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Prova su strada

Audi A4 e S4 Cabriolet 2006


Avatar Redazionale , il 02/11/05

18 anni fa - Nuovi propulsori e numerose innovazioni sotto pelle.

Novità a tutto campo per la cabrio tedesca: alla calandra single frame, oramai obbligatoria dalle parti di Ingolstadt, si aggiungono nuovi propulsori e numerose innovazioni sotto pelle. Risultato: una maggiore qualità complessiva e di guida, con più eleganza, comfort e sicurezza, grazie anche alle quattro ruote motrici. Ecco la ricetta Audi per la cabrio perfetta. Disponibile da fine gennaio.

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TI CONOSCO MASCHERINA La famiglia adesso è quasi al completo, all'appello mancano solo A2 e TT. Grazie al single frame, oramai vero marchio distintivo della Casa dei quattro anelli, la cabrio di famiglia diventa molto più cattiva nella vista frontale. Insieme alla calandra sono stati rivisti i gruppi ottici (ora con abbaglianti a cilindro, indicatori di direzione circolari e vetro trasparente), le linee del cofano (adesso più bombato) e del paraurti. Quest'ultimo comprende i fendinebbia, piccoli e rotondi, inseriti in una sottile nervatura che taglia in due la presa d'aria.

VITA ALTA.

Il resto della carrozzeria mantiene il solito aplomb, frutto di linee tese, semplici e pulite, con una linea di cintura molto alta. D'altra parte le cabrio Audi sono sempre state tra le più eleganti sul mercato. E tra quelle che invecchiano meglio. Basta ripensare alla vecchia 80 cabrio nata quindici anni fa su un progetto già datato, che mantiene ancora oggi la signorile eleganza di un vecchio cappotto di buona fattura. Anche la rinnovata A4 non sfugge alla regola. Forse c'è poco spazio per le emozioni, ma sembra davvero adatta a tutte le occasioni: per la prima a teatro come per una sgroppata serale sul lungolago col vento tra i capelli. Ad innalzare il tasso di adrenalina di chi guarda, oltre alla nuova mascherina, ci penseranno comunque le altre innovazioni estetiche. Come i nuovi cerchi in lega, disponibili in dimensioni generose, fino a 18 pollici. E anche il doppio tubo di scarico per le versioni più performanti farà la sua parte...

GIOCHI DI CROMIE

A completare il rinnovamento estetico ben 13 colori di carrozzeria, di cui 5 in anteprima assoluta sulla A4 scoperta. Nelle colorazioni più scure risalterà inoltre, come nella serie precedente, la cornice del parabrezza cromata, questa volta fedelmente accompagnata dalla cromatura del single frame, icona ripresa, nondimeno, anche sul nuovo volante. Gli appassionati di soluzioni cromatiche esclusive potranno sbizzarrirsi scegliendo tra addirittura quattro tonalità diverse per la capote in tela. Eh sì, perché in casa Audi non hanno ancora ceduto all'imperante moda del tetto rigido, e i clienti più tradizionalisti ne saranno lieti...

QUATTRO COMODI POSTI

Più limitati i cambiamenti nell'abitacolo, con i soliti quattro posti comodi (la superficie di seduta lunga, il supporto lombare regolabile, le regolazioni millimetriche), interni di qualità che miscelano con sapienza materiali pregiati (come le modanature in noce o in betulla venata), ergonomia (strumenti e comandi sono in posizione rialzata in modo da rientrare nel campo visivo di chi guida), design e la consueta cura nell'assemblaggio. Capote elettrica d'ordinanza (si apre e si chiude in 21 secondi e può essere azionata anche in movimento fino a 30 km/h) e un bagagliaio degno di questo nome completano il quadro (246 litri con capote ripiegata e 315 senza).

PIATTO RICCO.

