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Peugeot 407 2008


Avatar Redazionale , il 15/07/08

15 anni fa - Dopo 4 anni si concede una seduta dall'estetista

A quattro anni dal debutto in società, la 407 si concede una seduta dall'estetista, uscendone con un trucco leggero e con contenuti ancora più ricchi. Sempre triplice la proposta di varianti, basate sulla classica tre volumi, la wagon e la coupé.

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COM'E' Il periodo è quello standard. È infatti di tre o quattro anni il tempo medio che un'auto generalmente si concede prima di bussare alla porta dei designer per una bella rinfrescata. Nel caso della Peugeot 407, nata nel 2004, le modifiche introdotte fanno però pensare più ad un "model year" che ad un vero e proprio restyling, dato che le linee conosciute della macchina non sono state toccate.

A 32 DENTI A colpo d'occhio è quindi abbastanza difficile riconoscere le novità introdotte, e solo i più attenti noteranno i nuovi fascioni paracolpi o il rinnovato profilo protettivo perimetrale in tinta con la carrozzeria e dotato di modanatura cromata. Un po' più evidente invece l'inedita griglia a protezione della bocca spalancata, che dalla nascita caratterizza il frontale della 407. Grazie ad una trama di listelli cromati, la 407 mostra un sorriso decisamente più attraente, oltre a nascondere meglio alla vista la meccanica retrostante...

ESTRATTORE Il paraurti anteriore ospita anche i sensori di parcheggio, di nuova generazione e meglio integrati, mentre piccole modifiche riguardano il simbolo del leone annegato nel cofano anteriore, più vistoso e più simile a quello delle recenti 207 e 308. Nella vista posteriore i particolari variano in base al tipo di carrozzeria, con la berlina che si arricchisce di gruppi ottici bicolore e un paraurti di dimensioni più generose, che termina nella parte bassa con un elemento non verniciato, a simulare la forma di un aggressivo estrattore d'aria.

OCCHI ROSSI Sulla SW i gruppi ottici posteriori sono completamente rossi, con un effetto a led ripreso da quello della Coupé, mentre il paraurti ridisegnato modifica leggermente l'estetica della soglia di carico. Per dare maggiore slancio alla fiancata diventano disponibili per tutte le varianti le ruote in lega da 18", prima riservate alle sole motorizzazioni V6, mentre le dimensioni generali rimangono identiche, tranne che per la lunghezza, in crescita però di soli 15mm e 2mm rispettivamente per la berlina e la station wagon.

MEMORIA D'ELEFANTE Restano invariate anche le misure del generoso abitacolo, che sfrutta un passo di ben 2.725 mm per ospitare comodamente 5 adulti in un ambiente raffinato e confortevole. All'interno cambiano solo alcuni particolari secondari, sufficienti però per elevare il livello qualitativo percepito, come le sempre più diffuse finiture nere laccate o le cromature per i comandi della plancia centrale. Sono poi nuovi i comandi al volante per la radio e il cruise control e i sistemi di comunicazione a bordo WIP (World in Peugeot), che possono affiancare radio con lettore MP3, navigatore satellitare o hard disc da ben 30 Gb.

NOVE PALLONI Nessuna modifica ha riguardato la scocca, regolabile elettronicamente per le versioni V6, mentre per quanto riguarda i motori Peugeot punta sulla riduzione delle emissioni, introducendo un nuovo 2.0 litri a gasolio FAP e il 1.6 HDI FAP da soli 140 g/km di CO2.

DIESEL PER CINQUE Cresce così l'offerta di diesel, che diventano addirittura 5, assecondando le preferenze della clientela italiana che al 90% nel 2007 ha puntato sulla 407 a gasolio. Il rinnovato 2.0 HDi FAP (disponibile da ottobre) offre 140 cv di potenza massima e 150 g/km per quanto riguarda le emissioni. E' già pronto quindi per la futura normativa Euro5 e grazie anche ai 320 Nm di coppia massima (340 con l'overboost) spinge la berlina a 208 orari di velocità massima passando in 9,8 secondi da 0 a 100 km/h. La station, nelle stesse situazioni "stacca" 10,1 secondi e 203 km/h di punta massima, mentre il piccolo 1.6 HDi (110 cv e 240/260 Nm) non sfigura troppo con 192/189km/h e 11,7/12,1 secondi, rispettivamente in versione berlina e SW.

BITURBO PER DUE Completano la gamma diesel il noto 2.2 bi-turbo da 170 cv e 370 Nm (225/221 km/h e 8,7/9,0 sec) e il raffinato V6 2.7 bi-turbo da 204 cv e ben 440 Nm di coppia massima (230/226 e 8,5/8,8), quest'ultimo offerto unicamente con trasmissione automatica a sei marce. Per quanto riguarda i benzina, invece, la gamma italiana della 407 2008 prevede unicamente il 1.8 16V da 125 cv e 170 Nm (203/199 e 10,3/107 s). Scompaiono quindi il 2.2 a quattro cilindri e il V6 tremila.

