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Chevrolet Cruze


Avatar Redazionale , il 17/03/09

15 anni fa - La nuova Cruze del marchio americano punta al ruolo di outsider e di sorpresa del mercato

Con dimensioni quasi da segmento D e prezzi da segmento C, la nuova Chevrolet Cruze punta al ruolo di outsider e di sorpresa del mercato. Tra le frecce al suo arco spiccano anche un look grintoso e un motore bifuel, a benzina e GPL.

CAPITANI CORAGGIOSI Chi confeziona auto destinate a essere vendute a tutte le latitudini e che puntano a fare grandi volumi di solito tiene a freno la fantasia. In certi casi è più prudente volare bassi, cercare quasi di non dispiacere più che di piacere per avvicinarsi ai gusti di quante più persone possibile. Alla Chevrolet stavolta hanno scelto invece una via un po' diversa: con la nuova Chevrolet Cruze i designer hanno tracciato una linea insolitamente sportiveggiante per una world car a tre volumi, guadagnandosi sul campo, se non altro, un attestato di stima per il coraggio.

SPALLE LARGHE Lunga 459 cm, larga 178 e alta147, la nuova Cruze ha un taglio quasi da coupé a quattro posti, con un padiglione piuttosto arcuato e una coda alta e corta che dà forza alla vista d'insieme. Sul fronte opposto tiene banco una mascherina sdoppiata dall'aria arcigna, che ritroveremo poi più avanti su altri modelli prossimi venturi della Casa. Ai suoi fianchi spiccano fari squadrati che si allungano all'indietro e sembrano dare un'occhiata minacciosa alla strada. Le fiancate della Cruze vivono invece sulle carreggiate allargatee sui parafanghi geometrici e in carne. Il risultato è di quelli che potrebbero far breccia anche nel cuore degli automobilisti italiani, anche se questa sagoma sembra tagliata su misura più per altri mercati, con quello russo a comandare la fila.

A TESTA ALTA L'interno la Cruze appaga la vista, con forme quasi futuristiche, e tutto sommato anche il tatto. La parte superiore della plancia non è schiumata ma ha comunque una finitura soft, sotto la quale si trova unafascia rivestita in tessuto che fa la sua onesta figura. I particolari realizzati in plastica leggera e croccante sono pochi e la loro presenza non disturba, visto che si trovano lontano da dove il pilota mette di solito le mani. Promosso a pieni voti anche l'assemblaggio, con poche cadute di stile, come il tubo corrugato dell'impianto elettrico in bella vista sulla parte sinistra del cofano bagagliaio, anche se, una volta aperto, gli occhi notano più il vano da 450 litri.

UN CLASSICO Se gli stilisti si sono abbastanza sbizzarriti, telaisti e motoristi hanno invece svolto il loro compito senza lasciarsi andare a tanti colpi di testa. Il pianale della Cruze è fresco di giornata ma adotta soluzioni tradizionali, cin un avantreno McPherson e un retrotreno a ruote interconnesse. Su tutte e quattro le ruote sono presenti freni a disco mentre per quanto riguarda il servosterzo i vertici della Casa hanno optato per una classica assistenza idraulica.

RICOMINCIO DA TRE La gamma, che è già ufficialmente in listino, si articola attorno a tre motori. Quello d'accesso è un 1.600 a benzina accreditato di 113 cv a 6.400 giri e di 153 Nm di coppia a 4.200 giri. Dalla carta alla strada, questi numeri si traducono in un tempo di 12,5 secondi nel 0-100, in una velocità massima di 185 km/h e in una percorrenza media di 14,7 km/litro. Dello stesso propulsore è prevista anche una variante bifuel, un must in casa Chevrolet, che sulla doppia alimentazione benzina-GPL costruisce tutto il suo successo di vendite. Come al solito si può dare per scontato un lieve peggioramento delle prestazioni e dei consumi ma non tale da far rimpiangere il grande risparmio alla pompa in occasione dei rifornimenti.

QUEL CHE SERVE Per entrambe queste Chevrolet l'abbinamento è con il solo allestimento LS, a 15.600 euro per la 1.6 a benzina e a 17.600 euro per la bifuel, che gode però degli incentivi statali e alla fine costa come la sorella gemella a chi rottama un'auto vecchia, dato che l'impianto della BRC è omologato in "fase 2". Il prezzo è molto competitivo, visto che la dotazione base è completa, con di serie i cerchi in lega da 16", il clima manuale, la radio CD, il controllo elettronico della stabilità e i sensori di parcheggio.

