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Kia Soul 2014


Avatar di Mario Cornicchia , il 01/04/14

10 anni fa - Più morbida nello stile, più forte nella sostanza. Guarda il video

Più morbida nello stile, più forte nella sostanza: è così che si presenta su strada la Kia Soul 2014, che si rinnova ben più di quanto si direbbe a una prima occhiata. I prezzi partono da 18.500 euro

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COM’E’ Non è facile mettere mano e matita al disegno della seconda generazione di un’auto con la personalità forte e inconfondibile, di quelle che i più bravi definiscono iconic. La soluzione migliore è sempre quella di non cambiare ma soltanto di migliorare, correndo il rischio di far sembrare la seconda generazione un semplice restyling. È il caso della nuova Kia Soul 2014.

A, B o C? La Kia Soul 2014 sembra davvero un restyling ben riuscito, con le linee ammorbidite e più morderne ma con i tratti fondamentali rimasti inalterati. In realtà sotto la nuova Kia Soul c’è un cambiamento di sostanza, con il pianale che per la prima generazione era preso dal segmento B e che ora arriva dal segmento C, quello della Cee’d, per intenderci.

TONDO E’ BELLO Pur rimanendo inconfondibilmente estrema e riconoscibile nella silhouette e nel caratteristico taglio dei vetri, con il montante anteriore nero che li rende simili alla fascia della visiera di un casco, la Kia Soul 2014 cambia parecchio. La Soul diventa più morbida nelle forme, seguendo la tendenza attuale di limare gli spigoli e le linee troppo taglienti. I fari sono meno originali ma meglio integrati in questa sua nuova rotondità, il tiger nose, la caratteristica calandra con il motivo Kia, adotta il nuovo stile e il cofano sembra appoggiato sul frontale.

TECHNICOLOR Grandi muscoli sui fianchi, con grandi parafanghi che contengono i bei cerchi in lega da 18 pollici montati di serie su tutte le nuove Kia Soul. Disponibile con sovrapprezzo di 800 euro, invece, il tetto nero (abbinato al rosso, al bianco, al bronzo e all’argento) o bianco (abbinato al blu, al nero e all’argento) che rende la Soul 2014 più sportiva. L’unico colore di serie è il giallo senape. La coda è la parte che cambia in maniera più radicale. Le luci che nella prima generazione sembravano scolpite nei montanti massicci, ora sono perfettamente integrate con la linea dei montanti e con il portellone. La fascia nera che le incornicia si raccorda al lunotto nero e alla fascia nera su cui è appoggiato lo zaino bombato in tinta con la carrozzeria.

A RITMO Attenta ai dettagli di stile all’esterno, la nuova Kia Soul è un festival dell’originalità all’interno. A partire dai tweeter ai lati della plancia che ricordano casse da melomane, allo scolapasta rovesciato al centro della plancia, sotto il parabrezza, che nasconde un ulteriore altoparlante, fino al tunnel centrale con la leva del cambio inserita in un catino nero lucido dal bordo color alluminio. Uno stile originale in linea con l’originalità della Kia Soul che non perde di vista però la funzionalità e la praticità. Forse eccessive e un poco Gangnam Style sono giusto le cornici degli altoparlanti delle portiere che si illuminano a ritmo di musica o a seconda dell’umore, ma si possono spegnere.

BENZINA O DIESEL Due sono i motori disponibili per la nuova Kia Soul, ambedue millesei, uno a benzina e uno a gasolio. 132 cavalli e 161 Nm di coppia massima a 4.850 giri per il motore a iniezione diretta di benzina, capace di spingere la Soul GDI fino a 185 km/h accelerando da 0 a 100 in 11 secondi. Il tutto con consumi medi nell’ordine dei 7,3 l/100 km. I cavalli del millesei CRDI sono invece 128 con 260 Nm di coppia massima stabili tra i 1.900 e i 2.750 giri, che portano la Soul a gasolio a toccare i 177 km/h dopo essere transitata a 100 km/h in 12,2 secondi, accontentandosi di 5 l/100 km. Per entrambe le unità il cambio manuale a sei marce è di serie, mentre l’automatico – sempre a sei marce - si ha con un sovrapprezzo di 1500 euro. In arrivo c’è anche una versione ECO-GPL del motore benzina a iniezione diretta, che sarà seguita poi entro la fine dell'anno da una versione elettrica.

GIALLA Per 18.500 euro se scegliete la Kia Soul GDI a benzina o per 21.000 euro se la scegliete a gasolio, la Soul si offre soltanto in giallo senape che, peraltro, le dona parecchio. Per scegliere uno dei rimanenti dieci colori Soul si spendono 600 euro. Con mille euro, inclusa la vernice Soul o bicolore Bi Soul, si può scegliere uno dei tetti personalizzati con una pellicola che riproduce temi differenti, dal disegno Mondrian al tartan. La dotazione di serie è ricca, oltre ai 7 anni / 150.000 km di garanzia include ABS con EBD, BAS, ESS, ESP e HAC, airbag frontali, laterali anteriori e a tendina anteriori e posteriori, alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, lato guida auto-down, Bluetooth con vivavoce e audio streaming con comandi al volante, cerchi in lega da 18"gommati 235/45, climatizzatore manuale, cruise control con limitatore di velocità, Flex Steer (regolatore risposta volante), fari a LED anteriori e posteriori, finiture interne ed esterne nero lucido, predisposizione ISOFIX, KIA Media Box (radio con schermo touchscreen LCD da 4,3" con comandi al volante  e telecamera posteriore) e 6 altoparlanti, retrovisori esterni regolabili elettricamente e riscaldabili, sedile guida regolabile in altezza, sedili posteriori ripiegabili 60/40, sensore crepuscolare, volante regolabile in altezza e profondità, sistema di monitoraggio pressione pneumatici (TPMS), USB/Aux/connessione iPod, vetri posteriori oscurati e volante e pomello del cambio in pelle.

