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Nuova Audi A6 2018: la prova su strada [VIDEO]


Avatar di Emanuele Colombo , il 18/05/18

5 anni fa - Nuova Audi A6 2018: prova, prezzi, caratteristiche, foto e video

Ecco la nostra recensione della nuova Audi A6 2018: il video del test su strada, le caratteristiche, le motorizzazioni e i prezzi

L'EVOLUZIONE DEL DESIGN Le prenotazioni sono cominciate già ad aprile e nei concessionari la vedremo il prossimo giugno, ma com'è fatta questa nuova Audi A6 2018, quella di ottava generazione? Una prima risposta, forse scontata, è: un gran bene. Il colpo d'occhio sul design degli esterni conferma l'approccio della casa verso un'evoluzione della specie, piuttosto che su una rivoluzione: un'evoluzione in chiave sportiva con fianchi scolpiti e muscolari. Gli interni, mutuati dalla cugina A7, segnano invece un cambiamento più marcato rispetto alle A6 precedenti.

COMANDI DIGITALIZZATI Molto bella è la plancia, dal design più movimentato che in passato, che coniuga al meglio il rigore tipico del marchio con linee più armoniose e interessanti (anche se alcune plastiche hanno una consistenza leggera al tatto). Molto si deve alla necessità di integrare il nuovo sistema di controllo per l'infotainment e le regolazioni dell'auto chiamato MMI touch response, basato su due display touch, che secondo Audi rappresenta il nuovo punto di riferimento per intuitività e possibilità di personalizzazione.

COMANDI PERSONALIZZATI Il MMI touch response è un sistema di comando completamente digitale, che consente di personalizzare le funzioni mostrate dal display mediante il classico “clicca e trascina” a cui ci hanno abituato i computer. Fino a sette autisti possono memorizzare le proprie impostazioni preferite in altrettanti profili personalizzati, modificando sino a 400 parametri.

LINGUAGGIO NATURALE Non manca un sistema di riconoscimento vocale che, coerente con le ultime tendenze in fatto di assistenti virtuali e forte di un sistema cloud per l'elaborazione dei dati, reagisce a espressioni di uso comune, per non rendere troppo fredda la gestione dei comandi. Per chi si sente più sicuro a toccare le icone direttamente sullo schermo, Audi A6 2018 ha un sistema di risposta tattile e acustica, che fa percepire tanto alla punta del dito così come all'orecchio l'immissione dei vari comandi.

ALTA DEFINIZIONE A seconda degli allestimenti e degli accessori scelti, il display superiore del MMI touch response può essere da 10,1 pollici, mentre quello inferiore – in genere destinato alla regolazione del climatizzatore, alla scrittura di testi e ad altre funzioni legate al comfort – è da 8,6 pollici. Bellissimo il colpo d'occhio sulla plancia digitale, con tutti gli schermi di cui sopra che restituiscono immagini in alta definizione. Peccato solo che sui display touch tendano a rimanere ditate evidenti quanto ineleganti. E che in certe condizioni di luce l'arredo dell'abitacolo produca riflessi un po' fastidiosi alla guida.

DIGITAL COCKPIT Disponibili, sempre a richiesta, lo head-up display, che proietta sul parabrezza le informazioni più importanti per la guida, e la strumentazione digitale Audi virtual cockpit, che rimpiazza i quadranti analogici con uno schermo da 12,3 pollici. Quest'ultimo fa parte del pacchetto con il navigatore MMI plus: dotato anche di collegamento alla rete Internet più veloce, grazie allo standard LTE Advanced.

PIANIFICA IN BASE AL TRAFFICO La navigazione con MMI plus, infatti, scarica via Web le informazioni sul traffico fornite da HERE, per la pianificazione dei percorsi. Nel caso il collegamento a internet non fosse disponibile, il sistema è comunque in grado di gestire la navigazione autonomamente: con le mappe che prevedono sei aggiornamenti compresi nel prezzo in tre anni.

AUTO CONNESSA Il collegamento a Internet è caratteristico di tutte le A6 ed è essenziale per l'intrattenimento (per esempio per l'ascolto delle web radio) come per funzioni di sicurezza come le comunicazioni car-to-x tra le auto e con le infrastrutture, per ora sperimentali. Compresi nel prezzo dell'auto ci sono tre anni di traffico dati per le funzioni ricreative e 10 anni per quelle di sicurezza, scaduti i quali è necessario pagare il rinnovo.

ANCORA PIÙ ACCOGLIENTE Audi dichiara che dentro la nuova A6 berlina è più spaziosa del modello precedente e il bagagliaio, ora da 530 litri di capacità, ha un accesso più ampio. A richiesta è disponibile un sistema di apertura elettrica che, tramite un sensore, consente di comandare il sollevamento del portellone con un movimento del piede. Utile, quando si arriva all'auto con in mano le borse della spesa.

