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Prova

Volkswagen Nuova Touareg


Avatar di Mario Cornicchia , il 01/03/07

17 anni fa - La seconda generazione

Per passare alla seconda generazione indossa la maschera di Diabolik e da paciosa diventa più arcigna. Ma è solo apparenza e non perde il suo buon carattere e la sua adattabilità a qualsiasi ruolo, offroad e onroad.

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COM'E'
Anche le Touareg, nel loro piccolo... E segue la tendenza a cui nessuna auto moderna si astiene, utlilitarie comprese, quella di mostrarsi aggressive. Perfino la Touareg che ha sempre avuto dalla sua eleganza e stile, al contrario di molte sue colleghe giga-Suv, cugina Cayenne in primis.

SCOPRITE LE DIFFERENZE Mettetevi d'impegno, allenatevi con la Settimana Enigmistica, e provate a scoprire le 2300 differenze che fanno di una Touareg una nuova Touareg. Le differenze più evidenti sono estetiche, nel frontale, ma anche i motori e la dotazione elettronica si sono evoluti.

DIABOLIK La faccia della Touareg da paciosa diventa più aggressiva, quasi si mettesse la mascherina di Diabolik. I fari, infatti, hanno un disegno più elaborato, strizzato a minaccia e anche alla Touareg tocca il linguone, cromato o satinato a seconda delle versioni, che unisce la calandra alla presa d'aria sotto il paraurti. Il ritocco estetico prevede anchecerchi in lega con quattro nuovi disegni, uno spoilerino sul lunotto e le luci posteriori, sempre con i due bei bulboni rossi inconfondibili maannegati ora in un'ombra scura, che in Volkswagen chiamano Night Design.

NUOVI SEDILI All'interno cambiano i sedili, completamente ridisegnati e con il divano posteriore messo a dieta stretta (meno otto chili) e che lascia un piano di carico completamente piatto quando si ripiega in avanti. Cambia anche il cruscotto, che diventa più comunicativo grazie a un nuovo visore digitale tra gli strumenti e per gli audiofili è disponibile un impianto hi-fi Dynaudio da 600 Watt.

VOGLIA DI CHIP L'elettronica fa passi da gigante e la nuova Touareg si tiene al passo con i tempi, mettendo a disposizione quanto di meglio offre il mercato tra i dispositivi di sicurezza di ultima generazione, dalla funzione tergi disco dell'Esp al sensore di ribaltamento ai fari adattativi, dal cruise control adattativo all'ACC, il sistema d sicurezza che avvisa e frena autonomamente quando il rischio di incidente è imminente, dall'AbsPlus, pensato per ridurre gli spazi di frenata in fuoristrada al FrontScan, che vede il rischio di tamponamento e si prepara a frenate di emergenza e al Side Scan per essere sicuri nei cambi di corsia di trovare il passaggio libero. Non manca tra gli optional anche la telecamera per la retromarcia. Nessuna novità tutto già visto, ma ora c'è tutto, o quasi.

SI FA L'INIEZIONE Si rinnovano anche i motori, sempre tre a gasolio e due a benzina, in attesa degli antipodi, il W12 seimila a benzina da 450 cavalli (fine 2007) e la versione ibrida (2010). I TDI sono il solito cinque cilindri 2.5 da 174 cavalli, il 3.0 V6 da 224 e il V10 da 313 cavalli a dalla coppia monstre di 750 Nm a 2000 giri, in grado di trainare le 155 tonnellate di un Boeing 747 (lo hanno fatto davvero...). A benzina il 3.6 V6 FSI da 280 cavalli e il V8 4.2 che per l'occasione diventa anch'esso FSI adottando l'iniezione diretta, per 350 cavalli (40 in più rispetto al vecchio V8) e 440 Nm a 3500 giri.

QUATTROPER Per muoversi agilmente ovunque, la Touareg si è dotata dellatrazione 4XMotion che, in condizioni di guida normali distribuisce la potenza senza creare gelosie tra i due assi, con un democratico 50:50, ma che all'occorrenza è in grado di lasciare il compito di gestire il 100% della spinta a un solo asse se l'altro si trova in difficoltà. Il differenziale centrale è bloccabile di serie, optional il blocco manuale anche del differenziale posteriore. È sufficiente una ruota con un poco di aderenza per levarsi dai problemi, a quelle che slittano pensano i freni a frenarne gli entusiasmi. Per l'offroad duro, di serie ci sono anche le marce ridotte. Con le sospensioni pneumatiche, di serie per V8 e V10, si può anche regolare l'altezza da terra.