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A PACCHETTI In aggiunta alla dotazione di serie sono disponibili tre pacchetti di accessori. Feel You® Soul per 2500 euro aggiunge YOU® TAB (Navigatore con schermo LCD touch 8" con 7 anni di aggiornamento mappe e radio digitale DAB), Infinity Sound System, altoparlanti Mood Lamp, clima automatico con ionizzatore, Smart key e sensori di parcheggio posteriori. Con 1.500 euro Design You® Soul aggiunge il look SUV con le bordature nere sui parafanghi e le finiture esterne cromate. Con ulteriori 1.500 euro Care You® Soul aggiunge fari allo Xeno adattivi, Lane Departure Warning System, retrovisore interno elettrocromatico e retrovisori esterni ripiegabili elettricamente.

COME VA La Kia Soul 2014, con le sue forme cubiche, appare più compatta di quanto sia realmente. Le misure sono praticamente invariate rispetto alla prima generazione, con 414 cm di lunghezza massima e 180 in larghezza per 160 centimetri in altezza. Dal vivo mi sembra sempre più alta di quanto appaia in foto, merito anche del tetto nero che la rende più coupé nelle proporzioni. Le fiancate sono belle massicce e i cerchi da 18 pollici sottolineano ancora di più il suo essere ben piantata a terra. I paraurti massicci con le parti nere ben sottolineate chiudono il cerchio.

DOPPIO FONDO È alta e lo spazio all’interno non manca, per la testa anche dei più alti ma anche per le gambe di chi siede dentro, sfruttando bene l’effetto grattacielo per ottenere una migliore abitabilità. Il bagagliaio non sembra così grande (354-1367 litri), non tanto in profondità e larghezza, quanto in altezza. La soglia e il piano di carico sono al medesimo livello, ma sotto il piano c’è un grande e profondo ripostiglio suddiviso in scomparti. Comodo ma porta via spazio alle valigie.

MANI CALDE All’interno la nuova Kia Soul abbina il suo stile originale a una qualità complessiva oltre la media, con materiali piacevoli alla vista e al tatto, comandi di qualità, strumentazione con un ampio display multifunzione tra i due strumenti, finiture curate e una dotazione ricca di base ma che può estendersi con optional che è difficile trovare anche su auto di categoria superiore. Gli esempi vengono dai sedili posteriori e il volante riscaldabili o lo schermo da 8 pollici di ottima qualità, ma anche il software del sistema d'infotainment è ben realizzato.

BELVEDERE Al volante la posizione di guida è un poco verticale ma lo è anche il volante evitando l’effetto autista di autobus. Una posizione sufficientemente panoramica anche se spingo il sedile al suo limite inferiore per avere una piacevole visibilità su tutti i fronti. In retromarcia aiutano i grandi specchi e la telecamera, di serie anche se non si sceglie il pacchetto di optional più high tech.

TUTTO SUBITO Provo in questo primo test in anteprima la Kia Soul CRDi con il motore a gasolio da 128 cavalli, un poco rumoroso al minimo anche a caldo, mentre la sua voce si fa più discreta con il salire dei giri e nella gamma di utilizzo più frequente ed efficiente, fino a 2.500/3.000 giri. È praticamente inspegnibile anche se si solleva il piede dal pedale della frizione dando poco gas e riprende bene ai bassi regimi. Dà quasi tutto subito e se si tirano le marce c’è poco allungo, anche perché la nuova Kia Soul trasmette la sensazione di non essere proprio un peso piuma. La Soul CRDi pesa circa 14 quintali in ordine di marcia, un peso nella media per dimensioni e tipo di auto. I consumi sono contenuti ed è realistica la percorrenza dichiarata di 20 km/litro: non è difficile avvicinarsi a questa soglia. Sicuramente è più difficile scendere sotto i 10 km/litro, anche tentando di bucare il tappetino nello spingere il pedale del gas a fondo.

BEN PIANTATA La sensazione di peso si sente anche in curva. La nuova Kia Soul mi sembra un’auto elettrica, mi trasmette l’idea di avere sotto ai sedili il peso della batterie che la tengono ben piatta e attaccata alla strada. È strana, sembra ci sia una forza che la tenga giù, ma è efficace in curva. I cerchi grandi taglia 18 pollici e le gomme da sportiva misura 235/45 si coordinano bene con l’assetto che è piuttosto sportivo, anche se non scomodo, ed efficace anche se la strada non è proprio liscia. Un assetto reattivo che rende la Soul piuttosto neutra anche in caso di colpo di vento su viadotto, malgrado la sua fiancata diritta come un muro. Meno confortevole è la nuova Soul sotto il profilo acustico, specie in velocità non è una campionessa di silenzio. Il servosterzo non ha uno sforzo costante su tutta la sterzata ma si appesantisce dopo un certo angolo con effetto elastico che è necessario contrastare e a cui è necessario fare abitudine. Offre anche una regolazione sportiva che rende lo sforzo più omogeneamente pesante. Il primo impatto è quello di un’auto diversa, che alla lunga si rivela però efficace.


Pubblicato da M.A. Corniche, 01/04/2014
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