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Prova su strada

Volvo S40


Avatar di Mario Cornicchia , il 12/11/03

20 anni fa -

I giapponesi sono considerati campioni della miniaturizzazione. Ma anche gli svedesi di Göteborg non se la cavano male: in 447 centimetri hanno costruito un'ammiraglia al prezzo di una media. Certe scatole tedesche sono avvisate...

COM’E’

Una piccola Volvo, in tutto e per tutto. Riprende la saggezza della S80 e la grinta dei modelli R, nello stile e nel comportamento. Compatta, forse addirittura un po’ tozza, con i suoi sbalzi ridotti ai minimi termini la S40 è una Volvo con gli artigli. Carina e con carattere.

HA NASO

Occhi grandi e squadrati contengono le batterie di fari ai lati del grande naso, ormai caratteristico delle Volvo di ultima generazione. Un frontale corto corto e stondato come la punta delle Nike, un freccia che corre verso la coda su cui è appoggiato un cofano piatto e minimal come il coperchio di una scatola. Le fiancate sono alte e diritte come murate navali e la coda, corta e alta, è tronca e con i fari che si adattano alle balze dei fianchi. Un classico Volvo che sa di giovane.

MINIMAL SVEDESE

L’eleganza discreta del design svedese sulla S40 trova la sua massima espressione all’interno dell’abitacolo, semplice e indiscutibilmente elegante oltre che terribilmente funzionale, con tutto al posto giusto. La plancia è liscia e bombata come il coperchio di un baule dei pirati, forata soltanto dalle bocchette e dal cruscotto. I due strumenti circolari appoggiano su una superficie liscia e nera in cui sono annegate le spie di controllo e i visori multifunzione con un bel effetto 3D. Ma la vera perla è la consolle centrale, sottile quanto un libro.

CONSOLLE AEREA

Una prima assoluta, un tocco di genio. Una fascia discreta e piatta che esce come una lingua dalla parte inferiore della plancia e poggia, in basso, sul tunnel centrale. Dietro c’è il vuoto, con una capace vasca portaoggetti. Liscia ai lati, su cui poggiano quattro grandi pomelli multifunzione, con un grande visore digitale in alto, posto sotto la fessura in cui inserire i Cd, e con una fascia centrale che raccoglie tutti i tasti come un telecomando TV, per fare zapping tra le funzioni dello stereo di bordo e della climatizzazione. Una vera perla di eleganza, disponibile, a seconda degli allestimenti, in tinta con la plancia, in alluminio e in radica. In Volvo stanno lavorando anche a una versione trasparente, con vista sui circuiti elettronici per i fanatici dell’hi-tech.

SPAZIO

Compatta sì, ma a bordo lo spazio non manca. Non manca ai posti anteriori, con tanto spazio anche per chi non riesce a mettersi a dieta. E non manca ai posti posteriori, con spazio per le gambe, aria quanto basta intorno alla testa e schienali dall’inclinazione adatta a stimolare lunghi sonni. Lo spazio non manca nemmeno per i bagagli, con 404 litri a disposizione e un vano regolare. Con la possibilità di piegare in avanti gli schienali posteriori e quello del passeggero anteriore fino a creare uno spazio piatto fino alla plancia: per non rimpiangere la monovolume dovesse capitare di trasportare corni svizzeri.

SICUREZZA

E con quel frontale corto come quello di una utilitaria come la mettiamo con la proverbiale sicurezza Volvo? Sembra bene, grazie all’utilizzo di quattro differenti acciai e al lavoro svolto sui motori per creare spazio attorno: così, in caso di frontale, il motore può arretrare fino a 15 centimetri prima che una traversa ne freni la corsa verso l’abitacolo. Nel crash test frontale a 55 km/h la S40 si accorcia di quasi 40 centimetri ma l’abitacolo non si accorcia di un centimetro. Da parte sua il piantone di sterzo si piega e arretra di 14 centimetri e porta il volante in posizione ottimale per l’efficacia dell’airbag.

PALLONI

E, a proposito di airbag, non mancano gli airbag frontali, quelli laterali e i window-bag, oltre al sistema SIPS che distribuisce su tutta la struttura la forza di urti laterali e il sistema WHIPS del sedile per limitare i danni del colpo di frusta. S40 introduce anche IDIS, un sistema che, valutando i parametri di guida, capisce quando è meglio non disturbare il guidatore in situazioni di emergenza e interrompere le chiamate, deviandole sulla segreteria telefonica, e Sms.

MOTORI

Al lancio, previsto per febbraio 2004, saranno disponibili tre motori a benzina e un turbodiesel. Chi non riesca staccarsi dalla benzina verde potrà scegliere tra due quattro cilindri 2.4, da 140 CV e da 170 CV, e il cinque cilindri 2.5 T5 da 220 cavalli. A gasolio, la S40 offre l’ottimo 2.0 da 136 cavalli frutto della collaborazione tra Ford e il Gruppo PSA (Peugeot-Citroën). A seguire, in primavera arrivano il 1.8 a benzina da 125 CV, la trazione integrale AWD per la T5. In autunno la gamma si completa con la 1.6 a benzina da 100CV e la 1.6 diesel da 110 cavalli.

CAMBI

Un nuovo cambio manuale a cinque marce è abbinato a tutti i motori fatta eccezione per il T5, che adotta il sei marce sportivo dei modelli R, e delle 2.4 e 2.0D, che adottano un nuovo sei marce manuale. Il solito cinque marce automatico adattativo a controllo elettronico e comando sequenziale può essere richiesto per tutti i motori dai due litri in su.

