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Prova

Ford Kuga 2013


Avatar Redazionale , il 09/02/13

11 anni fa - La Ford Kuga 2013 è più matura e tecnologica. Guarda il video

Qualche centimetro di lunghezza aggiuntivo, stile rivisto e tanta ciccia elettronica: questi gli assi nella manica della Ford Kuga 2013, in arrivo a gennaio.

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FAMIGLIA ALLARGATA Non è un mistero che le Suv, specialmente quelle di dimensioni piuttosto compatte, siano uno dei pochi prodotti a piacere. Il che, in questi tempi grami, è già quasi garanzia di successo. La Casa dell'Ovale Blu lo sa bene e con la Ford Kuga 2013 vuole cavalcare l'onda, ponendo le basi per un futuro più che roseo, che la vedrà lanciare in un secondo tempo la compatta EcoSport, nel 2014, e, più avanti ancora, l’esotica Edge.

INGRASSA, MA SOLO UN POCHINO Restiamo però a giorni nostri facendo un rapido conto: la prima Kuga ha venduto 300.000 pezzi dal 2008 a oggi e per essere all’altezza della sua progenitrice il nuovo modello è stato oggetto di un lavoro di fino da parte dei tecnici. La ricetta scelta dalla Casa passa prima di tutto per un aumento della lunghezza, che cresce di 8 cm rispetto alla vecchia (4,52 m il totale) mentre larghezza e altezza restano più o meno quelle di sempre.

TI CONOSCO, MASCHERINA Ciò detto, è matematicamente impossibile non riconoscere il tipico zampino Ford nel design, frutto dell’italianissima matita di Claudio Messale. La Ford Kuga 2013, in un certo senso, si è rifatta pesantemente il trucco; tuttavia non rischia certo di assomigliare ad una brutta copia di sé stessa, come quelle anziane carampane piene di botox e cerone. La parte più riuscita pare il frontale, aggressivo e movimentato il giusto, mentre il posteriore si banalizza un po'. Comodissima, in ottica toccatina da parcheggio, la metà inferiore del paraurti posteriore in plastica scura.

PIU' CM = PIU' SPAZIO Visto lo stretching delle lamiere, i parcheggi in centro potrebbero risultare un filo più difficoltosi ma la Ford Kuga 2013 si fa perdonare regalando una bella porzione aggiuntiva di praticità. Al di là della capacità di carico migliorata (da 410/1.405 a 456/1.653 litri), ora arrivano anche gli schienali posteriori abbattibili con un solo gesto, tirando una leva posta di fianco alla seduta. Inoltre, quando arrivate carichi come muli e con le borse straripanti di spesa, potete fare a meno di tirar fuori la chiave dalle tasche: avvicinando il piede al paraurti, il portellone si apre automaticamente (a pagamento), evitando pericolosi equilibrismi.

METTE IL BOOST Sotto il cofano c’è spazio per pochi funambolismi: ancora una volta la Ford Kuga si affida soprattutto al 2 litri TDCi, declinato in potenze da 140 e 163 cv. Nel primo caso si può ordinare con trazione anteriore o integrale, mentre nel secondo solo integrale. Gradita novità, specie per chi fa pochi km all'anno, è l'ingresso nella gamma del 1.600 Ecoboost turbo a benzina da 150 cvesclusivamente 2WD. Il cambio automatico? Presente! C’è infatti un doppia frizione Powershift a 6 rapporti ottenibile però solo con il 2 litri TDCi e la trasmissione 4WD. I consumi medi dichiarati vanno dai 5,3 l/100 km del 2.0 turbodiesel da 140 cv 2WD ai 6,6 dell'1.6 Ecoboost a trazione anteriore e 150 cv.

SYNC TI ASCOLTA Il claim Tecnologia Per Tutti vale anche per la Ford Kuga 2013: oltre agli ormai classici dispositivi che tengono a bada l’angolo cieco e segnalano il cambio di corsia involontario, la Suv dell'Ovale porta in dote un sistema di parcheggio semiautomatico, un angelo custode che capisce se siete stanchi e vi consiglia una pausa, il riconoscimento dei segnali stradali e il Ford SYNCassistente vocale che tutto governa una volta a bordo. Così, per telefonare, navigare o regolare i comandi del clima non occorre staccare le mani dal volante.

CURVE SOTTO CONTROLLO Buonissime nuove anche per quanto riguarda il 4x4 della Ford Kuga 2013. Il sistema, in grado di reagire con una velocità 20 volte superiore al nostro battito di ciglia, trasferisce la trazione dove ce n'è più bisogno: a voi non resta che osservare il display nel quadro strumenti, che informa per filo e per segno quali sono le ruote che spingono. Non è finita: arrivando in curva troppo forte, entra in gioco il sistema Curve Control, che, agendo sui freni e tagliando la potenza, in un amen fa scendere fino a 16 km/h la velocità di marcia. In questo modo si mette una pezza al sottosterzo, dicono in Ford.

