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Volvo V50 Powershift


Avatar Redazionale , il 22/07/08

15 anni fa - Göteborg raddoppia e risparmia

Automatico, sequenziale, a doppia frizione: Volvo non ci sta a fare da comparsa e sforna un cambio che riduce drasticamente i tempi di cambiata e i consumi. Disponibile da subito su tutte le vetture con il 2.0 litri turbodiesel.

L'AUTOMATICO PIACE Le statistiche dicono di una preferenza nazionale per i cambi automatici intorno al 10%, ma è un valore complessivo che tiene conto di marche e modelli che spesso non contemplano nel loro listino versioni automatiche. La realtà cambia da Casa a Casa e da modello a modello: in alcuni casi, infatti, le richieste di auto con il cambio automatico hanno superato anche le più ottimistiche aspettative, mettendo in crisi piani di vendita e tempi di consegna. Il caso della Tiguan è forse l'ultimo in ordine di tempo e fotografa bene quanto sta accadendo nel settore delle trasmissioni automatiche. La forte richiesta di versioni automatiche della Suv tedesca (si parla di oltre il 30% dei contratti) ha colto di sorpresa la direzione italiana di Volkswagen con ricadute pesanti sui tempi di consegna, saliti a oltre nove mesi dal momento della firma del contratto.

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ERRORI DI VALUTAZIONE Ok, mai fidarsi delle statistiche, e probabilmente anche delle indagini di mercato visti i risultati (gli errori negli exit-poll delle elezioni avrebbero dovuto insegnare qualcosa). Tuttavia, con il senno di poi, la richiesta crescente di cambi automatici su determinate vetture un pochino si sarebbe potuta prevedere. Non foss'altro per i progressi compiuti dalla tecnologia in questo campo, grazie ai quali è possibile trovare trasmissioni automatiche talmente raffinate (vedi il cambio DSG a doppia frizione Audi/Volkswagen) da indurre molte più persone del solito a preferirle al cambio meccanico tradizionale.

VOLVO RADDOPPIA E' quanto devono aver intuito anche in Volvo, dove la richiesta di cambi automatici è salita al 20%. Gli svedesi hanno pensato bene di far fronte alla nuova domanda introducendo un cambio automatico a comando elettroidraulico a sei rapporti con doppia frizione completamente nuovo, molto più rapido nelle cambiate e molto più parco nei consumi rispetto al precedente manuale. Il Powershift, così il nome del nuovo cambio, è così disponibile su tutte le vetture Volvo che montano il turbodiesel da 2.0 litri, leggi Volvo C30, C70, S40 e V50. Naturalmente con un sovrapprezzo, che Volvo ha fissato in 1.950 euro.

MEGLIO IN COPPIA Realizzato dalla Volvo in collaborazione con la Getrag (partner storico della Casa svedese nella fornitura di trasmissioni) il Powershift ha come principio di funzionamento quello di due scatole del cambio manuale parallele, con due frizioni a bagno d'olio indipendenti l'una dall'altra in luogo del convertitore di coppia. Una frizione controlla le marce dispari, l'altra quelle pari. Quando si innesta una, l'altra si disinserisce e si prepara alla cambiata successiva. Il vantaggio è quello di ridurre al massimo i tempi di passaggio da una marcia all'altra e annullare le perdite di potenza e coppia.

SEMPRE EDUCATO Realizzato
per affrontare livelli di coppia fino a 450 Nm, il Powershift viene utilizzato oggi solo in associazione al 2.0 litri in questione, che dispone di 136 cv e 320 Nm di coppia. Lo stesso montato sulla V50 che abbiamo utilizzato per il test stradale sulle colline bolognesi. La risposta del nuova cambio automatico in effetti è sempre puntuale, fluida, continua, senza esitazioni e senza buchi di potenza con conseguente effetto mal di mare, come accade con gli automatici meno raffinati. La velocità di cambiata è impercettibile, sia nella guida su strade tortuose, sia nelle ripartenze repentine. Ideale per chi desidera guidare dimenticandosi davvero delle marce.
 
RISPARMIOSO Elevata anche l'attenzione al risparmio, sempre presente nel Dna del Powershift, anche quando la guida si fa più nervosa. In posizione automatica il cambio Volvo, così come gli altri automatici, seleziona sempre la marcia più lunga possibile, per decidersi a passare alla marcia successiva appena superati i 3.000 giri. In basso, invece, il limite della scalata è attorno ai 1.200 giri, giusto in tempo per evitare battiti in testa e blocchi del motore. La Casa dichiara risparmi di gasolio nell'ordine dell'8% rispetto all'automatico tradizionale, che in tempi di magra come questi non fa che comodo.

SENZA ALETTE Come gli altri automatici, il Powershift offre anche la funzione automatica sequenziale, ma non prevede le alette sul volante: chi vuole restare legato alla tradizione che lo sia fino in fondo. Con il sequenziale le cose cambiano molto, visto che è il pilota a selezionare le marce più adatte. Il Powershift esegue ubbidiente, ma fino a un certo punto:in alto lascia inserita la marcia selezionata fino al limite del fuorigiri per poi intervenire d'autorità a inserire quella successiva; in basso invece resta buono fino ai mille giri circa, quindi seleziona la marcia più bassa per far riprendere vigore al motore. E tutto ciò senza accettare provocazioni: quando i giri sono troppo bassi non ne vuol sapere di inserire marce più alte. Insomma, quando è necessario decide lui e basta.
Pubblicato da Gilberto Milano, 22/07/2008
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