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Lexus IS 300h


Avatar di Andrea  Rapelli , il 05/11/13

10 anni fa - Punta tutto sull'ibrido

La Lexus IS 300h lancia il guanto di sfida alle temibili berline tedesche. Con grinta, cura costruttiva e, sotto il cofano, il sistema Hybrid Drive.

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SCELTA DI VITA Era il 1997 quando debuttò la Toyota Prius. Da allora, il gruppo Toyota-Lexus di strada ne ha fatta, tanto da arrivare ad aver piazzato quasi 6 milioni di ibride in tutto il globo. Oggi, Lexus rinnova questa promessa, dicendo addio a sola benzina e gasolio: in gamma, solo vetture con meccanica Hybrid. Tra queste, l'ultima novità prende le sembianze della Lexus IS 300h.

VORACE MA CON UN CERTO STILE Bocca larga, espressione corrucciata, linee tondeggianti e un po' fumettose: per essere una berlina nel senso classico del termine, la Lexus IS 300h sa farsi ammirare. Con un look, nel complesso, decisamente più personale rispetto al passato. Se vi lasciate volentieri sedurre da un filo di pepe per voi c'è la F Sport, con cerchi da 18”, calandra a nido d'ape, minigonne qua e là... Per un mix vistoso ma mai eccessivo. I patiti dei numeri sappiano che la IS si allunga di 8 cm (4,66 m in totale) e si allarga di 1 cm (1,81 m).

SCUOLA HYBRID Sotto il cofano della Lexus IS 300h coabitano, quindi, i due classici propulsori del sistema Hybrid: c'è un 4 cilindri da 2.5 litri a ciclo Atkinson e iniezione diretta di benzina capace di 181 cv (ancora in regola con le normative Euro 5) e un motore elettrico sincrono a magneti permanenti che eroga l'equivalente di 143 cv. La trasmissione è affidata al classico cambio e-CVT a variazione continua mentre la trazione è posteriore e il pacco batterie si trova esattamente sotto il piano di carico.

SENTI COME VA I 223 cv totali del sistema sono capaci di spingere la Lexus IS 300h fino a 200 km/h – limitati elettronicamente – e di farvi superare lo scoglio dei 100 dopo 8,3 secondi. Tutto questo con consumi dichiarati che fanno gridare al miracolo: più di 23 km con un litro di verde (23,3 per i precisini) e 99 g/km di CO2. Volendo, come su tutte le altre ibride di casa, anche sulla IS per qualche km si può procedere inquinando e consumando zero, grazie alla modalità EV.

PRIVILEGIATA Ma la soluzione Hybrid può far breccia anche per i costi di gestione, ridotti all'osso rispetto alla spietata concorrenza dei turbodiesel. Motorino d'avviamento e alternatore sono integrati nel modulo ibrido, che non necessita di sostituzione o manutenzione. Lo stesso vale per la frizione che, semplicemente, non c'è. La catena di distribuzione del 4 cilindri a benzina è stata progettata per non esser mai cambiata, così come il pacco batterie.

IN CENTRO NON PAGA Se abitate in centro a Milano, per esempio, con la Lexus IS 300h potete entrare in Area C senza pagare (fino al 01/01/2017, quando scatterà la gabella anche per le ibride). Gratuita l'entrata nella ZTL di Bologna, dove si potrà pure sostare gratis sugli spazi delimitati dalle righe blu, come a Roma. La Regione Umbria, infine, abbuona il bollo. Che viene comunque calcolato solo sui 181 cv del 2.5 a benzina.

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QUANTO MI COSTA Il listino della Lexus IS 300h è, come da prassi giapponese, estremamente trasparente e ricco. Si può scegliere tra 4 allestimenti (base, Executive, F Sport e Luxury) con una forbice di prezzo compresa tra i 37.500 e i 50.000 euro. Un esempio? Per mettersi in garage una Lexus IS 300h F Sport occorrono 44.000 euro, con sostanzialmente 3 optional a disposizione: Pack Navi, tetto apribile e vernice metallizzata.

TI AVVOLGE La Lexus IS 300h ti accoglie in un ambiente preciso, ovattato, ottimamente confezionato. Tutto ciò che si tocca mostra una certa consistenza, a livello delle migliori concorrenti europee (e anche meglio). Quello che manca, semmai, è un pochino di spazio: l'allungamento del passo di 7 cm non ha portato ad un surplus di agio per le ginocchia dei passeggeri posteriori e la testa, se siete alti un po' più della media, sfiora il padiglione. Bene il vano bagagli, da 450 litri e gli schienali posteriori abbattibili secondo lo schema 60/40, di serie.

F-SPORT In Italia, dicono in Lexus, la IS 300h piace soprattutto in versione F-Sport: e allora, facciamoci un giro. Prima, però, doveroso soffermarsi sulla strumentazione stile Guerre Stellari: premendo il tasto menu sul volante il quadrante centrale in plastica trasla a destra, liberando spazio per la visualizzazione di altri dati sul generoso display. Con effetto scenico garantito. Ritagliarsi il posto guida su misura è cosa semplice, grazie alle ampie regolazioni (elettriche) di volante e sedile. Si sta seduti piuttosto in basso e la cosa non mi dispiace affatto.

OGGI DI CHE MODE SEI? Sul tunnel centrale della Lexus IS 300h, oltre al mouse che gestisce l'infotainment di bordo – non proprio intuitivo, almeno sulle prime – c'è la manopola per cambiare le modalità di guida: si sceglie fra Eco, Normal, Sport e, solo sulla F Sport, Sport+. All'accensione, come su tutte le ibride, non si sente alcun rumore: il quadro s'illumina e basta inserire la D per muoversi, senza emettere un solo grammo di CO2.

CONSISTENTE Nel traffico e in Eco, la Lexus IS 300h è docile come un agnellino. Alle basse velocità l'elettrico interviene molto, facendo tacere spesso e volentieri il 4 cilindri. L'acustica è curatissima, il molleggio consistente ma non fastidioso, nemmeno sulle voragini. Un tratto di superstrada è l'occasione per spostare la manopola su Normal: il pedale destro acquista vivacità e, affondandolo, si sperimenta una spinta soffice e potente al tempo stesso, condita un allungo notevole ma mai rabbioso. Il cambio e-CVT impenna un po' i giri anche qui ma la sensazione è che tutto ciò accada in misura minore rispetto alle varie Yaris, Auris e CT200h.

DIVERTE, CON GARBO Sterzo assistito elettricamente derivato da quello della GS, sospensioni indipendenti su tutte e 4 le ruote, assetto adattivo: la Lexus IS 300h F-Sport diverte quando la strada si attorciglia. Ama le curve ad ampio raggio ma non disdegna neppure il misto stretto, dove dimostra di resistere con tenacia al sottosterzo. Il volante restituisce ai polpastrelli una buona dose di sensibilità, condita con un'infallibile precisione: alzare il ritmo vien quasi naturale. Volendo, potete usare i paddle: il cambio è piuttosto veloce nell'assecondare i vostri input. Il motore? E' della partita ma, anche in modalità Sport, va capito e assimilato. Allunga bene, ma è una sensazione diversa rispetto alla spinta di un turbodiesel.

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Pubblicato da Andrea Rapelli, 05/11/2013
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