5 STELLE Dulcis in fundo, la sicurezza passiva: l'Euro NCAP ha assegnato alla Ford Kuga 2013 ben 5 stelle (punteggio di 88% nella valutazione generale). Con menzione speciale per l'Emergency Assistance: in caso d'incidente, il telefono collegato via Bluetooth chiama il 112 e comunica laposizione del veicolo tramite il GPS. Il tutto, in lingua locale, selezionata automaticamente.

PREZZI&COTILLON Il listino dettagliato della Ford Kuga 2013 è una jungla nella quale ci si può comunque orientare con relativa semplicità. La quota d’ingresso è rappresentata dai 26.000 euro della Kuga 1.6 Ecoboost, mentre il primo prezzo diesel sono i 27.500 euro della Kuga 2.0 TDCi 140 cv 2WD. Da qui in poi si sale a gradini di 1.500 euro, necessari per avere l’allestimento Titanium, la trazione integrale o il cambio Powershift. In questo modo si arriva ai 32.000 euro della Kuga 2.0 TDCi Titanium 4WD Powershift, cui si possono aggiungere altri 750 euro per la gemella da 163 cv.

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OFFERTA LANCIO Vale però la pena sottolineare il fatto che i vertici della Casa abbiano deciso di varare un’offerta lancio davvero allettante per le versioni a trazione anteriore. Fino alla fine di marzo è infatti possibile acquistare la Ford Kuga 1.6 Ecoboost a soli 23.650 euro, con di serie tra le altre cose i cerchi in lega da 17”, i sensori di parcheggio posteriori, il navigatore, i retrovisori ripiegabili e il citato sistema di comandi vocali Sync, oltre al climatizzatore automatico bizona e il cruise control. E se uno volesse invece la 2.0 TDCi 140 cv? Facile: anche in questo caso basta aggiungere 1.500 euro.

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IN ALTO I SEDILI La Ford Kuga 2013 non ti sorprende dentro. Un po' perché i tratti somatici della plancia sono quelli della B-Max, un po' perché la posizione di guida ricalca quella vecchia: si sta seduti alti (e questo piacerà molto alle signore) ma lo schienale si regola solo a scatti (questo piacerà meno ai mariti). Il triangolo sterzo-cambio-pedali, in ogni caso, sembra ben congegnato.

SERVE ALLENAMENTO Si vede subito che la Kuga 2013 è una Ford, nel bene e nel male. Il che vuol dire che se da una parte il design può essere considerato uno dei punti forti, la disposizione dei comandi lascia invece un po' a desiderare: ci sono un sacco di tasti e non sempre è facile trovare quello giusto. Lo schermo del navigatore è piccolo rispetto agli standard attuali e quello tra gli strumenti è fin troppo denso d’informazioni. Ci vuole un attimo prima di sentirsi a casa, insomma.

PREGO, SALITE Il già citato aumento di lunghezza porta con sé una manciata di centimetri aggiuntivi nella zona posteriore. In questo modo, dietro, anche in tre si sta abbastanza comodi, complice pure il pavimento quasi piatto. Dal canto suo, il bagagliaio, viste e considerate forme e misure, si sfrutta alla grande. Occhio solo allo scalino importante che c’è a sedili abbattuti, tra schienali e piano di carico.

SERVIZIEVOLE Il 2 litri TDCi da 163 cv della Ford Kuga 2013 si conferma campionissimo soprattutto ai bassi e medi regimi: in città è una manna, con una frizione pure non troppo pesante. Al minimo vibra un filo ma tira bene già dai 1.500 giri, permettendo buoni spunti al verde. Sempre un po' romboso, sconsiglia d’insistere dopo i 3.800 giri, pena tanto rumore per nulla.

COME SEMPRE La vocazione alle curve non manca neppure su questa Ford Kuga 2013: il mix tra lo sterzo, non precisissimo ma molto pronto e piuttosto progressivo, l'assetto consistente e il rollio non particolarmente elevato permettono divertirsi un po’ quando la strada s'attorciglia. Facendo gli asini e premendo il gas con la gentilezza di un bufalo, i chip fanno di tutto per sovvertire le leggi della fisica, senza però farsi troppo sentire da chi guida. E questo è bene.

COMPLIMENTI PER LA TRASMISSIONE L'impostazione generale della trazione integrale, comunque, è votata al sottosterzo: sull’asciutto si nota poco ma sul bagnato si percepisce più nitidamente, complice la massa rilevante. Ok anche il cambio manuale, che ha una corsa non eccessiva e innesti puliti. Luci e ombre, invece, sul fronte doppia frizione: è dolce nelle cambiate ma nella guida sportiva, quando si usa il programma S e ci si dà al fai-da-te nella scelta delle marce (usando lo scomodo pulsante sulla leva), non ha la rapidità dei migliori rivali.

QUOTIDIE Nell'uso quotidiano il comfort è buono; alle basse velocità bisogna giusto fare i conti con sospensioni che s'induriscono in modo poco gentile sugli ostacoli secchi e in autostrada il diesel alza la voce solo a tavoletta. Si percepisce, comunque, il buon lavoro svolto sull'isolamento di pneumatici e abitacolo anche se, in zona parabrezza, qualche fruscio si sente ancora.


Pubblicato da Andrea Rapelli e Paolo Sardi, 09/02/2013
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