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Subaru Forester 2.0D


Avatar di Mario Cornicchia , il 11/09/08

15 anni fa - Si allarga la famiglia delle diesel Subaru

Si allarga a macchia di gasolio la famiglia delle diesel, con il nuovo motore boxer anche per la Subaru Forester 2.0D abbinato a un nuovo cambio a sei marce. Zero vibrazioni, consumi all'osso, cambio ostico.

COM'E' Appena nata la terza generazione di Subaru Forester, più grande, più lunga e più larga, è ora anche a gasolio, con il nuovo motore a quattro cilindri immancabilmente boxer ben piazzato sotto la grande bocca di ventilazione dell'intercooler sul cofano, ereditata dalle Forester turbo delle generazioni precedenti.

TAGLIA SMALL Nel vano motore della Subaru Forester il nuovo boxer a gasolio non ha nessun problema a infilarcisi, addirittura più compatto, circa sei centimetri più corto, del quattro cilindri a benzina, Più corto, più rigido nel suo basamento in alluminio più compatto, il nuovo boxer diesel è un piccolo capolavoro di ingegneria, con le due bancate che supportano l'albero motore, il passo tra gli alesaggi ridotto e la possibilità, per un boxer, di evitare i contralberi di equilibratura. Quindi un motore compatto, leggero e che tiene in basso il baricentro.

TAGLIA MEDIA Piccolo di taglia ma nella media nelle prestazioni, con 147 cavalli a 3600 giri e 350Nm di coppia massima tra 1800 e 2400 giri con la turbina a geometria variabile. Forte nei consumi, con poco più di 6 litri per 100 chilometri dichiarati nel ciclo combinato che, con i 64 litri del pieno consentono un'autonomia di circa 1000 chilometri. Sul fronte ecologico il boxer diesel si dota su Forester della valvola EGR per il ricircolo dei gas di scarico con 167 grammi/km di CO2, uno dei valori più ridotti tra le duemila a gasolio.

I PREZZI Gli allestimenti per la Forester Diesel sono due, X e XS, già ben dotata la più economica con 6 airbag, climatizzatore automatico, radio con Cd, cerchi in lega da 16 pollici, mentre la XS aggiunge fari allo xeno, cerchi in lega da 17 pollici, stereo con Surround e caricatore per 6 Cd, rail sul tetto, spoiler posteriore e tetto apribile panoramico. In vendita a ottobre, dopo la presentazione al Salone di Parigi, prezzi indicativi 30 e 33mila euro.

COME VA Più spaziosa rispetto alla seconda generazione ma soprattutto più silenziosa e più confortevole, la nuova Forester si mette al passo con la concorrenza. Attenti alla sostanza più che alla forma, gli ingegneri giapponesi di Subaru non badano a spese sul piano della qualità sostanziale e della raffinatezza tecnologica, ma badano meno ad accontentare vista e tatto, specie quando oggetto della scelta sono i materiali per gli interni, indistruttibili anche sotto il fuoco nemico ma un poco crudi all'occhio e croccanti sotto i polpastrelli per la categoria a cui appartiene Forester. Elementare anche la grafica con scala blu degli strumenti. La Forester di terza generazione si dota finalmente anche del volante regolabile in altezza e profondità e, anche se l'escursione non è chilometrica, si riesce a trovare più facilmente una posizione confortevole.

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PUNTO FERMO Un bicchiere pieno d'acqua sul cofano e nemmeno l'accensione a freddo riesce a turbare la tensione superficiale dell'acqua, tanto meno se il motore gira al minimo anche se a freddo, con l'acqua ferma come sul tavolo di casa. Un test che un tempo soltanto le Rolls-Royce potevano permettersi. Zero vibrazioni ma anche il rumore è contenuto: ci si accorge all'esterno che è un motore a gasolio ma seduti al posto di guida a un blind test si farebbe fatica a dare la risposta corretta. E il buon livello di comfort di base di Forester non viene per nulla turbato dal motore a gasolio.

COPPIA La differenza si sente quando si ingrana la prima e della coppia da turbodiesel ci si rende conto subito, anche se il diesel Subaru si avvantaggia dello schema boxer e della turbina a geometria variabile per avere una spinta piacevole e omogenea a partire da poco più di mille giri anche in sesta, con una spinta più decisa appena sopra i 1500 giri fino a 2500/3000, con la possibilità di tirare, senza efficacia, oltre i 4000 giri. Una spinta continua e fluida, piacevole e che rende la guida facile: marcia corta per avere più spinta, marcia successiva per guida easy e confortevole, a scelta.

SEI OSTICO Il nuovo cambio a sei marce, invece, si presta alla guida tranquilla, con spazi ridotti trasversalmente tra le marce e corsa lunga per passare dalla marce pari a quelle dispari e viceversa, un po' lento negli innesti e dalla grattata facile se si vuole cambiare in fretta. Un po' faticosa anche la retromarcia, tutta in basso a destra e con la siringa per sbloccare l'innesto.

EQUILIBRISTA Messa sul bilancino del farmacista per ottenere il perfetto bilanciamento, la Forester rispetta i diktat Subaru su questo senso. L'assetto è morbido, liscia anche le strade più malmesse maconsente alla Forester di coricarsi un po' in curva e di puntare sulle ruote esterne, specie sull'anteriore se si frena. La coda in questi casi tende all'esterno ma l'ottimo bilanciamento rende la reazione divertente e facile da correggere.


Pubblicato da M.A. Corniche, 11/09/2008
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