SUPERDOTATA Per quanto riguarda gli allestimenti, la 407 rimane disponibile in tre versioni. La dotazione per il comfort e la sicurezza è già ampia sin dalla versione d'accesso Premium, che offre di serie il climatizzatore automatico, 7 airbag, l'ESP, i fendinebbia e il volante in pelle con comandi radio integrati. Salendo di uno step, l'allestimento Tecno, include i sensori anteriori e posteriori di parcheggio, il sistema Wip Nav, il clima bi-zona, l'indicatore di pressione dei pneumatici, il cruise control e i cerchi in lega da 17". Solo per la versione SW, inoltre, il tetto diventa in vetro panoramico. Sulla lussuosa Feline, infine, la dotazione comprende anche i sedili riscaldabili e regolabili elettricamente, i fari direzionali, gli interni in pelle e le sospensioni regolabili.

ACCESSO INVARIATO L'allestimento Premium è abbinabile ai soli 1.8 a benzina e ai due diesel meno potenti, il Tecno - il più apprezzato in Italia - a tutti i 4 cilindri diesel, mentre il Feline, esclude il 1.8 a ciclo otto e il 1.6 diesel. Per quanto riguarda i prezzi, Peugeot ha deciso di non variare le quotazioni delle versioni d'accesso Premium, mentre ha modificato di una percentuale variabile tra l'1,8% e il 2,3% i prezzi delle versioni più accessoriate, che però ora dispongono di alcune dotazioni aggiuntive che ne compensano il rincaro.

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COME VA L'abitacolo della 407 accoglie i passeggeri in un ambiente dal design piacevole, con finiture robuste e una sensazione di spaziosità e classe adeguata. Nelle versioni più accessoriate, il volante è dotato di regolazione elettrica e di una funzione che lo allontana dal sedile quando si spegne il motore, per facilitare i movimenti di entrata ed uscita di chi guida. Facile quindi, salendo sulla 407, sentirsi a bordo di berlina di lusso.

BELLA VISTA Una sensazione confermata dalla posizione di guida, facilmente personalizzabile grazie alle numerose regolazioni disponibili per il sedile e il volante, e dal buon sostegno offerto dai sedili, più vicino a quello di una tedesca che alla tradizione francese. I conducenti di qualunque taglia non avranno poi alcun problema di visibilità, grazie all'enorme parabrezza (oltre 1,6 mq) e alla buona estensione della finestratura laterale.

GRANDE VIAGGIATRICE Sulla 407 i viaggi su lunga percorrenza non sono quindi un problema, perché lo spazio disponibile è condito con una silenziosità da riferimento e con un molleggio capace di farvi sentire a bordo di un over craft anche quando sotto le ruote stanno passando le peggiori brutture. Ma il bello è che, a tanto comfort nella guida in souplesse, non corrisponde un comportamento ondivago quando si decide di spingere.

AGILE E SINCERA Grazie ad uno sterzo diretto e preciso e a sospensioni con più di qualche reminiscenza sportiva, la 407 offre il piacere di guida tipico delle Peugeot, fatto di un assetto che esalta le doti di maneggevolezza e regala un ottimo equilibrio di fondo, capace di mettere a proprio agio il guidatore fin dalle prime curve. Un ESP di ultima generazione (la 8.1 di Bosch), vigila nel caso ci si facesse prendere troppo la mano, ma anche nella guida brillante la 407 è abbastanza sincera da non mettere mai in difficoltà il guidatore.

NON FA LA DURA L'apporto dato dalle ruote da 18" - con pneumatici da ben 235/45 - è ben avvertibile nella solidità del volante fra le mani e nella precisione con cui vengono seguite le traiettorie impostate. Meno sensibile è invece il cambiamento d'assetto dovuto alle sospensioni a regolazione elettronica, montate sulle versioni a sei cilindri. Anche con l'opzione sport l'assetto non diventa mai troppo rigido, e sebbene limiti effettivamente i movimenti della scocca sul misto, mantiene quasi invariate le doti di assorbimento delle asperità.

GRANTURISMO Questo accessorio è comunque utile viste le prestazioni messe in campo dal V6 3.0 litri a gasolio, dotato di doppio turbo a geometria variabile. È abbinato unicamente ad un automatico Tiptronic a sei marce e spinge senza flessioni dal minimo fino a poco oltre i 4.000 giri, spostando la grossa 407 come se pesasse la metà rispetto agli oltre 1.500 chili dichiarati, dandole un passo più da granturismo che da berlina per famiglia.

LISCIO COME L'OLIO Il motore è poi talmente silenzioso che, nella guida veloce, il cambio è spesso costretto a inserire una marcia superiore - in modalità sequenziale - perché si è ormai raggiunto il limitatore. Una situazione inusuale, parlando di diesel ma non solo, che dà l'idea dell'estremo equilibrio raggiunto da questo V6, praticamente privo di vibrazioni o ruvidità a qualunque regime.

NON SFIGURA Da questo punto di vista non sfigura nemmeno il quattro cilindri 2.0 litri HDI di nuova generazione, che rispetto al 136 cavalli dichiara solamente una nuova gestione elettronica. Come per il motore da cui deriva, le prestazioni sono notevoli in relazione alla potenza, ma anche qui quello che si apprezza di più è l'estrema regolarità di erogazione e la silenziosità anche sotto sforzo. Il merito va sicuramente anche ai cristalli laterali stratificati (optional), ma a vetri chiusi è davvero difficile accorgersi di essere a bordo di un diesel.


Pubblicato da Michele Losito, 15/07/2008
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