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Prova

Skoda Fabia 2007


Avatar Redazionale , il 25/01/07

17 anni fa - E' pronta a voltare pagina

Più sportiva, più giovanile, più pratica e più ricca. La seconda serie della compatta ceca volta pagina e compie un notevole salto di qualità. Arriverà su strada a maggio, con prezzi compresi tra i 10.000 e i 16.000 euro.

LA STAFFETTA Intelligente, per molti versi interessante, ma non esattamente una dea. Potrebbe essere questa la fotografia del modello attuale della Skoda Fabia, una compatta dalle molte qualità ma dal look austero e severo, un po' da professoressa (con tutti il rispetto per la categoria...). I tempi per una staffetta sono maturi da tempo ma il passaggio del testimone è ormai questione di pochi mesi. Il nuovo modello, che debutterà a marzo a Ginevra e arriverà nelle concessionarie a maggio, volta decisamente pagina, forte di un look più sportivo e giovanile.

BECCO D'AQUILA La Fabia 2007 s'ispira non solo alle altre più recenti novità Skoda ma fa tesoro anche delle esperienze maturate con le ultime concept. Come tradizione per la Casa ceca, il family feeling con gli altri modelli è forte. Il frontale, in particolare, ha un taglio spiovente, è solcato da numerose nervature e mostra una strettissima parentela con la Roomster e con il prototipo Joyster. Il taglio è aggressivo, quasi rapace, con in primo piano la classica mascherina e una presa d'aria a listelli verticali e ai lati due fari appuntiti.

PIU' SODA Anche la fiancata ha un taglio grintoso, con i lamierati in netta supremazia territoriale sui finestrini (forse pure troppo). Il parabrezza ha montanti neri, come pure quelli delle portiere, una soluzione già vista sulla Mini e sulla Swift. Della prima, alcuni esemplari disponibili alla presentazione replicavano anche il tetto bianco, mentre la Fabia ricorda un po' la Suzuki anche per il taglio di vetri posteriori. Anche in coda si registra un salto in avanti epocale rispetto al modello ancora a listino. Neanche fosse reduce la lunghe sedute rassodanti in palestra, il posteriore è più alto e ha un'aria più soda. Forse un pizzico di personalità in più non avrebbe guastato ma si tratta del proverbiale pelo nell'uovo.

STRETCHING Apprezzabile è invece la scelta di realizzare un portelloneampio ed esteso verso il basso. La cosa facilita non poco le operazioni di carico, mentre a tener ferme le eventuali borse provvedono pratici ganci. Il volume utile raggiunge quota 300 litri, pronti a diventare 1.163 rinunciando ai tre posti dietro. L'aumento delle dimensioni è generalizzato per la nuova Fabia. La lunghezza complessiva sfiora ora i 4 metri (3.992 mm, per la precisione, + 22 mm), mentre l'altezza è di 1.498 mm (+ 49 mm), con una larghezza di 1.642 mm. Nonostante il passo invariato (2.462 mm), lavorando di fino su più fronti, gli ingegneri sono riusciti a renderel'abitacolo molto più accogliente. Lo spazio per le ginocchia dei passeggeri posteriori aumenta per esempio di un paio di dita e lo stesso fa quello per la testa.

ROBUSTA COSTITUZIONE Sensibili progressi ci sono anche sul fronte della qualità. La plancia non si accontenta di sfoggiare un aspetto importante ma mette in campo anche finiture di tutto rispetto. A prima vista la nuova Fabia è all'altezza delle compagne di Gruppo più blasonate (leggasi Polo) se non è addirittura meglio. Di pregio è soprattutto la zona superiore della plancia, schiumata. Molto ben fatti sono i due cassettini, ma tutta la componentistica soddisfa tanto la vista quanto il tatto. Per buona parte si tratta di parti pescate nella banca organi del Gruppo VW, così come da lì vengono pure i sette motori che comporranno al lancio la gamma italiana.

QUATTRO A BENZINA... Quattro sono a benzina. Apre le danze un 1.200 da 60 cv (velocità massima 155 km/h, 16,5 secondi nello 0-100 e percorrenza media 16,9 km/litro), declinato anche in versione da 70 cv (163 km/h, 14,9 secondi e sempre 16,9 km/l). Nel ruolo di best-seller è atteso un 1.400 da 86 cv (174 km/h, 12,3 secondi e 15,4 km/litro) mentre la punta di diamante è un 1.600 da 105 cv, unico del gruppo a essere offerto con cambio manuale (190 km/h, 10,1 secondi e 14,5 km/litro) oppure automatico (185 km/h, 11,5 secondi e 13,2 km/l).

