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Prova

Skoda Superb 2013


Avatar di Andrea  Rapelli , il 17/05/13

10 anni fa - Ritocchi di mezza età per l'ammiraglia ceca

Motori più risparmiosi e lifting estetico per la Skoda Superb 2013. Anche in versione Wagon.

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ROAD MAP Il 2013 è un anno cruciale per Skoda, che lancerà un totale di 8 modelli, totalmente inediti o solo rivisti. Di quest'ultima categoria fa parte proprio la Skoda Superb 2013, berlinona e wagon, che beneficia di un ampio maquillage rinvigorente. Per stare al passo con le avversarie, si capisce.

RITOCCATINA Come spesso accade nella maggior parte dei restyling, i designer si sono concentrati essenzialmente su frontale e coda della Skoda Superb 2013. Si comincia con i proiettori (disponibili per la prima volta con fari bi-xeno, luci diurne e frecce a Led), che assumono un'espressione più seria. Sono stati ritoccati anche cofano, paraurti e perfino i passaruota. L'insieme appare così più in palla e à la page. Dietro, facile riconoscere qualche tratto in comune – nella forma dei gruppi ottici, ora a Led – con le berline dei Quattro Anelli. Per un pizzico di personalità in più c'è la Skoda Superb Wagon: stesso frontale della 5 porte ma look meno ingessato in coda, con i fanali a forma di C.

BASTA PENSARCI In linea con la praticità che ispira il Marchio, sulla Skoda Superb 2013 non potevano mancare la piccola tasca nella portiera posteriore sinistra riservata ad un ombrello pieghevole e il portellone TwinDoor ad apertura differenziata (solo sulla berlina). Proprio grazie a lui, infatti, si può scegliere se aprire esclusivamente la parte in lamiera, per il carico di piccoli oggetti, oppure anche il lunotto, in blocco. Qualunque sia la carrozzeria scelta, comunque, la capacità di carico è in grado di convincere anche i più scettici: si va dai 595/1.700 litri della 5 porte agli straordinari 633/1.865 della Superb Wagon, che offre pure l'apertura elettrica del portellone.

SERVIZIEVOLE La lista dei pregi della Skoda Superb 2013 può continuare con inediti accessori che accontenterebbero anche un oligarca russo: sto parlando del pannello solare annegato nel tetto apribile in cristallo (con l'energia accumulata muovono una ventola per tenere in fresco l'abitacolo durante le soste, solo per Superb berlina) e del sedile passeggero anteriore che può essere spostato in avanti elettricamente da chi è seduto dietro. Anche se, vista la quantità di centimetri a disposizione per le ginocchia dei passeggeri posteriori, non lo userete spesso... Last but not least, il sistema di ausilio al parcheggio aggiornato: grazie all'Automatic Parking Assistant la Superb è capace di posteggiarsi, in retro, in posizione perpendicolare alla carreggiata.

L'IMBARAZZO DELLA SCELTA Il ventaglio motori della Skoda Superb 2013 può contare su ben 7 alternative, 4 benzina e 3 a gasolio. Tra i primi, non esattamente in cima ai pensieri del popolo italiano, figurano l'1.4 TSI 125 cv (da 6,8 a 5,9 l/100 km, con Start&Stop), l'1.8 TSI 160 cv con trazione 4x4, il 2 litri TSI 200 cv con DSG a 6 rapporti e la punta di diamante, il 3.6 FSI capace di 260 cv, con trazione integrale e trasmissione automatica. Per quanto riguarda i diesel TDI, la scelta spazia dall'1.6 da 105 cv GreenLine (solo anteriore, 4,2 l/100 km) al 2 litri TDI da 140 e 170 cv, disponibile sia manuale, sia automatico, a 2 o 4 ruote motrici. Con consumi ed emissioni diminuiti fino al 19%. Se amate i numeri, date un occhio alle schede tecniche allegate.

SKOD-AFFARE Aspettando la commercializzazione della Skoda Superb 2013, prevista per settembre, ci si può consolare con un range di prezzi ben delineato: si parte dai 23.860 euro della 1.4 TSI per arrivare ai 27.250 della 1.6 TDI, entrambe berlina in allestimento base. La Superb Wagon costa 1.070 euro in più, a parità di propulsore. Le versioni? Active, Ambition, Elegance ed L&K (omaggio ai fondatori del Marchio, Laurin e Klement). Già dalla base, comunque, la dotazione di serie comprende 7 airbag, ESP, cerchi in lega da 16”, clima automatico bizona, cruise control, fendinebbia, radio Swing con 8 altoparlanti e presa Aux, poggiatesta anteriori attivi, vetri e specchi elettrici...

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PASSATTIZZATA Come direbbe Maurizio Crozza-Bobo Maroni, la Skoda Superb 2013 si è ulteriormente passattizzata: al di là delle note parentele tecniche con la cugina tedesca, infatti, coprendo il marchio sul volante (dal nuovo disegno), potreste tranquillamente pensare di trovarvi sulla media VW. Per design e qualità di materiali e assemblaggi, certo, ma pure per le buone regolazioni del posto guida. Peccato solo per la corsa della frizione, troppo lunga, e per la visibilità posteriore della berlina, difficoltosa a causa del lunotto striminzito. Da tenere d'occhio, infine, le dimensioni nei passaggi stretti.

SPAZIO DA VENDERE La Skoda Superb 2013 è una di quelle poche auto che coccolano quasi più i passeggeri posteriori rispetto a chi siede davanti. Perché lo spazio per le ginocchia, anche se il conducente è un watusso, raggiunge livelli da limousine, consentendo viaggi davvero da mille e una notte. A tutto ciò concorrono rumori aerodinamici e meccanici ridotti all'osso e un molleggio decisamente curato. Risultato, si scende sempre freschi e riposati, anche dopo ore e ore di guida.

WAGON E DSG Per il primo test scelgo una Skoda Superb Wagon 2.0 TDI da 170 cv con cambio DSG. Percorsi i primi km, appare subito evidente che la mission della Ceca è quello di ammorbidirvi la vita, in tutti i sensi. Il doppia frizione snocciola alla velocità della luce tutti i rapporti, lo sterzo è leggero, le buche non costituiscono mai un problema. E di birra, volendo, ce n'è: per un sorpasso in scioltezza, ad esempio. Dai 1.500 in su, è tutto range utile, fino al muro dei 3.700 giri. Le vibrazioni? Contenutissime.

TAKE IT EASY Basta non chiedere divertimento alla Skoda Superb 2013: alzando il ritmo, lo sterzo diventa un po' lento ed evanescente, il corpo vettura rolla parecchio e le traiettorie perdono inevitabilmente di precisione. Lei però ripaga sempre con una sicurezza di marcia da prima della classe, anche quando si commettono errori di valutazione da pivelli.

GIOSTRA DI BERLINA Il secondo giro di giostra prevede un test con una Skoda Superb 2.0 TDI 170 cv a trazione anteriore e cambio manuale. Le differenze sono sottili: le marce entrano senza incertezze e la frizione, pur lunga nella corsa, appare piuttosto leggera. In curva si avverte poi una conduzione un filo più precisa, dovuta ai kg in meno che la berlina si porta appresso. Ma si tratta di dettagli perché anche lei, come la Wagon, non desidera altro che una bella autostrada o una flessuosa statale di campagna per farvi felici.


Pubblicato da Andrea Rapelli, 17/05/2013
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