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Prova su strada

Mercedes Classe B Electric Drive


Avatar di Andrea  Rapelli , il 12/02/15

9 anni fa - La Mercedes Classe B ha preso la scossa

In attesa di altri 10 modelli ibridi in arrivo entro il 2017, la Stella continua l'elettrificazione della sua gamma verso i limiti sempre più stringenti fissati dall'Unione Europea. Ora è la volta della Mercedes Classe B Electric Drive

VERSO L'IMPATTO ZERO In attesa di altri 10 modelli ibridi in arrivo entro il 2017, la Stella continua l'elettrificazione della sua gamma verso i limiti sempre più stringenti fissati dall'Unione Europea. Ora è la volta della Mercedes Classe B Electric Drive che, grazie alla sua particolare struttura fisica, ha consentito di ricavare una quantità sufficiente di centimetri in pancia per alloggiare tutto il nécessaire della propulsione a corrente.

NON RUBA LITRI Il segreto? L'Energy Space, custodia sicura – posta esattamente tra l'asse anteriore e quello posteriore, annegata nel pianale – per una potente batteria agli ioni di litio da 28 kWh. Che non va, questo è il bello, a inficiare il generoso vano bagagli, in grado di contenere 501 litri di valigie in configurazione 5 posti. Come una Classe B qualunque, in pratica.

ROBA FORTE La MPV della Stella mantiene la sua impostazione tutt'avanti: il motore elettrico è collocato fra le ruote anteriori, così come il generatore e l'inverter. Questo cuore un po' speciale è in grado di sviluppare 132 kW, l'equivalente di 180 cv e ben 340 Nm sempre pronti, ad ogni minimo tocco sul gas. Tutto ciò si traduce in un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi e una velocità massima, autolimitata elettronicamente, ferma a 160 km/h (altrimenti si scaricherebbero troppo in fretta le batterie).

QUOTA 230 (KM) Già, ma quanta strada si può fare con la B Electric Drive prima di fermarsi alla colonnina? Con un consumo dichiarato di circa 16,6 kWh/100 km potrete percorrere circa 200 km con una ricarica. Ai quali si possono aggiungere altri 30 km se la vettura è dotata dell'opzionale Range Plus (915 euro), capace di aumentare l'autonomia ma di far invecchiare un po' più in fretta le batterie: Mercedes ne raccomanda infatti un uso sporadico, solo se si prevede di dover percorrere un lungo tragitto senza punti di ricarica. Con le wallbox più recenti (400 V, trifase, 16 A) si possono riempire le pile in sole 3 ore. Altrimenti, dovrete attendere dalle 7 alle 9 ore.

SOTTO CONTROLLO Attraverso i dati dei sensori del Collision Prevention Assist Plus, la B Electric Drive sfrutta il traffico che la precede per massimizzare la frenata rigenerativa e, così, la ricarica del pacco batterie (un optional da 427 euro). Mica finita: con l'aiuto del Mercedes connect me è poi possibile tenere sott'occhio, dal proprio smartphone, lo stato di carica delle batterie, l'autonomia e perfino programmare il pre-riscaldamento (o raffrescamento) da remoto, prima di un viaggio.

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COSA MI COSTA Costruita nello stabilimento di Rastatt, in Germania, assieme a tutte le altre B, la Electric Drive è già in vendita nelle concessionarie Mercedes in due allestimenti: Executive, base, con cerchi da 16” e interni in tessuto (41.403 euro) e Sport, con inserti cromati sparsi qua e là sulla carrozzeria, cerchi da 17”, interni in pelle Artico, volante sportivo e altre minuzie estetiche. Il tutto, per 1.750 euro in più. Piuttosto lunga, come da tradizione della Stella, la lista degli optional.

ZITTA ZITTA Al volante, a parte la totale e scontata assenza di rumore una volta avviato il motore, c'è poco di diverso rispetto alle altre B. La finitura è ok, così come la posizione di guida o la visibilità. E lo spazio, in ogni direzione, soddisfa anche i fisici più corpulenti.

UNA E TRINA Si possono scegliere tre programmi di marcia: E+ per consumare il meno possibile, con potenza limitata a 65 kW e velocità massima a 100 km/h, E con potenza a 98 kW e S, Sport, per dar fondo a tutti e 132 i kW disponibili. Vista e considerata la bella verve del propulsore elettrico vien voglia spesso di usare la modalità più dinamica: la B reagisce di buon grado a ogni più piccola pressione sul pedale dell'acceleratore. Non male il feeling con il pedale del freno, che risente poco della scarsa modulabilità tipica delle elettriche.

PERCORSO (IN)FELICE Purtroppo il test drive è stato davvero breve: una piccola serie di curve, per di più a bassa velocità. Giusto il tempo di capire che di cattiveria ce n'è, volendo, ma anche che con i paddle al volante si può aggiustare il livello di ricarica in rilascio (427 euro): in D- l'auto rallenta in modo più vistoso, ricaricando maggiormente le batterie, mentre in D+ sembra quasi di guidare una Classe B con motore tradizionale. E dalla spiccata vena dinamica, se si considera l'assetto irrigidito – e rialzato, 40 mm davanti e 43 mm dietro, per far posto alle batterie. Il tutto in un silenzio quasi irreale e con il sottile piacere di non aver emesso nemmeno un grammo di CO2. 


Pubblicato da Andrea Rapelli, 12/02/2015
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