In Audi hanno pensato di arricchire a dismisura anche la lista degli equipaggiamenti. Di serie e a richiesta. Capote elettrica azionabile anche in marcia, clima bizona, airbag a due stadi e cinture di sicurezza a tre punti, servosterzo che modifica la sua funzione in base alla velocità, ESP di ultima generazione, sono il punto di partenza. Attingendo alla lista degli optional siamo a livelli da supercar: trazione integrale, cambi automatici multitronic o tiptronic, fari allo Xenon e luci di svolta dinamiche, sono solo alcuni esempi. Per non parlare del sistema di navigazione Plus basato su DVD che si ispira a quello montato su A8 e A6. C'è tutto ciò che serve per viaggiare "en plein air" senza rinunce.

SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE.

Anche gli aspetti legati alla sicurezza hanno ricevuto la dovuta attenzione. Nel malaugurato caso di incidenti la A4 può contare su raffinati sistemi di protezione dei passeggeri. Oltre alla già citata "batteria" di airbag fanno capolino uno specifico sistema di protezione dagli urti laterali e, soprattutto, punto sempre critico per le auto senza tetto, un sistema di protezione attiva in caso di ribaltamento con due staffe estraibili dietro i sedili posteriori. Qualcuno si ricorda ancora le linee delle vecchie cabrio deturpate dal roll bar? Il progresso ha portato con se più charme e anche più sicurezza....

QUATTRO STAGIONI.

Altro che SUV. Trazione integrale, motore diesel con tanta coppia in basso, quattro posti comodi con un baule spazioso e molto comfort candidano la nuova A4 cabrio ad essere la compagna ideale anche per i week end con tuta e scarponi da sci. Una vera auto per le quattro stagioni. E la nuova capote, meglio insonorizzata e disponibile con triplo strato di tessuto, più spesso e resistente, promette di aiutare a sopportare senza problemi il freddo invernale, grazie anche al climatizzatore bizona e al lunotto in vetro riscaldabile. Un'opera di raffinamento complessivo, quindi, tanto che in casa Audi preferiscono parlare di una vera e propria "nuova generazione" di cabrio. Chi avrà la fortuna di guidarla potrà percepirne tutti i miglioramenti, coloro che dovranno limitarsi a guardarla noteranno, soprattutto, il nuovo frontale.

LA SCOPERTA DEL TDI

Un Diesel su una cabrio? Il Gruppo Volkswagen fu uno dei primi a osare l'inosabile, proponendo l'accoppiata "vento nei capelli e ticchettio negli orecchi". Ma quello che sembrava un azzardo era solo una brillante intuizione e oggi, anche altri, facendo finta di niente, si sono adeguati. Del resto se dieci anni fa i 90 cv dei primi TDI potevano lasciare spazio a qualche perplessità, già l'A4 ante-restyling poteva contare su un nobile 6 cilindri da 163cv, mica bruscolini. Per fare onore al look più grintoso di questa nuova release, in casa Audi hanno rilanciato la sfida con il nuovo 3.0 TDI, sempre con 6 cilindri ma con gli innovativi iniettori piezoelettrici. I numeri, 233 cv e 450 Nm di coppia disponibili tra i 1.400 e i 3.150 giri e 7,3" nel 0-100 km/h parlano da soli e non mancheranno di vincere anche le ultime sacche di resistenza al gasolio (242 km/h di velocità massima e 12,7 km/l di consumo medio gli altri dati).

LA RISCOPERTA DEL BENZINA.

Non da meno, comunque, anche la scelta di propulsori alimentati con la vecchia ma pur sempre valida benzina. Le due novità sono a iniezione diretta, con il marchio FSI e TFSI (combina la tecnologia turbo con quella a iniezione diretta FSI) che stanno diventando l'ennesimo motivo d'orgoglio teutonico. Il 3.2 V6 FSI da 255 cv a 6500 giri (330 Nm a 3.250 giri, 0-100 km/h in 6,8 secondi e 250 km/h) rappresenta il massimo disponibile per gli sportivi, in attesa che arrivi in Italia la versione S4 con V8 da 344 cv a 7.000 giri e 410 Nm a 3.500 giri (250 km/h e 5,9 secondi nel 0-100 km/h). Ma non è da sottovalutare neppure il cuore della Golf GTI, il riuscito 2.0 TFSI turbo da 200 cv. Unica eredità del passato il 1.8 turbo da 163 cv, che è anche l'unico del lotto ad impiegare più di 8 secondi nel classico 0-100 km/h.

