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Prova su strada

Nuova Audi RS 4 2017: dopo 18 anni ritorna il V6 biturbo. Ecco come va


Avatar Redazionale , il 13/12/17

6 anni fa - Su strada il sottosterzo è un lontano ricordo

Ritorna il V6 biturbo, proprio come sulla prima RS 4 del 1999. Questa volta, però, ci sono 450 cavalli e 600 Nm di coppia per uno 0-100 in 4,1 sec

LE ORIGINI La prima serie, prodotta dal 1999 al 2001, era basata sulll'A4 serie B5, ed era disponibile solo con carrozzeria Avant. Aveva un benzina da 2.671 cm³ V6 di 90° a 5 valvole per cilindro messo a punto in collaborazione con Cosworth, sovralimentazione biturbo ed erogava 381 cavalli e 440 Nm, che spingevano la RS4 da 0 a 100 km/h in 4.9 secondi e fino a 250 km/h autolimitati.

BITURBO COME BACK Il 2.9 TFSI V6 twin turbo della nuova, l’ultima, Audi RS 4 (lo stesso montato sulla nuova RS 5) è un chiaro un richiamo al leggendario V6 della prima RS 4 Avant. Le somiglianze, però, finiscono qui. Il 2.9 litri V6 biturbo di derivazione Porsche che sonnecchia qui davanti ha 450 cv ed è capace di ben 600 Nm di coppia. Grazie alla trazione integrale quattro, la nuova RS 4 raggiungere i 100 orari con partenza da fermo in 4,1 secondi prima di toccare i 280 km/h autolimitati elettronicamente. 

LA TECNICA I due turbocompressori del 2.9 TFSI, disposti ciascuno su un bancata, soffiano fino a 1,5 bar di pressione. Sono montati con un angolo di 90 gradi rispetto ai cilindri. Questo significa che il lato di scarico delle teste dei cilindri è all'interno e il lato di aspirazione all'esterno. Questo layout consente un design compatto e un percorso del carburante estremamente corto a tutto vantaggio delle prestazioni ma anche dei consumi. E poi c’è anche la questione del peso. Il nuovo motore è ben 31 chili più leggero del precedente V8 il che vuol dire meno inerzia sull’asse anteriore, ci siamo capiti no?

CHE BELLA COPPIA Il V6 da 2.9 litri, come detto, si avvale della collaborazione di due turbocompressori: il surplus di 170 Nm rispetto alla precedente generazione di Audi RS4 Avant è dovuto soprattutto al soffio magico delle turbine. Detto dei valori di potenza e di tiro, la A4 Avant vitaminizzata (che da una generazione all'altra ha perso 80 kg) dovrebbe limitarsi a 8,8 l/100 km di benzina (-17% rispetto a RS4 terza edizione) Sempre, ovviamente, che il mio piede destro non si innamori del pedale del gas, il che è parecchio probabile.

ANCHE A FREDDO Un altro punto di forza dell'efficienza di questo nuovo 2.9 TFSI è il sistema di gestione termica. Il basamento e la testata del cilindro hanno circuiti di raffreddamento separati. Dopo un avviamento a freddo, la pompa dell'acqua commutabile regola il flusso del liquido di raffreddamento attraverso il motore in modo che l'olio si riscaldi rapidamante. 

ESC OFF Se siete amanti del track day vi farà piacere sapere che il controllo elettronico della stabilità e dello slittamento, hanno una settaggio specifico per la RS 4. Tradotto vuol dire che ritardano l'intervento così da lasciare più spazio al piacere del pilota. Volendo, se si tiene premuto il pulsante per più di tre secondi, l'ESC si spegne completamente e allora comincia la festa. Anche perché nel settaggio più sportivo il rapporto di trasmissione dello sterzo rimane costante a 14: 1. Solo numeri? Direi proprio di no, visto che tutto ciò consente di non togliere mai le mani dal volante anche tra i tornanti.

BASSA E CATTIVA Una RS 4 non la riconosci solo dal sound (e che sound con gli scarichi sportivi) ma anche da come ti guarda in cagnesco nello specchietto retrovisore. I parafanghi si allargano di 30 mm rispetto alla A4 liscia, arrivano prese d'aria specifiche, cerchi di lega forgiati da 19", l'alettone posteriore sul lunotto e il grande diffusore posteriore che integra i classici terminali di scarico ovali segno distintivo della famiglia RS. E poi c’è l'assetto sportivo, ovviamente di serie, ribassato di sette millimetri rispetto a quello più dinamico offerto sulla A4.

SALOTTO SPORTIVO L’interno è sobrio come deve essere quello di un’Audi ma in chiave squisitamente sportiva, senza inutili barocchismi. Sedili sportivi con impuntura a nido d’ape, volante multifunzione appiattito nella parte inferiore, cuffia del cambio e listelli sottoporta impreziositi dal logo RS. E poi c'è l’ormai nota strumentazione digitale, che Audi chiama Virtual Cockpit (optional), e che sulla RS 4 aggiunge indicatori specifici relativi a forza G, pressione pneumatici e coppia.