DIESEL AL TOP Per gli stakanovisti del volante c'è anche un'alternativa a gasolio, una due litri da 150 cv a 4.000 giri e 320 Nm a 2.000 giri. In questo caso la velocità massima è di210 km/h, raggiunti dopo aver sbrigato in 10 secondi netti la pratica 0-100 e la percorrenza media si attesta a 17,9 km/litro. La 2.0 turbodiesel è offerta solo con allestimento LT a 18.300 euro. A giustificare il maggior esborso non è quindi solo il motore, con il clima che diventa automatico, i cerchi da 17" e con l'adozione del cruise control e di un caricatore da 6 CD.

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OSPITALE CON TUTTI Trovare una sistemazione soddisfacente al volante della Chevrolet Cruze è un'operazione alla portata di tutti, star della NBA e fantini compresi. Per il sedile la Casa parla di un'escursione record e, complice lo sterzo regolabile anche in profondità, chiunque può cucirsi il posto di guida addosso, come se fosse su misura. Anche chi siede dietro ha di che stare allegro. Nonostante la forma un po' spiovente del tetto i centimetri per la testa non mancano e lo stesso vale anche per le ginocchia.

W LA LIBERTA' La coda alta e il cofano spiovente non sono di grande aiuto in manovra e serve un po' di apprendistato per capire esattamente dove finiscano le lamiere e per esibirsi in parcheggi al millimetro. La Chevrolet Cruze in fondo non ha il physique du role della cittadina modello. Il suo habitat sono più le strade extraurbane. L'assetto rappresenta una soluzione di compromesso, che cerca di mettere d'accordo chi vorrebbe emulare le gesta dei piloti Chevrolet del WTCC e di chi invece vorrebbe viaggiare come su un tappeto volante.

COMODA LA VITA Sullo sconnesso la Cruze si comportaabbastanza bene, filtrando le buche in modo efficace. Il comfort non presta il fianco a critiche nemmeno nei trasferimenti autostradali, con i sedili ben sagomati ed imbottiti a dare una mano. Gli avvallamenti sono digeriti bene anche in velocità e la silenziosità è buona. Viaggiando a velocità codice in autostrada non c'è traccia di fastidiosi fruscii aerodinamici.

 SENZA FRETTA Lasciando i lunghi rettilinei per affrontare il misto, la Cruze mette in mostra un comportamento onesto, anche se la sua sportività è più legata all'immagine che non alla fame di curve. Lo sterzo idraulico è molto leggero a bassa velocità ma difetta un po' di progressività e quando l'andatura si fa sostenuta non offre un gran feeling. Guidando puliti, comunque, ci si può anche permettere un passo allegro, ma se si adotta uno stile troppo aggressivo questa Chevrolet mostra di non gradire i maltrattamenti e inizia ad allargare la linea impostata. Alla cosa si pone comunque rimedio facilmente e in modo intuitivo, alzando semplicemente il piede dall'acceleratore, senza nemmeno che siano chiamati in causa i controlli elettronici.

 INDOLE MITE Quanto ai motori, il 1.600 a benzina ha un temperamento piuttosto tranquillo ed è adatto a chi non soffre di frequenti pruriti al piede destro. La corretta spaziatura del cambio a cinque marce dà una grossa mano a muovere la Cruze senza grande affanno ma in presenza di salite o per completare un sorpasso la scalata si rivela spesso necessaria. Il meglio viene infatti fuori agli alti regimi e una volta fatto quel che serve è molto più piacevole sotterrare l'ascia di guerra e sfruttare la fluidità e la regolarità dell'erogazione.

 MR MUSCOLO Il turbodiesel è di tutt'altra pasta. Caratterizzato da una voce un po' più tonante, sfodera doti di tiro apprezzabili e permette di muoversi con ben altro dinamismo. Qui glispunti sono vivaci in ogni frangente, tanto quando si tratta di riprendere dai bassi, quanto in fase di allungo. Nel misto, il maggior peso che grava sul muso è compensato dall'adozione dei pneumatici 225/50 dell'allestimento LT in luogo dei 205/60 dell'LS, per preservare il piacere di guida.


Pubblicato da Paolo Sardi, 17/03/2009
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