HA CURA DELL'AMBIENTE (INTERNO) I nuovi sedili contribuiscono a un livello di comfort molto elevato e possono essere dotati, a richiesta, delle funzioni di ventilazione e massaggio. Sempre tra gli accessori, è ormai irrinunciabile per le auto d'alta gamma il dispensatore di fragranze, qui compreso nel pacchetto Air Quality che prevede due profumazioni, uno ionizzatore e un filtro contro le sostanze nocive.

IBRIDA O NON IBRIDA? Sotto al cofano, tutti i motori della nuova Audi A6 berlina sono dotati di serie del sistema che Audi chiama mild-hybrid e promette di ridurre i consumi fino a 0,7 litri di carburante ogni 100 km nella guida reale. Non si tratta però di un vero sistema ibrido. Il motore elettrico, infatti, non partecipa mai alla spinta in accelerazione, ma recupera energia per fornire una sorta di Start& Stop evoluto. Per dirla tutta, a noi ricorda quello che alcuni chiamano Micro Hybrid.

START & STOP EVOLUTO A velocità comprese tra 55 e 160 km/h, per esempio, il mild-hybrid consente alla Audi A6 la funzione per veleggiare, ossia per avanzare per inerzia a motore spento a vantaggio dei consumi: in questo caso il sistema interviene riavviando il motore al termine del veleggio. In città, la funzione Start & Stop è attiva fra 7 e 22 km/h e il riavvio del motore viene deciso dal sistema in modo predittivo, non appena i sensori dell'auto rilevano che il veicolo che precede si mette in movimento.

KEYLESS CON LO SMARTPHONE Un altro tocco hi tech viene dalla chiave di avviamento, che può venire sostituita dalla chiave Audi connect: una tecnologia che sfrutta il chip NFC (Near Field Communication) dei telefonini Android per autorizzare l'ingresso a bordo e l’avviamento del motore. Il proprietario può condividere l'autorizzazione all'uso dell'auto a cinque ulteriori smartphone oltre al proprio.

AIUTI ALLA GUIDA Naturalmente è al top la tecnologia degli aiuti alla guida, che può prevedere 39 sistemi di assistenza e fino a 24 sensori – compreso un laser scanner nel muso – per una guida semi automatica. Va detto che, in caso di impatto, con tutta quella componentistica il conto per le riparazioni rischia di diventare parecchio salato.

LE MOTORIZZAZIONI Sono quattro le motorizzazioni previste per l'Audi A6 2018. Al lancio di giugno sarà disponibile un turbodiesel V6 di 3.0 litri, 286 CV e 640 Nm, montato su quella che viene denominata Audi A6 50. A questo seguiranno un'unità simile ma di potenza ridotta per la Audi A6 45 (231 CV e 500 Nm); il 4 cilindri TDI da 2.0 litri, 204 CV e 400 Nm della Audi A6 40 e un V6 turbo a benzina TFSI da 3.0 litri, 340 CV e 500 Nm che equipaggerà la A6 55.

CAMBI E TRAZIONE Tutte le motorizzazioni prevedono di serie cambio automatico e trazione integrale, ma con alcune importanti differenze. I V6 diesel hanno il cambio a convertitore di coppia Tiptronic a 8 marce e la trazione Quattro meccanica: con differenziale centrale autobloccante e, in opzione, un differenziale posteriore sportivo con funzione torque vectoring.

4X4 ON DEMAND E DOPPIA FRIZIONE Il V6 a benzina e il 2.0 TDI hanno la trazione Ultra, che è di tipo on demand: funziona come una trazione anteriore finché il sistema non ritiene vantaggioso trasferire parte della potenza al posteriore. Abbinato a questa trasmissione c'è il cambio S tronic a 7 marce, che è del tipo a doppia frizione.

PREZZI E DISPONIBILITÀ Il diesel più potente, con il 3.0 V6 da 286 CV, sarà disponibile da giugno a un prezzo base di 62.100 euro. Va detto che moltissime delle dotazioni di cui abbiamo parlato, così come un sistema di illuminazione dell'abitacolo regolabile su 30 colori diversi e la funzione per il parcheggio automatico, sono extra e incidono parecchio sul costo finale. Nessun dettaglio sui prezzi delle altre versioni, in arrivo dopo l'estate, ma è ipotizzabile per il 2.0 TDI un prezzo significativamente inferiore ai 60 mila euro.

UN TEST IMPEGNATIVO Per farci provare la nuova Audi A6, la casa tedesca ci ha portato sulle strade più tortuose – e in certi casi anguste – del Portogallo. L'obiettivo era dimostrare che, pur essendo una berlinona alto di gamma, la nuova creatura di Ingolstad è “agile come una sportiva, maneggevole quanto una compatta”. Ci sono riusciti?

