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Skoda Kodiaq: prova, dotazioni, prezzi [VIDEO]


Avatar Redazionale , il 14/12/16

7 anni fa - Skoda Kodiaq: è grande ma non troppo, ha il bagagliaio più capiente della categoria e può avere anche i 7 posti. Il tutto con una linea azzeccata

Skoda Kodiaq: 4,70 metri di lunghezza, fino a 7 posti e il bagagliaio più grande della categoria. Il tutto in una linea che convince

LE CREDENZIALI Con una lunghezza di 4 metri e 70 centimetri, la possibilità di sceglierla a 7 posti e con il bagaglio più grande del segmento, la nuova Skoda Kodiaq lancia il guanto di sfida alle rivali. Di chi sto parlando? Di Nissan X-Trail, Kia Sorento e Hyundai Santa Fe ma anche Peugeot 5008 e la nuova Renault Koleos per citare due nuovi arrivi.

7 POSTI CON STILE Da dove comincio, perché di carne al fuoco ce n’è tanta. Direi dalla linea. Il primo contatto con la Kodiaq l’ho avuto quest’anno al Salone di Parigi dove, dopo averla osservata per bene mi ha convinto. Lo stile è quello di famiglia, certo, ma con tanti nuovi spunti come i fari a led che fanno tutt’uno con la nuova mascherina, una linea di cintura ben definita e qualche spigolo qua e là che dà forza alla vettura. Mi piace la nuova Kodiaq. Ha proporzioni equilibrate soprattutto in coda, dove spesso e volentieri la concorrenza a 7 posti pecca.

PIAZZA D’ARMI Dicevo delle misure prima. Sicuramente importanti ma non eccessive, se teniamo conto che la Kodiaq è lunga solo 4 cm in più della berlina media Octavia. Con una peculiarità: spazio per 7 persone (optional da 800 Euro), grazie alla terza fila di sedili che può scomparire sotto il pianale del bagagliaio, ho a disposizione 720 litri di volume di carico. Se poi reclino anche seconda fila e il sedile passeggero tocco quota 2.065 litri.

LA PULIZIA PRIMA DI TUTTO Notevole non c’è che dire, ma l’abitacolo? Il design della plancia si differenzia da quello delle sorelle Octavia e Superb e appare ancora più minimal, pulito con i pochi comandi fisici del climatizzatore. Il monitor touch (da 6,5 o 8 pollici, a seconda della versione) al centro cattura l’attenzione. Da qui si può comandare il nuovo sistema di infotainment, preso in prestito dalla Volkswagen, con servizi di navigazione web (Google, Google Maps e Street View) e supporto ad Apple CarPlay e Android Auto. È poi presente anche il pulsante dell’e-Call, ovvero la chiamata di emergenza, obbligatorio su tutte le nuove auto a partire dal 2018. In caso di incidente parte in automatico una chiamata a una centrale di soccorso.

SEMPRE IN LINEA Poi ci sono i servizi Care Connect che consentono l'accesso remoto all'auto. Prima di un intervento di manutenzione in scadenza, tutti i dati necessari vengono puntualmente inviati in officina. posizione dell'auto, possibili malfuzionamenti. Con la Skoda Connect App è possibile anche vedere se al volante c'è un terzo guidatore non autorizzato che sta superando i limiti di velocità. 

TEDESCA MANIERA Pollice in su per la qualità di assemblaggi e materiali. Zero sbavature anche dove di solito l’occhio non arriva. Insomma, senza fare troppi giri di parole la qualità è paragonabile a quella della più blasonata Casa dei quattro Anelli. Con questo non voglio dire che a bordo si respiri aria di lusso ma sicuramente di solidità, insomma di un’auto ben fatta. Senza dimenticare tutta una serie di soluzioni Simply Clever, ovvero quei piccoli grandi accorgimenti che semplificano le operazioni di tutti i giorni.

UNA SOLUZIONE PER TUTTO Un esempio? Il sistema di protezione delle portiere: all’apertura escono delle piccole guaine per evitare che la carrozzeria possa danneggiarsi contro pareti o altre vetture. Già visto su Ford ma decisamente comodo. Senza contare che sotto i sedili posteriori si cela una coperta e che i poggiatesta diventano una sorta di collari morbidosi, un po’ come quelli che si usano in aereo per riposare. Ci sono anche due pratici tavolini e un porta tablet sui poggiatesta. Sfruttando la connessione wi-fi della vettura la pennichella con la serie tv preferita è servita. E poi, in caso di pioggia, c’è l’immancabile ombrello inserito nelle portiere anteriori.