DNA SPORTIVO.

Nuova linea, nuovi motori e anche nuovo telaio. A Ingolstadt non si sono accontentati e hanno ritoccato il telaio in molte sue componenti, aumentando le dimensioni dei freni e ritarando sospensioni, ammortizzatori e servosterzo. Basti pensare che vari supporti, bracci trapezoidali, mozzi ruota e barre di convergenza provengono dalla sorellona A6 e in alcuni casi, addirittura, dalla S4, la cugina sportiva. Obiettivo finale di questa vasta opera di aggiornamento? Aumentare il feeling di guida assicurando maggiore reattività e precisione al tempo stesso. Senza perdere di vista il comfort. Insomma dalle parti di Monaco devono iniziare a preoccuparsi....

PREZZI

Per le versioni a benzina si va da un minimo di 37,650 euro per la 1.8 Turbo con cambio manuale (lo stesso prezzo della versione precedente) ai 44.000 euro della 2.0 TFSI con multitronic ma senza trazione integrale, ai 48.000 euro della 3.2 FSI da 255 cv manuale quattro. Icon i diesel si parte dai 39.000 euro della 2.0 TDI 140 cv manuale a trazione anteriore e si arriva ai 47.000 della 3.0 TDI tiptronic quattro. Queste per ora le motorizzazioni disponibili in Italia.

COME VA

Iniziamo col dire che è una quattro posti vera. Davanti ci si accomoda su sedili ben conformati, ampi anche nella seduta, con tutte le regolazioni possibili per trovare la posizione di guida più adatta. Ma anche dietro lo spazio non manca e una persona fino al metro e ottanta trova il comfort sufficiente per superare senza problemi anche viaggi di lunga gittata. Le poltrone posteriori sono più strette, ma lo spazio per le gambe è buono, purché chi sta davanti non sia lungo a sua volta.

A TESTA ALTA

Nessun problema nemmeno con la capote inserita: lo spazio sopra la testa è tale da non costringere chi sta dietro a viaggiare con il capo chino in avanti. La capote è la vera sorpresa e la grande novità della nuova Audi A4 Cabrio: con "soli" 600 euro in più si può acquistare la versione insonorizzata (consigliata vivamente) e dimenticarsi di avere un tetto in tela sopra il capo. L'insonorizzazione è sorprendente e anche a 130 km/h si chiacchiera amabilmente senza dover alzare la voce. Nemmeno la pioggia scrosciante riesce a infrangere il muro di silenzio che avvolge l'abitacolo.

DOVE LO METTO

Il tetto in tela si apprezza anche al momento di caricare i bagagli: lo spazio occupato dalla capote ripiegata è molto inferiore rispetto alle versioni con tetto rigido e nel bagagliaio trovano posto fino a tre trolley di dimensioni standard, quelli che in aereo passano come bagaglio a mano. Tutto ciò senza rinunciare al lunotto in vetro riscaldabile, indispensabile in inverno per evitare appannamenti e ridurre ancora di più la visibilità posteriore, già sufficientemente compromessa dalla capote. Se non si vuole viaggiare en plein air e si è più di due c'è anche il problema di dove mettere il frangivento: si ripiega in un baleno nell'apposita borsa, ma occupa lo spazio di una 24 ore e se il bagagliaio è già pieno i casi sono due: o se ne fa a meno o una sistemazione alternativa va trovata.

QUATTRO

Facilissima e automatica l'operazione di apertura/chiusura del tetto. Non c'è nemmeno bisogno di fermarsi quando si cambia idea e per trasformare la A4 da berlina a cabriolet o viceversa basta rallentare: in pochi secondi si torna a prendere il sole o a ripararsi dalla pioggia. In questo caso, entra in scena l'altra grande prerogativa della A4 cabrio, la trazione integrale "quattro" (optional) che aggiunge sicurezza a sicurezza, soprattutto sui fondi viscidi. E poi, vero che non si acquista una cabrio per partecipare alla Trento-Bondone, ma quando la strada lo permette, perché non soddisfare anche il piacere della bella guida in totale sicurezza? Magari all'aria aperta?

