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Prova

Peugeot 3008


Avatar Redazionale , il 22/04/09

14 anni fa - La crossover del Leone.

Con "crossover", che sembra sempre più la parola d'ordine per avere successo sul mercato, quelli del Leone cavalcano la moda e lanciano una nuova compatta un po' Suv, un po' berlina e un po' monovolume. Proposta con motori diesel e benzina, in attesa anche di una futura variante ibrida, ha prezzi che partono da 22.000 euro.

DOPPIO ZERO Davanti all'amletico dubbio se lasciare o raddoppiare, in Peugeot non hanno tentennato un attimo: buona la seconda e via il velo alla 3008, crossover che allarga la gamma e va a fare compagnia in listino alla "suvveggiante" 4007. Ad accomunare le due auto ci sono l'idea di versatilità e il doppio zero a metà del nome, che a Sochaux è sinonimo di qualcosa che esce dagli schemi classici del marchio. Per il resto le due auto svolgono il tema della macchina tuttofare in modo molto diverso e non c'è nessun pericolo che si pestino i piedi nelle concessionarie.

SOTTO VETRO A bene vedere, una certa familiarità c'è anche nel look, perché la linea della 3008 prende le mosse dai tipici stilemi della Casa francese. Nel suo disegno non mancano i passaruota con il bordo piatto e i fari appuntiti, che sembrano protendersi verso l'enorme parabrezza acustico, fortemente inclinato all'indietro. Riga alla mano, la sua superficie è di ben 1,7 metri quadri, ma i finestrini laterali non sono da meno e, a mo' di ciliegina sulla torta, si può ordinare anche un tetto panoramico solo un po' più piccolo, da 1,6 mq.

INTEGRALE? NO, GRAZIE Su questa base familiare, la 3008 innesta alcuni elementi tipici delle Suv che ne fanno una crossover Doc. I tocchi avventurosi vengono dai parafanghi in carne, dalla presa d'aria frontale spalancata e appena più squadrata del solito e dalle protezioni per il sottoscocca che fanno capolino sotto paraurti oversize. L'impostazione generale, comunque, non è affatto estrema e la vocazione soprattutto stradale traspare in modo evidente, anche se l'altezza complessiva cresce di molto rispetto a una 308 berlina. Il fatto che la 3008 intenda dedicarsi al massimo al fuoristrada leggero traspare anche dalle scelte tecniche a livello di trasmissione. Per contenere i pesi e i costi, di versioni a trazione integrale non se ne parla, una scelta che pare premiante, visto che la concorrenza vende soprattutto versioni a due ruote motrici.

FA DA SE' Quelli del Leone puntano ovviamente sulla trazione anteriore e propongono a chi ha il pallino dell'avventura e si allontana dall'asfalto un pacchetto realizzato in collaborazione con la Bosch, chiamato Grip Control, che esalta il comportamento sui fondi insidiosi. A comporlo sono pneumatici da 16" M+S e un sistema antipattinamento "intelligente". Dotato di un manopolone simile a quello del Terrain Response della Land Rover, chiede al pilota di selezionare il terreno da affrontare (standard, neve, fuoristrada, sabbia) e regola poi i controlli elettronici della trazione e della stabilità per ottenere il massimo della motricità e della versatilità. Gli stessi controlli possono in ogni caso anche essere disattivati (Esp off).

TRE PER DUE Anche l'abitacolo si dimostra molto versatile grazie alla presenza di un sacco di soluzioni furbe e di vaniportaoggetti. Il portellone è sdoppiato, con una pratica ribaltina, e alle sue spalle si apre un vano da ben 512 litri, che possono diventare 1.604 ripiegando il divano posteriore. Lo spazio disponibile non soltanto abbondante ma è anche sfruttabile in modo modulare, con il piano di carico che può essere sistemato a tre diverse altezze per dividere a seconda delle necessità il volume e raddoppiare eventualmentela superficie d'appoggio.