QUI SICUREZZA Per viaggiare sereni, però, occorre muoversi in sicurezza. Non mancano tecnologie di assistenza alla guida come il cruise control adattivo, Lane Assist, Blind Spot Detect, il Drive Alert che rileva la stanchezza del guidatore (arrivando anche ad arrestare la vettura) e poi ancora la frenata d’emergenza in città e il Traffic Jam Assist che mantiene la velocità e frena in condizioni di traffico intenso. Solo per fare qualche esempio.

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QUI MOTORI E veniamo al capitolo motori. Per l’Italia l’offerta, per ora, si compone di due diesel e un benzina. Agli amanti del gasolio (circa il 97% delle vendite) è dedicato un 2.0 litri diesel da 150 o 190 cavalli. Abbinabile al cambio manuale o automatico doppia frizione DSG e alla trazione integrale intelligente che ripartisce la trazione lì dove serve. Più avanti è molto probabile l’arrivo di un 2.0 da 110 cavalli. Il 1.6 rimane appannaggio della Yeti. Se fate pochi chilometri si può pensare anche al 1.4 TSI benzina che, con i suoi 125 cavalli, porta a spasso più che dignitosamente la mole della Suv Ceca.

QUI ALLESTIMENTI E PREZZI La possibilità di allestire la Kodiaq sono 4: Active, Ambition, Executive e Style. Per tutti la dotazione tecnologica e di sicurezza è da prima della classe. Non mancano la frenata di emergenza con riconosciemento pedoni, regolatore di velocità, differenziale XDS+, Drive Mode Select (ma solo in combinazione con la trazione 4x4), luci diurne a Led e cerchi in lega da 17 pollci. I prezzi? da 23.950 Euro per il benzina Active sino a 39.450 della diesel da 190 cv in allestimento Style. Nel mezzo la 150 cv TDI a due ruote motrici con cambio manuale che attaca a 29.950 Euro.

CHE PACE! La parola d’ordine a bordo della Kodiaq è comfort. Il suo terreno ideale è l’autostrada dove si gode di una insonorizzazione curata a dispetto dell’ingombro frontale, tallone d’Achille di tante Suv concorrenti. A voler fare i pignoli, ho avvertito solo qualche leggero fruscio all’altezza degli specchietti, nulla più.

COME A CASA La Kodiaq mi è piaciuta perché mi fa sentire a casa, è un po' come se la conoscessi da sempre. Tutto è proprio dove lo vorrei trovare. I comandi sono intuitivi, lo spazio più che abbondante in ogni direzione, il tutto condito da una linea che mi è piaciuta.

FACILE ANCHE IN CITTA' Ok, ma come è da guidare vi sterete chidendo? Facile. Lo sterzo insospettabilmente leggero è un burro in città. Alle alte velocità si indurisce ma la sensazione di leggerezza rimane. Ma non mi sento di farle una colpa. Del resto stiamo parlando di una SUV tutta viaggi e vacanze

ASSETTO ADATTIVO Anche le sospensioni amano la guida rilassata assorbendo le sconnessioni senza far rovesciare il succo di frutta dei bambini sul tavolino posteriore. Badate però, con il controllo DCC (Dynamic Chassis Control), in base alla situazione del momento, valvole elettriche regolano la taratura degli ammortizzatori. In abbinamento al Driving Mode Select, il sistema si adatta allo stile di guida del conducente.

FEDELE ALLA LINEA Ecco perchè, volendo, si può guidare anche con piglio sportivo. Basta anticipare le curve, proprio come la guida di un SUV richiede. Per il resto la Kodiaq seguirà fedelmente la traiettoria aggrappandosi alla trazione integrale (se c'è) per tirarvi via dalle curve. Mi è piaciuto molto anche il feedback del pedale del freno. Un esempio di modulabilità. 

CHE MOTORE SCEGLIERE? A fronte di quanto detto sin'ora, qual'è il motore giusto? Considerando che l'offerta diesel è composta da soli due motori non è che ci sia tanto da scegliere: 2.0 litri da 150 o 190 cavalli. Per una volta mi sento di consigliare il più potente. 400 Nm regalano più gusto alla guida. E poi anche il crono nello 0-100 intorno ai 9 secondi ha il suo perchè. Insomma portare a spasso i 1.800 kg della Kodiaq è più agevole. Il 2.0 TDI da 150 cv rimane comunque un ottimo motore che fa risparimare qualcosa sui costi di gestione. Per entrambi, però, l'accoppiata vincente è quella con il cambio automatico DSG. 


Pubblicato da Marco Rocca, 14/12/2016
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