GODIBILE

La precisione dello sterzo e l'assetto non troppo morbido lasciano spazio al piacere della guida brillante anche sul misto stretto: la A4 Cabrio taglia le curve con precisione millimetrica sempre con un aplomb sicuro, senza dover ricorrere ai sistemi di controllo per rimediare a errori o dondolii eccessivi. Non sarà un atteggiamento da sportiva consumata ma anche ad andature più sostenute rimane un'auto godibile e ben equilibrata. Il molleggio è contenuto senza per questo sembrare rigido.

SETTE MARCE

Quanto ai cambi c'è solo l'imbarazzo della scelta: manuali a cinque o sei marce, automatici Tiptronic a sei rapporti, e persino sette con il Multitronic a variazione continua. Manca l'automatico DSG per ragioni di disponibilità, ma il Multitronic non lo fa assolutamente rimpiangere. Sette marce predefinite, selezionabili anche manualmente con la leva o con i bilancieri al volante, danno una sensazione di continuità e di prontezza di risposta che toglie definitivamente al pilota il pensiero del cambio. L'automatico, qualunque sia, è comunque la trasmissione ideale per questa vettura.

2.0 TFSI

E' la motorizzazione più adatta ad essere abbinata al multitronic a sette marce (che poi è anche l'unico disponibile per ora). L'erogazione è morbida, progressiva e senza strappi. I 280 Nm di coppia massima sono disponibili già dai 1.800 giri e nella prontezza di risposta non ha niente da invidiare a un motore diesel. Con in più la dolcezza di guida e la potenza agli alti di un benzina. Pensa comunque il multitronic a scegliere per l'A4 Cabrio il giusto compromesso tra consumi e prestazioni. Basta un tocco più pesante sul pedale destro e la ripresa è decisa. 200 cavalli bastano e avanzano per togliersi anche soddisfazioni di guida veloce (8,1 secondi nel 0-100) e i consumi medi accettabili (11,7 km/l). Unico difetto, il prezzo: 44 mila euro di listino, senza nemmeno la trazione integrale quattro (non prevista).

3.0 TDI

Si sale di cilindrata, e di consumi, per un incremento di potenza di 33 cavalli rispetto al 2.0 benzina. Oltre che di prezzo (costa 47.000 euro). In compenso si guadagna la trazione integrale abbinata al cambio automatico tiptronic. Ne vale la pena? Da meditarci sopra. Certo così motorizzata la A4 cabrio potrebbe essere l'auto definitiva: potente (233 cv) da divertirsi su qualsiasi percorso quando si desidera la guida sportiveggiante; morbida e sempre disponibile a viaggiare nel traffico cittadino senza strappi, ma sempre pronta a ripartire, anche perché a 1400 giri è già in coppia massima. Con il tiptronic la presenza di vuoti tra una marcia e l'altra è più avvertibile, soprattutto quando si richiede potenza nelle accelerate repentine. Il tempo nel 0-100 è tuttavia interessante (7,8 sec) mentre i consumi medi sono identici al 2.0 benzina.

S4

Non è ancora in listino in Italia. Se prima si parlava di auto definitiva, qui si deve parlare di auto assoluta: i 344 cavalli dell'otto cilindri benzina e i 410 Nm di coppia massima parlano da soli. Diciamo che sono disponibili alla bisogna, perché la S4 si può guidare anche per sfilare sul lungomare a passo d'uomo: sportiva all'occorrenza, elegante scoperta o berlina da turismo in funzione del tempo. Il look non è così vistoso come la scheda tecnica farebbe pensare, ma il sound del motore è inequivocabile. Da guidare assolutamente a capote abbassata.
Pubblicato da Gilberto Milano, 02/11/2005
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Engine of the year 2008: da 2.5 a 3.0 litri