LA PROVA DELLA MANEGGEVOLEZZA Perdonatemi se svelo subito il finale: la risposta è un convinto sì. Ho provato tutte e quattro le motorizzazioni, con diversi livelli di equipaggiamento, e non sono mancate le sorprese. La prima è che – quale più quale meno – tutte le nuove A6 trasmettono un senso di leggerezza. E su alcune stradine strettissime quanto ripide non mi hanno mai messo in imbarazzo: la maneggevolezza da compatta è confermata in pieno.

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RAPPORTO VARIABILE Tra gli accorgimenti studiati per esaltare le caratteristiche di maneggevolezza e guidabilità spiccano quelli sulla sterzatura del veicolo. Per il volante è previsto un rapporto di trasmissione progressivo, che diviene più diretto con l’aumentare dell’angolo di sterzata. Oppure addirittura uno sterzo integrale dinamico (a richiesta), che grazie a un riduttore harmonic drive aumenta la demoltiplicazione all'aumentare della velocità di marcia per esaltare la stabilità in autostrada.

STERZA ANCHE DIETRO Sempre a richiesta, sulle nuove Audi A6 2018 si possono avere le ruote posteriori sterzanti, che fino a 60 km/h si orientano in direzione opposta a quelle anteriori per migliorare la maneggevolezza e ridurre il diametro di svolta di 1,1 metri. Oltre i 60 all'ora sterzano invece dalla stessa parte delle ruote anteriori, così da accentuare la stabilità del retrotreno in velocità.

BELLA DA GUIDARE Tutte queste dotazioni si sono dimostrate efficaci, visto che, con tutte le motorizzazioni, la A6 si guida splendidamente tra le curve, dove si rivela molto svelta e precisa. Anche alzando il ritmo lei viaggia sui binari, con un comportamento assai equilibrato e rassicurante. Sempre particolarmente gradevole è lo sterzo, che risponde progressivo, sincero e naturale: senza mai manifestare artificiose variazioni di consistenza.

LA PICCOLA NON È UN RIPIEGO Va detto però che la A6 2.0 TDI con assetto tradizionale, grazie a un peso di circa 120 kg inferiore a quello delle sorelle a 6 cilindri dotate di sospensioni ad aria e ruote posteriori sterzanti, fa rimpiangere davvero poco gli equipaggiamenti più sofisticati. Il motore più piccolo e leggero la rende poi ancora meglio bilanciata a vantaggio di una guida tanto precisa quanto svelta e appagante tra le curve.

IL CX LA RENDE SILENZIOSA In autostrada emerge l'attento studio aerodinamico, che consente di ottenere un Cx di 0,24 nella versione della A6 più ottimizzata. Risultato: i fruscii sono ridotti al minimo. Anche il rotolamento degli pneumatici, così come il rombo dei motori, risultano piacevolmente contenuti in velocità, grazie alla rigidezza della scocca, che contribuisce a contenere anche le vibrazioni acustiche.

GIOCO DI COPPIA Quanto ai motori, già il più piccolo 2.0 TDI, con i suoi 400 Nm di coppia, è una gioia da guidare: complice il perfetto accordo con il cambio automatico S stronic a 7 marce. Meno convincente l'accoppiamento tra questo tipo di trasmissione e la V6 a benzina, dove i passaggi di marcia sono un pochino meno fluidi e veloci di quelli che mi aspetto da un doppia frizione. E pure l'acceleratore non ha sempre una reattività perfetta nelle accelerazioni in uscita di curva.

LA SFIDA DELLE EMOZIONI Inappuntabile il funzionamento dei due V6 diesel abbinati a Tiptronic e trazione Quattro, che rispetto alla Ultra è più omogenea e lineare nell'intervento, quando si vuole scaricare a terra la potenza in condizioni limite. Nella classifica delle emozioni, vince su tutti il dieselone da 286 CV e 640 Nm, che ha una progressione da jet in decollo. Seguono il diesel da 231 CV e il benzina da 340 CV, che tra i due ha uno sprint più vellutato. Il 2.0 TDI è penalizzato dalla scheda tecnica, “ma lui non sa leggere e vola lo stesso” (cit.).

Scheda tecnica Audi A6 50 TDI

Motore: 3.0 V6 TDI da 286 CV e 640 Nm

Velocità: 250 km/h; da 0 a 100 km/h in 5,5”

Consumo misto: da 5,5 a 5,8 l/100 km secondo la gommatura

Trasmissione: Quattro, cambio Tiptronic a 8 marce

Misure: 4,94 x 1,89 x 1,46 m

Posti: 5

Bagagliaio: 530 litri

Prezzo: 62.100 euro

Altre motorizzazioni in arrivo nel 2018:

  • Audi A6 45 - V6 TDI da 231 CV e 500 Nm

  • Audi A6 40 - L4 TDI da 204 CV e 400 Nm

  • Audi A6 55 - V6 TFSI da 340 CV e 500 Nm


Pubblicato da Emanuele Colombo, 18/05/2018
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