... E TRE DIESEL Per i seguaci di Rudolf Diesel ci sono invece solo trasmissioni manuali. Il primo abbinamento possibile è con il tre cilindri da 1,4 litri TDI, offerto a sua volta con due livelli di potenza,70 cv (163 km/h, 14,8 secondi e 20,8 km/litro) e 80 cv (172 km/h, 13,2 secondi e 21,7 km/l, che scendono a 20,8 in presenza del filtro per il particolato). Chiude l'elenco il collaudato 1.9 TDI da 105 cv (190 km/h, 10,8 secondi e 20,4 km/l o 19,6 km/l, rispettivamente senza e con il filtro antiparticolato).

MISTERO FITTO Il listino della Fabia resta per ora top secret. Le uniche indiscrezioni parlano di prezzi compresi tra i 10.000 e i 16.000 euro. La Skoda non fa però mistero di voler proporre quattro livelli di allestimento: base, Style, Sport e Comfort. Anche qui restano da definire diversi dettagli relativi alle dotazioni di serie: il listino verrà presentato assieme all'auto sotto i riflettori di Ginevra. Pare comunque già certa la presenza tra gli optional anche di accessori degni di auto di categoria superiore, come i fari autodirezionanti, il sensore per la pressione dei pneumatici, stereo con prese per iPod e lettori Mp3 e il navigatore satellitare.

VESTE TUTTI Da una Casa che esporta in 92 Paesi è legittimo aspettarsi un'auto che vesta bene i pigmei come i vichinghi e da questo punto di vista la nuova Fabia non delude. Il sedile, più alto di 30 mm rispetto a quello della prima serie, si può regolare tipo sdraio da spiaggia o come un seggiolone, tanta è l'escursione utile in lunghezza e in altezza. Il volante non è da meno e alla fine chiunque può ricrearsi su misura la posizione preferita.

CITTADINA MODELLO La sistemazione rialzata del sedile aiuta un po' nelle manovre di parcheggio. Non che la visibilità sia tragica; semplicemente la forma spiovente del muso e della coda impone un minimo di apprendistato per fare l'occhio ai reali ingombri. Volendo, nella lista degli optional ci saranno anche i sensori di parcheggio ma già così la Fabia si la cava benissimo in città, complice un diametro di sterzata contenuto.

W LA SINCERITA' Dei centri urbani questa Skoda non teme neppure i fondi sconnessi. Le sospensioni sono in grado di isolare bene le terga dei passeggeri dal pavé e dai sampietrini, senza per questo andare in crisi quando si cerca di tenere un passo allegro. A onor della cronaca, le auto provate nella prima presa di contatto montavano cerchi e pneumatici che difficilmente saranno standard, almeno sulla maggior parte delle versioni. In ogni caso la Fabia appare dotata di un assetto solido e sincero.

PALLA DI CANNONE La naturale tendenza ad allargare di muso si manifesta solo se si guida a passo di fanfara e resta comunque facilmente correggibile anche da mani e piedi poco esperti. La compatta ceca fila dritta come un fuso anche in autostrada. Pure a velocità da ritiro immediato della patente trasmette un buon senso di sicurezza e non accusa fastidiosi alleggerimenti. Lo sterzo, pur senza avere caratteristiche sportive, assicura un discreto feeling.

ERCOLINO I motori su cui la Skoda scommette di più sono due di quelli da 1,4 litri: il benzina da 86 cv e il turbodiesel da 80 cv. Nonostante la potenza simile, i loro temperamenti sono molto diversi. IlTDI a tre cilindri ha una voce roca alla Sandro Ciotti e inizia a spingere di buona lena già a basso numero di giri. Prima che la lancetta del contagiri arrivi a quota 2.000, cambia gradualmente passo e distende la falcata con un discreto brio. Solo in allungo perde un po' di smalto ma con un simile frazionamento ci vorrebbe coraggio per chiedere di più.

AMA GLI ACUTI Il 1.400 16V si comporta invece in modo opposto. Ai bassi è regolare e silenzioso ma difetta di un piglio deciso. Il suo nerbo viene fuori pian piano e il meglio arriva quando si insiste sull'acceleratore. In questo modo, accompagnata da un sound sportiveggiante, la Fabia si fa arzilla e vivace, anche se il cliente tipo di questa versione apprezzerà più spesso la regolarità e la linearità dell'erogazione. Questo è infatti il motore ideale per un impiego soft a breve-medio raggio, mentre per un uso intenso e per macinare chilometri su chilometri il TDI è la scelta migliore.


Pubblicato da Paolo Sardi, 25/01/2007
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