PREZZI La Touareg non è proprio il Suv per tutti, con un prezzo d'attacco di 39.950 euro per la 2.5 TDI base, dotata comunque di tutto quanto serve, dallo stereo al climatizzatore semiautomatico, dai cerchi in lega da 17 pollici all'intera collezione di airbag. Per una Touareg 3.0 TDI, con un poco di lusso dell'allestimento Exclusive, si spendono 52.500 euro fino ad arrivare a 80.950 euro per la V10 TDI. La V8 FSI costa 73.900 euro.

COME VA Ha perso un poco del suo piacevole aspetto pacioso, rassicurante ma, per fortuna, non ha perso il suo stile originale, inconfondibile nel mare magnum di Suv tutte uguali. Il linguone metallico la impreziosisce e le luci posteriori a baloon rimangono un bel marchio di fabbrica.

FIRST CLASS All'interno la Touareg sembra la sorellona minore della Audi Q7 per la qualità dei materiali e delle finiture, indistinguibili con la qualità dei quattro anelli. Il prezzo è da Audi e non da Volks Wagen: di auto del popolo non ha proprio nulla e dei soldi spesi si viene ripagati dalla sensazione di oggetto ben fatto che emana ogni parte. Gli strumenti velati da un bel vetro antiriflesso, le modanature in legno o in alluminio, le plastiche, i comandi, gli schermi e i menu che vi compaiono: nulla è lasciato al caso.

PACIOCCONA Anche se la faccia da buona la nasconde ora dietro la mascherina da Diabolik, il buon carattere della Touareg non cambia. È un bel macchinone su cui ci si sente a proprio agio, facile da guidare, che rilassa chi guida e i terzi trasportati. Il traffico scorre sereno e si arriva a destinazione rilassati. Il suo buon carattere si dimostra anche nel farsi fare di tutto, capace di interpretare il ruolo di elegantona come quella di auto da trasporto, quello di sportiva capace di mostrare nervi saldi quando deve arrampicarsi in parete o fare la lotta nel fango.

SALOTTIERA Il comfort è da berlina di classe e anche dal ponte di comando alto non si sentono troppe oscillazioni a seguire le imperfezioni della strada. Spazio in abbondanza per tutti, umani e bagagli (555-1570 litri), più di quanto se ne trovi su una wagon di pari dimensioni (475x192cm).Comoda per lunghi viaggi ma anche sensibile al tocco se si ha fretta o ci si lascia prendere la mano da una strada a spire come un serpente. Sempre precisa e malgrado il peso da pachiderma (24-26 quintali) danza allegra tra le curve.

MAI IN CRISI E il suo abito elegante nasconde doti insospettate di fuoristrada. Potete tentare di annegarla nel fango o di buttarle sabbia negli occhi: se non la fate sprofondare fino a sedersi, riesce sempre a venirne fuori. In automatico o smanettando con i due pomelloni (il destro è optional, è quello che regola le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico). Con il sinistro si passa dalle marce normali alle ridotte e si possono bloccare in sequenza il differenziale centrale e anche il posteriore. Quando sembra di averla messa in crisi, si gira tutto il pomellone e se ne esce sempre. Chi l'avrebbe detto, e pensare che le Touareg in prova avevano tutte gomme da autostrada...

A GASOLIO Se andate al risparmio e puntate sul motore d'ingresso, il 2.5 TDI meglio fare un investimento ulteriore e abbinarlo al cambio automatico a sei marce. Tutto diventa più fluido con la capacità del cambio di tenere il motore al regime giusto per sfruttare i suoi 400Nm di coppia a 2250 giri. La Touareg 2.5 TDI si muove abbastanza agilmente e soddisfa tutte le esigenze dei piloti più tranquilli, ma richiede un poco di pazienza ai timpani che vengono sollecitati da una rumorosità non sempre piacevole. Il motore ideale è il 3.0, con coppia (500Nm a 1750 giri) e potenza perfetti per rendere la guida davvero agile e rilassante, senza patemi nei sorpassi e senza avvertire il lavoro del cambio nei passaggi di marcia. Il V10 è un vero mostro di potenza e, soprattutto, di coppia, ma è anche un po' troppo, fino a costringere la Touareg ad allargare le curve se non si dosa con il bilancino il gas.

A BENZINA La novità è il V8 4.2 con la tecnologia FSI, ormai collaudata e messa a punto da Volkswagen con profitto, sui motori da utilitaria come, è questo il caso, sui grandi V8. Tra un V10 a gasolio e un V8 a benzina, per settemila euro in meno a favore del V8, reso meno assetato e più efficiente dall'iniezione diretta, meglio un felino, vellutato e dotato di voce canora V8: i consumi sono paragonabili (13,8 l/100 km il V8 vs 12,6 il V10 nel ciclo combinato) e visto il costo del gasolio...


Pubblicato da M.A. Corniche, 01/03/2007
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Engine of the year 2008: da 3.0 a 4.0 litri