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CAPITOLO OPTIONAL Se c’è una certezza nel mondo dell’auto, sono senza dubbio le chilometriche liste di optional e personalizzazioni che Audi offre alla sua clientela. Non cambia la musica nemmeno per la nuova RS4 Avant: di serie abbiamo il sistema di infotainment MMI Radio Plus da 8,3”, fanaleria Full-LED e frenata autonoma d’emergenza. Per chi volesse arricchire ulteriormente questa sportiva per famiglie, con 8.000 euro si può aggiungere il Pacchetto Dynamic con sterzo dinamico e differenziale sportivo oltre al Dynamic Ride Control. Chi volesse investire 15.000 euro in più del prezzo di listino, può avere oltre quanto già detto anche i freni carboceramici ed impianto di scarico sportivo. Gli interni sportivi si acquistano a 1.820 euro con il pacchetto Design RS, che prevede sellerie in pelle Nappa con cuciture rosse a contrasto, mentre chi volesse spendere 5.500 euro per il Look carbonio potrà fregiarsi di particolari estetici esterni in carbonio. Da non perdere la vernice blu Nogaro, ispirata al blu della prima Audi RS 4 Avant del 1999. Ciò detto, la nuova Audi RS 4 parte da 87.900 Euro. 

CONTRO ALFA E BMW Ok, ma chi sono le rivali della nuova Audi RS 4? Se contiamo il fatto che stiamo parlando di una wagon allora bisogna tirare in ballo la Mercedes AMG C 63 che costa più o meno lo stesso prezzo ma ha qualche cavallo in più. Ma quando leggi la sigla RS la mente vola allo scontro diretto con BMW e, da un annetto a questa parte anche con Alfa Romeo. Lo so, parliamo di berline e per giunta un filo più potenti ma la filosofia sportiva alla base vorrebbe essere la stessa.

SOTTOSTERZO ADDIO Ma allora come va questa nuova RS 4 su strada? Dopo aver provato le sue più acerrime nemiche posso dirvi che pur essendo meno potente, la tedesca di Ingolstadt ha diverse frecce al suo arco. La prima è la trazione integrale quattro che ripatisce fino all’85% della coppia sull’asse posteriore se necessario. Messa alle strette in circuito probabilmente la RS 4 risulterà un filo più sottosterzante delle rivali a trazione posteriore ma vi posso garantire che su strada il vantaggio torna nelle mani della tedesca, specie se il fondo diventa viscido o peggio innevato. Al di là di tutto, se si staccano i controlli, tenere in riga la coda non è cosa da tutti ve lo garantisco. 

GRANDE LEGGEREZZA E poi c’è la questione del bilanciamento. Nonostante i quasi 4 metri e 80 di lunghezza, l’agilità tra le curve è impressionante. La nuova Audi RS 4 sembra molto più leggera di quanto non dica la bilancia che ferma l'ago a 1.790 kg. Per la cronaca sono ben 80 i kg in meno rispetto alla versione precedente. Su strada, tra le curve, la direzionalità dell'anteriore sorprende e il posteriore segue fedele (quando i controlli sono tutti inseriti). 

QUEL DIFFERENZIALE Visto che ho tirato in ballo il posteriore sappiate che se deciderete di portarvi a casa una RS 4 dovrete mettere in conto anche l'acquisto del differenziale posteriore autobloccante meccanico. La sua presenza cambia il comportamento della station tedesca donandole ingressi in curva ancora più rapidi. 

FRENI E CAMBIO OK Ottimo il lavoro delle sospensioni che anche nella taratura più morbida conservano sempre un certa resistenza ad affondare sotto il peso della vettura pur garantendo un buon confort su asperità e dossi. Da lode i freni carboceramici, optional e il cambio automatico a 8 rapporti dagli innesti rapidissimi.

DANNATI OPTIONAL Difetti? Se la Audi S4 è una gran turismo per eccellenza mi sarei aspettato un filo di cattiveria in più dalla RS 4. Sarebbe bastato per esempio qualche pannello fono assorbente in meno per regalare emozioni ancora più forti. Sia chiaro il rombo del V6 è coinvolgente dall'esterno ma si percepisce molto meno dal volante. E poi, come già detto, c'è la questione degli optional. Su un'auto del genere mi sarei aspettato qualcosa in più nella dotazione di serie, vedi per esempio il Virtual Cockpit che si paga a parte. Per il resto la nuova Audi RS 4 mi ha sorpreso per una dinamica di guida e un coinvolgimento al volante addirittura superiori alla sorellona potentissima RS 6, provare per credere!  


Pubblicato da Marco Rocca, 13/12/2017
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