PREZZI

Compatti sono anche i prezzi, in rapporto alle qualità della S40. Il listino sarà comunicato in occasione del Motor Show (e della presentazione della V50, la versione wagon) ma dalle prime indicazioni la gamma completa costerà da 21.000 a 30.000 euro, con un prezzo base di 24.500 euro per la 2.0D. Base, ovvero l’allestimento Concept, significa che include, tra l’altro, climatizzatore automatico bi-zona, la batteria di airbag di cui sopra, lo stereo con Cd e il controllo elettronico di stabilità. Kinetic è l’allestimento più completo, con cerchi in lega, consolle rivestita in alluminio, tessuto T-tec, computer di bordo, cruise control, paraurti in tinta, fendinebbia e comandi audio al volante. Momentum in Volvo non è una pastiglia per la cefalea ma l’allestimento più ricco della S40, con interni in pelle, inserti in similradica, fari bi-xeno, specchi esterni ripiegabili elettricamente e con luci di cortesia verso il suolo e sedile di guida regolabile elettricamente con memorie.

COME VA

Chi non ama le grandi e massicce plance delle Volvo, immerso nell’eleganza minimal della S40 si trova a proprio agio. Come su tutte le Volvo, invece, ritrova una posizione di guida pressoché perfetta, grazie alle regolazioni complete di sedile e volante: regolazioni vere, ad ampia escursione per adattare il posto guida ad ogni stile di seduta. Il segreto di Volvo per stare al volante ore dimenticandosi anche dei pit stop fisiologici.

 

QUALITA’

La S40 è un vero concentrato di ammiraglia, anche nelle sensazioni che trasmette. Lo spazio a disposizione e lo stile dell’arredamento a tutto fanno pensare ma non a una berlina di medie dimensioni. L’ottima qualità dei materiali utilizzati, la qualità costruttiva e la cura (oltre che l’intelligenza) con cui ogni dettaglio è pensato e costruito comunicano un prezzo molto superiore rispetto a quello che comunica il venditore Volvo. Incredibile il rapporto qualità/prezzo rispetto alle concorrenti: costa meno di una Passat e vale più di una Classe C. Le sinergie all’interno dei marchi del gruppo Ford sembrano funzionare molto bene…

QUATTRO CANTONI

Se la S40 appaga anche fermi in un posteggio, nella guida finisce di soddisfare ogni piacere automobilistico. Saranno le ruote disposte ai quattro angoli della scocca come di più non si può o la solita sapiente taratura dei telai dei tecnici Volvo, ma con la S40 si può fare di tutto. Certo si può viaggiare comodamente, con una guida veloce senza troppi pensieri: la S40 non tradisce mai. E se ci si vuole divertire e si inizia a esagerare, la S40 tiene fedelmente traiettorie pulite senza sbavature, oppure si può scegliere di adottare uno stile sporco con un controllo facile facile della coda. Insomma, si fa guidare bene tanto con il cappello quanto con il casco.

SOTTOVOCE

Un’auto perfetta? Nemmeno un difettuccio, una sbavatura? Qualche neo sembra averlo anche la S40. Il primo: sembra un poco rumorosa. Non in termini assoluti e nemmeno rispetto alla concorrenza. Semmai rispetto ai soliti standard Volvo. Più che un vero e proprio rumore di cui è facile individuare la fonte (motore, aerodinamica, ruote…) sulla S40 si avverte una rombosità di fondo che alla lunga può dare fastidio. Anche se, durante la prova, dopo qualche ora in auto e qualche centinaio di chilometri, l’unico ricordo emozionale è stato il piacere di guida. Il rumore è un ricordo razionale e gli svedesi ci ricordano che sono esemplari di pre-serie, allestiti per la presentazione internazionale… Altro difettuccio riguarda i freni, potenti e instancabili, ma il pedale è un poco spugnoso soprattutto nel primo contatto con il piede.

2.4i

Il primo assaggio con la S40 riguarda i motori a benzina più potenti. Il 2.4i da 170 cavalli non entusiasma particolarmente per brillantezza, abbinato al solito cambio automatico Volvo a cinque marce, non uno dei migliori sul mercato. Il comando sequenziale poi è un po’ troppo duro da azionare e fa passare la voglia di smanettare con la leva. Comunque, 170 cavalli bastano e avanzano per muovere agilmente e rapidamente la S40 e la facilità di guida si apprezza già con il 2.4i.

2.5 T5

Ottimo abbinamento tra il motore T5, il suo cambio a sei marce R e la S40. Il motore, innanzitutto, sembra che abbia qualche cilindro e qualche cc in più: merito del turbo a bassa pressione che spinge bene a tutti i regimi, soprattutto ai bassi, rendendo la guida fluida e facile. Il cambio ripreso direttamente dai modelli R, poi, è un vero gioiello: leva corta, passaggi rapidi e a prova di errore, dolcezza degli innesti che appaga anche il tatto. E con rapporti lunghi che, abbinati all’elasticità del motore, richiedono un lavorio di cambio molto limitato. Con il motore più potente si apprezzano appieno le qualità del telaio: è confermato, con la S40 si fa quel che si vuole, è facile ma divertente.
Pubblicato da M.A. Corniche, 12/11/2003
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