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Prova

Nissan 350Z Roadster


Avatar Redazionale , il 17/02/05

19 anni fa - Senza tetto, ancora più emozioni.

Alla guidabilità della coupé si aggiunge un'acustica da pelle d'oca e l'ebbrezza del vento tra i capelli. Nel vero senso della parola... In vendita da marzo, ha prezzi che partono da 38.420 euro.

COM'E' La punta di diamante della collezione primavera-estate della Nissan è la nuova 350Z Roadster che, dopo aver debuttato sul mercato americano, si appresta ora a sbarcare anche nel Vecchio Continente. Rispetto alla gemella a stelle strisce si annunciano alcune novità. Le principali riguardano alcuni dettagli dei paraurti, un sistema di raffreddamento del differenziale e la presenza nella dotazione di serie dell'Esp e dei freni Brembo.

ATTILLATISSIMA Per il resto, la 350 Z Roadster si scopre e abbandona il mantello in metallo per passare a un leggero top in tela, senza dubbio più adatto alla stagione calda. La capotina è molto attillata e gira stretta attorno all'abitacolo. La Roadster perde così per strada un po' dell'eleganza del tetto spiovente della coupé. Nel complesso, però, la linea resta gradevole e ciò rende verosimile l'affermazione della Nissan secondo cui la 350Z è stata concepita sin dall'inizio per essere declinata nelle due varianti, appunto chiusa e aperta.

STRIP TEASE La capote, dotata di lunotto in vetro, è ad azionamento elettrico e lascia la 350Z in topless in 20 secondi spaccati. Il tutto avviene agendo su un apposito tasto alla sinistra del volante, dopo aver sganciato la maniglia interna di sicurezza e tenendo premuto il pedale del freno. Terminate le operazioni, la capote è perfettamente celata alla vista, sotto una copertura in plastica dotata di due gobbe che raccordano la coda ai poggiatesta e hanno anche una funzione aerodinamica.

ESIBIZIONISTA Dalla vita in giù, la 350Z resta quella di sempre, con i fari anteriori squadrati e quelli posteriori taglienti come un bisturi a movimentare una linea massiccia e muscolosa come poche altre. Ogni particolare è ben dimensionato e fa di tutto per trasmettere già a prima vista un'idea di forza, a partire dai passaruota per finire ai terminali di scarico. I cerchi da 18 pollici non sono da meno e calzano pneumatici 225/45 all'anteriore e 245/45 al posteriore.

BAGAGLIO A MANO Anche nell'abitacolo le novità sono molto limitate. La Roadster si distingue dalla coupé giusto per la finitura dei sedili in tessuto, che adottano un'esclusiva traforatura che li rende particolarmente freschi e traspiranti. La presenza dello spazio destinato alla capote non comporta la rinuncia ai cassetti e al gavone che si trovano dietro gli schienali dei sedili e che compensano in parte la penuria di vani sulla plancia. Un drastico ridimensionamento tocca invece il bagagliaio, il cui volume utile si attesta ora a quota 130 litri. E' giusto lo stretto indispensabile e impone di viaggiare solo con bagaglio a mano ma, se non altro, ha una forma regolare ed è ben sfruttabile.

DOUBLE FACE L'ingresso della Roadster in listino è fissato già per marzo e, così come per la coupé, sono previste due versioni. La Lev 1 ha un prezzo di 38.420 euro e dispone tra le altre cose di cerchi in lega, computer di bordo, clima automatico, controllo elettronico della trazione e della stabilità e fari allo xeno. La Lev 2 costa invece 40.920 euro e giustifica la maggior spesa con l'aggiunta alla dotazione dell'interno in pelle con sedili elettrici riscaldabili, dell'impianto stereo Premium Bose e del cruise control.

COME VA Il primo impatto con la Roadster è ancora più suggestivo che con la coupé. Sotto il cofano c'è infatti il noto V6 3.5, con i suoi 280 CV e 363 Nm. Ora però non c'è più il tetto a isolare dal suo rombo e ciò è un'autentica delizia per i timpani degli appassionati del genere, che possono così sentirsi più coinvolti dal sound. In pratica, tra la 350Z chiusa e quella aperta c'è la stessa differenza che c'è tra ascoltare un disco e andare a un concerto.

SI DA' POCHE ARIE Pur essendo realizzata in modo semplice, la capote fa comunque bene il suo lavoro e anche ad andatura sostenuta, fino ad oltre i 200 km/h, si riesce a conversare bene senza fare ricorso a megafoni e cornetti acustici. Quando invece si viaggia a cielo aperto, la presenza di un furbo frangivento in vetro tra i due poggiatesta limita molto i vortici aerodinamici. Qualche fastidio viene invece da davanti, con il parabrezza che potrebbe assicurare una maggiore protezione, ma alla Roadster vanno riconosciute almeno due attenuanti. Chi scrive supera infatti di netto il metro e ottanta e la prova è avvenuta a temperature piuttosto rigide, alle quali ogni alito d'aria si avverte in modo più forte.

IL TRUCCO E' SOTTO Quanto infine alla guida vera e propria, la Roadster mantiene praticamente intatte le eccellenti caratteristiche della 350Z chiusa. L'asportazione del tetto in metallo non penalizza troppo la rigidità del telaio. Il merito va al lavoro svolto dagli ingegneri che hanno irrobustito la traversa dietro l'abitacolo, la cornice delle porte e hanno inserito due longheroni a V che collegano la zona delle ruote anteriori con il centro del pianale.

FALSA MAGRA Il tutto comporta un incremento del peso di circa 120 kg ma per chi è al volante la loro è una presenza molto discreta. La precisione con cui la Nissan percorre le curve è sempre esemplare, il bilanciamento è ottimale e le reazioni sono sincere, tanto in accelerazione quanto in rilascio. Solo il cronometro denuncia un lieve peggioramento del tempo impiegato per scattare da 0 a 100, che passa dai 5,9 secondi della coupé ai 6,4 della Roadster. Ma per lamentarsi, comunque, ci vuole un bel coraggio...


Pubblicato da Paolo Sardi, 17/02/2005
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