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Peugeot 308 1.6 HDI Féline


Avatar Redazionale , il 12/04/08

15 anni fa - Cattiva fuori, coccolona dentro

Cattiva fuori, coccolona dentro. La doppia anima della 308 ci ha accompagnato per tre settimane. Vista da fuori richiama linee da batmobile. Vissuta da dentro sembra di stare in una lounge car, con vetrata panoramica, raffinatezze e profumi d'Oltralpe.

TUTTO QUEL CHE SERVE La schizofrenia del Leone sta raggiungendo livelli preoccupanti. Parcheggiate la 308 di muso nel giardino del vicino e lo spaventerete. Sembra una batmobile pronta a graffiare, specialmente se nera come quella della nostra prova. Poi portatelo a fare un giro e vi giudicherà più ricchi e raffinati di quel che siete: interni curati, comodosi e illuminati. E, se volete, pure profumati. Acchiappa gli occhi, coccola dentro e consuma poco. Ci abbiamo vissuto intensamente in città e in autostrada e abbiamo deciso che si possono comprare anche altri generi di auto, ma con una compatta come la 308 avrete tutto quel che serve da un'auto. E anche di più.

TUTTI I GIORNI Viaggi silenziosi in autostrada e spazi ampi per i passeggeri, che non si lamenteranno neppure dopo ore di tirata. Complice la larghezza da ammiraglia e la vetrata panoramica che regalano sensazioni da "limo". Un ruolo importante lo giocano le luci. Non solo quelle notturne ma anche quelle diurne, dal tetto in vetro al parabrezza anteriore da pullman e alla finestratura laterale a prova di claustrofobici. E se - come nell'esemplare della prova - plancia e tessuti sono sul chiaro, tutti i giorni sembreranno primaverili, pagando lo scotto di qualche riflesso di troppo nella guida notturna.

SENSAZIONI Le sedute sembrano gusci di silicone: si adattano perfettamente a schiena e fondoschiena e, pure senza regolazione elettrica, si trova in un attimo la posizione giusta. Lo sterzo, non proprio diretto, sembra un filo inerte e con il volante troppo grosso, ma non siamo su una sportiva. E poi è una questione di gusti. Per il resto solo lodi: niente ondeggiamenti pronunciati, neppure sui curvoni autostradali, assorbimento sempre docile di buche e giunture e una sensazione di solidità in appoggio come in frenata che trasmette sicurezza. Complici i gommoni da 17 pollici e l'ESP, che entra in azione alle prime avvisaglie di allegria. Ma si può sempre disinserire. Impossibile poi aver problemi nei lunghi viaggi: a bordo regna il silenzio e anche dei benzinai si riducono i danni. Unico fastidio, incomprensibile, il tappo benzina che si apre ancora con la chiave, come sulle utilitarie di vent'anni fa.

FACCIO LA SPESA? Rimane la questione bagagli, il vano posteriore è nella norma, solo la soglia di accesso lascia desiderare: la traversa alta evidentemente aiuta rigidità torsionale e piacevolezza di guida mase avete la schiena dolorante potreste affaticarvi più del consentito. Il ribaltamento della panchetta invece è rapido e indolore. Mentre se siete vessati dalla spesa quotidiana, con il sacchetto che poi sparge il tonno sui sedili alla prima curva, niente timori: il gancio posizionato sul tunnel centrale lato passeggero è intelligente e pratico. Un pensiero femminile utile anche per il mondo maschile. Dettagli che nella vita di tutti i giorni fanno la differenza. Come gli specchi elettrici che si chiudono e aprono da soli, riducendo i rischi di dimenticanze e danni.

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DISTANZE PROFUMATE Insomma, le compatte sono talmente evolute da diventare dei veri transgender automobilistici. Pure le portiere si chiudono sorde e le plastiche sono morbidose. Lo schermo piatto con navigatore e impianto hi-fi spunta dalla consolle centrale e regala altimetro, orologio, integrazione col telefono (basta inserire la sim) e tanta compagnia anche nei lunghi viaggi. Potete collegarci il lettore mp3, mentre la presa d'aria centrale contiene la cartuccia profumata.

GOMITO DEL PEUGEOTTISTA La leva del cambio potrebbe essere più corta e con meno escursione tra le marce, lievi incertezze cancellate da finezze come l'illuminazione anche dei punti bassi dell'abitacolo. Il bracciolo centrale appare ben tarato nelle misure e nelle modalità di regolazione: scorre in avanti fino a coccolare il vostro gomito e nasconde un bel pozzetto centrale. Non mancano portabottiglie, vani per telefonini, portaocchiali e ampie tasche laterali sulle portiere.

GUIDA NO PROBLEM In qualsiasi situazione si viaggia tranquilli, con gli occhioni allo Xeno che di notte seguono le curve. Come sulle ammiraglie più raffinate serve avere un "occhio" di riguardo nelle retromarce. Le forme oblunghe di anteriore e posteriore richiedono cautela econsigliano l'uso dei sensori, che però sono di serie solo sulla Féline.I 110 cavalli sono docili al semaforo ma pronti al trotto e disponibili al galoppo, e tirano la 308 con poco gasolio: si rimane sui 17 km al litro senza fatica. Un HDI raffinato e in perfetta accoppiata col corpo vettura:niente vibrazioni da mezzo agricolo su volante o pedaliera. La mancanza delle sei marce non pesa neppure in autostrada: a 130 si viaggia a 2700 giri.

VOGLIO DI PIÙ? Alta e ospitale come una monovolume, la 308 offre spazio anche sopra la testa. Volete anche raffinatezza? Guardate i quadranti trattati come orologi antichi. Nei lunghi viaggi autostradali inoltre il regolatore di velocità dietro il volante evita crampi ai piedi. Volete andare più forte? Potete sempre scegliere il 2.0 litri. La 308 risponde sempre preparata e rischiate di non aver scuse per cambiarla, neppure dopo qualche anno. A meno che non vogliate il tetto apribile: la vetrata panoramica rimane fissa, si apre (elettricamente) solo la tendina. Che abbiamo chiuso spingendo sul tastino prima di rendere le chiavi. Con una certa nostalgia.


Pubblicato da Luca Pezzoni, 12/04/2008
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