostra vivace sin dai regimi più bassi e allunga poi il passo, accettando senza protestare di fare gli straordinari e di spingere la lancetta del contagiri verso quota 5.000. Il suo temperamento è brillante, come dimostrano gli 11,6 secondi necessari per lo 0-100 e i 186 km/h di punta, ma la vivacità non va a scapito dei consumi, con una percorrenza media dichiarata di 21,3 km/litro.


Pubblicato da Paolo Sardi, 08/05/2009
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