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Prova su strada

Renault Twingo Lovely


Avatar di Marco Rocca , il 30/10/15

8 anni fa - La piccola francese si veste elegante e monta l'automatico

La Renault Twingo Lovely veste elegante e monta anche l'automatico

DONNE, DU DU DU Che la Renault Twingo abbia avuto fin dall’inizio un forte ascendente sul pubblico femminile è cosa nota. Vuoi per la sua linea da simpaticona, vuoi per la praticità nel casa-ufficio ma anche parrucchiere, supermercato, parrucchiere, estetista e ancora parrucchiere. Scherzi a parte quando uscì, nel 1993, la Twingo entrò subito nelle grazie del gentil sesso, cosa tutt’altro che scontata per una piccola utilitaria.

LE QUOTE ROSA 2015, la tendenza non si è invertita, anzi. A voler dare un numero, quasi il 70% degli acquirenti Twingo mette il Rimmel. E allora perché non dedicare loro una serie limitata? Si chiama Renault Twingo Lovely e punta tutto sulla sciccheria. Iniziamo dall’esterno.

ULTRA GLAMOUR Tanto per cominciare ci sono due tinte inedite: l’elegantissimo Ultraviolet (a metà fra il blu scuro e il viola) e il Cosmic Grey, una bella punta di grigio scuro. Non siete soddisfatte? Non abbiate paura, a listino ci sono anche i più classici Bianco Dreams o Nero Etoile. Ovviamente, non finisce qui perché il tutto è condito da adesivi, lungo la fiancata, cerchi in lega da 16 pollici diamantati e vetri posteriori oscurati come quelli di una grossa limo per matrimoni.

TONI ELEGANTI Anche l’arredamento interno è ricercato come una it bag e punta tutto sul binomio pelle tessuto dei sedili impreziosito da cuciture viola a contrasto che dalle sedute arrivano sino ai tappetini, disegnando una Twingo stilizzata. Se non è attenzione al dettaglio questa! Il resto lo fa la dotazione di serie, che comprende, tra le varie cose, anche il clima automatico, la radio R&GO con comandi al volante, rivestito in pelle, e annesso supporto per lo smartphone. Alla clientela più esigente è dedicato il display da 7 pollici con sistema di infotainment R-Link Evolution ma l’idea di avere il proprio telefonino come navigatore solletica molto di più il pubblico.

PICCOLA A CHI? Tanta sciccheria è racchiusa nel corpicino piccolo ma capiente della Twingo, che ormai conosciamo bene e che in 3,60 metri lascia liberi più di 13 centimetri per le gambe dei passeggeri posteriori e 55 litri di vani portaoggetti. Mica male!

FA TUTTO DA SOLA Ma non è tutto perché la versione Lovely porta con sé anche un’altra novità che farà tanto piacere alle ragazze: il cambio automatico (disponibile da ora su tutta la gamma Twingo). Si tratta di un moderno doppia frizione a 6 rapporti prodotto dalla Getrag (in Puglia) che rende la guida facile facile. Niente stress da frizione, gomito destro poggiato sul bracciolo centrale e via nel traffico.  

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DUE SOTTO IL COFANO Nulla di nuovo da segnalare quanto alle motorizzazioni che rimangono due: il 1.000 SCe da 69 cavalli che però al momento non può montare l’automatico (arriverà a gennaio) e lo 0.9 TCe turbo da 90 cavalli nelle due opzioni, manuale a 5 marce o automatica per 1.450 Euro in più.

LIMITED EDITION I prezzi? La versione d’attacco è la 1.0 SCe 69cv S&S da 13.350 euro per salire oltre quota 14mila se gradite il piglio frizzante del motore più potente. Il lancio al pubblico è previsto per il 14 e 15 novembre prossimi. Vi state chiedendo quante ne faranno? Renault ha pensato a una serie limitata nel tempo e non nel numero: ecco perché la Twingo Lovely sarà in listino per un anno

ANTI TRAFFICO Diversamente dalla maggior parte delle auto, più traffico c’è e più si apprezza la Twingo. Sembra strano ma è vero. Con un raggio di sterzo da carrello delle spesa, svicolare tra le auto in colonna diventa un divertimento. Le inversioni si compiono in un fazzoletto (4,3 metri il raggio di sterzo) e l’ottima visuale aiuta a percepire bene gli ingombri.

RISPONDE BENE Fuori dal delirio urbano, in un tratto di strada collinare emerge il buon lavoro delle sospensioni. Sinceramente, a torto, mi aspettavo reazioni secche e rigide e invece la piccola Twingo assorbe bene buche e avvallamenti, rimanendo composta sulla propria strada, anche a velocità elevata. A tutto vantaggio del comfort e del piacere di guida tra le curve.

LIKE A PORSCHE A proposito di guida, mi sono messo al volante della versione da 90 cavalli automatica. Con questa potenza, la Twingo scatta in avanti con un bel guizzo per allungare piacevolmente sino al limitatore deliziando l’orecchio con note da vecchio flat six. I vantaggi del doppia frizione, rispetto alla maggior parte degli automatici per piccole, si colgono già nei primi metri. Dimenticatevi i sussulti da mal di mare di alcuni elettro attuati o il ritardo nella risposta stile Smart prima serie. Il doppia frizione è un cambio da auto grande (non a caso è lo stesso per tutta la gamma Renault) e consente di filar via con la massima linearità di marcia. Del resto i dati dichiarano uno 0-100 in 10,8 secondi, una velocità massima di 165 km/h e un consumo nel ciclo combinato di 4,8 l/100 km.

SI E NO Certo 1.450 Euro non sono pochi ma nella guida in città li benedirete tutti. Difetti? Qualcuno ne ho travato ma nulla di grave. La posizione di guida, per esempio, non mi ha convinto del tutto. La triangolazione sterzo-sedile-pedali sembra migliorabile: il primo è regolabile solo in altezza e non arretra come vorrei, mentre il secondo offre poco sostegno sotto le cosce. Alla mancanza dei paddle al volante si può invece passar sopra così come sulla plastica rigida di vari dettagli. 


Pubblicato da Marco Rocca, 30/10/2015
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