L'IBRIDO CHE VERRA' A ben vedere, una trazione integrale- anche se un po' atipica - arriverà nella famiglia 3008 nel 2011. Tra due anni la crossover farà debuttare il sistema Hybrid4, che prevede l'impiego di un motore elettrico a spingere sulle ruote posteriori. Quest'unità potrà lavorare a supporto del motore diesel, sempre collegato alle sole ruote anteriori, oppure potrà far muovere in autonomia la 3008 nella sola modalità elettrica per brevi tratti. In attesa di questa chicca, l'offerta è comunque ben articolata, con quattro alternative a gasolio (il 1600 HDi da 110 cv con cambio manuale o - dall'estate - robotizzato a sei marce e un nuovo 2.0 HDi in versioni da 150 e 163 cv, rispettivamente con cambio manuale o automatico a sei rapporti) e due a benzina (1.6 VTI da 120 cv e 1.6 THP da 150 cv, destinati a salire in autunno a 156).

A TESTA ALTA Le motorizzazioni top a benzina e gasolio portano per la prima volta su strada un'altra novità. Si tratta del Dynamic Rolling Control, che - come il nome lascia intuire - si occupa di minimizzare il rollio. In curva o nei cambi di direzione, l'ammortizzatore posteriore destro e quello sinistro sono messi in comunicazioneda un sistema idraulico passivo che rende più piatto e stabile l'assetto. Questa non è però la sola leccornia tecnologica della 3008. Tra gli optional spiccano i fari bixeno adattivi, il sistema Head Up Display, che mostra uno schermo trasparente davanti al parabrezza la velocità e altre informazioni, evitando al pilota di distrarsi per guardare gli strumenti, e il Distance Alert, che, con un radar, allerta il guidatore quando arriva troppo vicino a chi lo precede. Succedesse l'irreparabile, comunque, la struttura della 3008 promette di comportarsi bene, in virtù di un'inedita struttura a deformazione programmata che sfrutta un brevetto Bogé.

DA 22.000 EURO Le versioni previste sono tre. Quella base si chiama Premium e ha di serie tra le altre cose l'Esp, il clima manuale, lo stereo e il volante in pelle. La versione intermedia, probabile best seller, è la Tecno, con il clima che diventa automatico, i cerchi in lega da 17", il cruise control e i fendinebbia. Al top c'è poi la Outdoor, con di serie anche cerchi da 18", Head Up Display, Distance Alert, sensori crepuscolari, pioggia e di parcheggio. Quanto poi al listino, questa Peugeot arriverà nelle concessionarie nella seconda metà di maggio a prezzi ancora in parte da definire. Per ora si sa che la versione d'accesso, la 1.6 Premium, costerà 22.000 euro e la 1.6 HDI Premium 23.900. Interessante notare che, con cerchi da 16 e 17", questo motore turbodiesel faccia registrare emissioni di 130 g/km di CO2 e goda quindi delle agevolazioni in caso di rottamazione.

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LA CARICA DEI 101 Al volante della 3008 ci si trova come circondati dalla plancia, che si sviluppa un po' come sugli aerei. La consolle è avvolgente (pure troppo: qualche centimetro in più per la gamba destra non avrebbe fatto male) e mette tutti i comandi ben a portata di mano. Il grado di finitura è ottimo e la qualità percepita è all'altezza della miglior concorrenza. L'impostazione di guida ricalca quella della 308, con il volante che ha la stessa inclinazione. La differenza rispetto alla sorella tutta casa e asfalto sta nella diversa altezza. Qui si siede in posizione sopraelevata: la Casa stima che gli occhi del pilota si trovino 101 mm più in alto che sul modello d'origine, con grandi vantaggi sul fronte della visibilità e dell'accessibilità. Da questo punto di vista hanno di che stare allegri anche i passeggeri posteriori, che hanno centimetri in abbondanza per la testa e non se la passano affatto male anche a livello delle ginocchia.

