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Prova su strada

Porsche 911 Turbo S 2016: la regina è sempre lei


Avatar Redazionale , il 10/05/16

7 anni fa - La regina delle 911 si aggiorna. L'abbiamo guidata scoprendo che...

La regina delle 911 si aggiorna. L'abbiamo guidata scoprendo che...

SUA MAESTA’ E’ lì che mi aspetta in un parcheggio custodito la turbona, lavata e profumata come un bambino dopo il bagnetto serale. Sono emozionato e vi confesso anche un po’ intimorito. Quel sederone così largo, il più largo dell’intera gamma 911, preludio a un motore dalle prestazioni fuori dalla grazia del mondo. Sono 580 i cavalli della Porsche Turbo S erogati dal flat six che per il momento se ne infischia del downsizing e mantiene la cilindrata di 3.8 litri, come la GT3.

BEDDA FIMMINA Cerco di non dar retta a quella parte di me che vuole girare la chiave e partire. Adesso voglio guardarla fino all’ultimo dettaglio. Certo che è grosso questo sederone. Più largo della già larga Carrera 4, di ulteriori 28 mm. Lo adoro, sembrano i fianchi generosi di una bella fimmina sicula.

DADO STAR Vogliamo parlare dei cerchi? Stupende sculture a raggi da 20 pollici con dato centrale che suggella il legame con il mondo delle corse. La cornice perfetta per quegli enormi padellozzi carboceramici che fermerebbero una locomotiva.

AFRODISIACA Trasuda tecnologia e tradizione la TurbonaS, un mix che arriva dritto al cuore come il più potente dei veleni. E’ dannatamente elegante e cazzuta al tempo stesso. Si fa bella figura davanti alla Scala di Milano in abito scuro come tra le curve dell’Inferno Verde intutato di tutto punto. Una magia che riesce solo a lei.

PICCOLI DETTAGLI L’ultima realise della Porsche Turbo S sfoggia un frontale rivisto nelle generose aperture che portano ossigeno ai radiatori. Cambia anche la firma luminosa composta ora da due sottili lamelle. La bellissima bi-griglia posteriore, invece, rimanda al passato con i listelli verticali. Il tocco hi-tech arriva dai nuovi fanali che di notte creano un designo 3D.

EAU DE PORSCHE Che siano nuove, usate o con gli anni della mia cara nonna, le Porsche hanno sempre lo stesso odore che riconoscerei tra mille. Nel salotto buonissimo di Casa Porsche rimane tutto come è sempre stato. A eccezione del nuovo schermo infotainment da 8 pollici che lavora egregiamente al tocco delicato del dito. Di grande effetto la possibilità di vedere la mappe attraverso gli occhi di Google Earth. Come una berlina di lusso, ora arrivano anche tecnologia hotspot WI-FI e il sistema che mantiene l’auto in corsia e avvisa di un’auto nell’angolo cieco con una spia luminosa nello specchietto.

LIKE A JET Per capire cosa significhi avere una Porsche 911 Turbo S, pensate a un elegantissimo e costosissimo Jet privato con cui andare, per esempio, da Berlino a Parigi in giornata senza arrivare stanchi. I sedili possono ventilare aria calda o fredda, il radar tenere comodamente la distanza di sicurezza dall’auto che precede e lo stereo Bose diffondere in abitacolo bassi profondi e coinvolgenti come quelli di una sala cinematografica. Il tutto nel massimo silenzio di marcia.

DUECENTO K Certo, l’assegno da staccare per volare sulla strada non è alla portata di tutti: 211.829 Euro. C’è da dire, però, è tutto all inclusive a cominciare dai freni carboceramici, il volante piccolo da 360 mm di diametro, il pack Sport Chrono, gli ammortizzatori PASM adattivi e l’asse posteriore sterzante, solo per citare i più importanti. Ma ora basta chiacchiere, se non giro la chiave impazzisco!

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LIKE A S CLASS Il 6 cilindri si desta con il sospiro roco di un grizzly raffreddato. In città mi muovo con un filo di gas e il cambio PDK a doppia frizione butta una marcia dietro l’altra tenendo bassi giri e rumore. E’ sorprendente come un bolide che impiega solo 2,9 secondi nello 0-100 riesca ad essere fruibile come una Polo automatica. Mi lascio alle spalle la metropoli e metto le ruote in autostrada. Ancora una volta la magia. Sembra di essere su una Classe S da quanto risulta curata l’insonorizzazione, priva di fruscii aerodinamici e rumori esterni. A 130 orari si chiacchiera con un filo vi voce.

DOPPIA FACCIA Del resto è proprio questo il bello della Turbo S: avere nella stessa auto la comodità di una berlina di rappresentanza e, all’occorrenza, la cattiveria brutale di una 911 da pista. Tra le mani ho un missile terra-terra che raggiunge velocità sconosciute alla maggior parte degli automobilisti nel tempo di un respiro, quello dei due turbo.

IL GIGANTE CATTIVO E’ un po’ come se dietro di me ci fosse un gigante che riempie i polmoni d’aria per poi soffiare con tutta la sua forza. La spinta è devastante in qualsiasi marcia. Non è fantascienza, il merito va ai nuovi turbocompressori maggiorati a geometria variabile. Sappiate, per la cronaca, che la Porsche è l’unico costruttore al mondo ad adottare questa tecnologia sui motori a benzina.

MANIA DI ONNIPOTENZA E’ una sensazione che ho provato su poche altre auto e quando la percepisco è come se diventassi onnipotente sulla strada. Forse anche per il pulsantino magico sotto il volante che per 19 secondi scatena tutta la rabbia del motore, come in overboost alla Fast and Furious. Confesso di non essere un grande fan della trazione integrale. Secondo me, su una sportiva, i cavalli devono spingere solo su due ruote. Ma caspita se funziona bene sulla TurbonaS.

TOTEL WEAPON Mi butto in un misto stretto dall’asfalto abbastanza regolare. Sapete quale è stata la grande sorpresa? L’asse posteriore sterzante. Insieme al Torque Vectoring, che ripartisce la coppia tra le ruote dello stesso asse, è l’arma definitiva per divorare letteralmente le curve.

A PALLA DI CANNONE E’ un sottile gioco di squadra tra raffinati gingilli tecnologici che chiamano in ballo anche la sopraffina trazione integrale Porsche. Morale della favola, nonostante la Turbo S pesi quasi 1.700 kg e sia larga poco meno di 2 metri, riesce a trovare il punto di corda con una rapidità sconosciuta. A questo punto non rimane che dare gas per essere letteralmente sparati fuori a palla di cannone.

TURBONAS I LOVE YOU Dopo due giorni al volante credo di essermi innamorato. Ok la Turbo S non sarà ruspante e sanguigna come la GT3 ma dalla sua ha un comfort che la sportivona da pista può solo sognarsi, il tutto unito a prestazioni s-u-p-e-r-l-a-t-i-v-e in ogni circostanza che la eleggono a regina della nobile stirpe 911. 


Pubblicato da Marco Rocca, 10/05/2016
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