FUMO E ARROSTO L'ampiezza delle superfici vetrate non rende solo l'ambiente luminoso ma dà anche una bella mano a capire i reali ingombri della carrozzeria in manovra. Con una lunghezza complessiva di 4.365 mm, la 3008 si muove con una certa disinvoltura anche negli spazi stretti e in città, anche se il diametro di sterzata è nella norma e nulla più. Con il salire della velocità, la prima cosa che resta impressa di questa Peugeot è l'impressione di consistenza. Il posto di guida è "importante" e si avverte l'idea di essere a bordo di un'auto di una certa categoria, complice pure l'ottima silenziosità.

CHAPEAU! Lo sterzo è progressivo, leggero in manovra e diretto in velocità, con la macchina che sembra piantata sulle carreggiate larghe. Le sconnessioni sono superate in scioltezza e solo i colpi più secchi arrivano ai passeggeri, mentre gli avvallamenti non turbano più di tanto l'assetto. Gli ingegneri hanno fatto davvero un gran lavoro sul telaio e sulle sospensioni. La 3008 è più alta e più pesante di circa un quintale rispetto alla 308 ma su strada si guida tutto sommato con lo stesso piacere e la stessa disinvoltura della berlina. Gli ingressi in traiettoria sono precisi e puntuali. Anche quando magari si è battezzata male una curva e a metà si scopre che chiude più del previsto, il muso non tende a partire per la tangente ma risponde diligente ai comandi, seguito passo passo dalla coda.

SANA COSTITUZIONE Ciò che sorprende è come la 3008 si comporti bene anche senza il dispositivo di controllo del rollio presentato in pompa magna dalla Peugeot. Pure sulle versioni dotate di assetto standard, il coricamento laterale è minimo e la scorrevolezza in curva è ottima, segno che la crossover francese è di sana e robusta costituzione. Con il Dynamic Rolling Control il salto di qualità comunque c'è, intendiamoci. La macchina resta più piatta e rigorosa nel seguire la linea impostata ma per arrivare a sentire i benefici di questo sistema occorre tenere un passo davvero sostenuto.

PARTNER IDEALE Con un telaio così in palla, sarebbe lecito anche farsi allettare dalle versioni più sportive ma, a conti fatti, il motore più azzeccato per la 3008 è il sempreverde 1600 turbodiesel HDI da 110 cv. La sua coppia di 240 Nm si fa un baffo del maggior peso della 3008 e conferma la vivacità mostrata in tante altre occasioni. La scheda tecnica parla di un tempo di 12,2 secondi nello scatto 0-100 e di una velocità massima di 180 km/h ma nell'uso su strade trafficate quel che più conta è l'elasticità e la capacità di viaggiare con le marce lunghe senza strappi o irregolarità e da questo punto di vista la 3008 non presta il fianco a critiche. Solo nei rilanci in sesta è necessario mettere mano al cambio (peraltro ottimo) e scalare. La lunghezza delle marce è però il presupposto per tenere bassi i consumi, con una media di 19,6 km/litro.

L'OUTSIDER Per chi percorre pochi chilometri e non disprezza la guida sportiva, la scelta giusta può essere invece il 1600 THP sovralimentato a benzina. Grazie al turbo twin-scroll che inizia a soffiare prestissimo, questo motore può vantare un picco di coppia pari a quello del fratello turbodiesel, ottenuto però a regimi addirittura più bassi (dai 1.400 giri) e costante per una bella fetta della curva d'erogazione. Con simili presupposti una crossover turbo benzina non è certo un'eresia, tutt'altro. La spinta è forte anche sulle salite impegnative e non si deve rinunciare alla brillantezza in allungo. Gli 8,9 secondi nello 0-100, la velocità di 201 km/h sono un risultato quasi da sportiva e i 13,5 km/litro rendono questa 3008 amica anche dell'ambiente.


Pubblicato da Paolo Sardi, 22/04/2009
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