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Mini Cooper JCW


Avatar di Mario Cornicchia , il 25/11/03

20 anni fa -

Sempre più Cooper, sempre più potente, con il kit John Cooper Works da 200 cavalli garantito Mini

COM’E’ Gran Premio d’Italia 1959, John Cooper affronta la trasferta italiana per seguire le sue formula con una Mini, prestata dal suo amico Alec Issigonis. Ottima tenuta di strada ma mancano cavalli, è il commento di Cooper. E così, avendo già messo mano al motore BMC della Mini per i suoi siluri a motore posteriore, John Cooper prepara la Mini Cooper, costruita in 1000 esemplari per ottenere l’omologazione per le corse.

E i successi non arrivano solo in gara, con le ripetute vittorie al Rally di Montecarlo, ma la Mini Cooper, madre di tutte le GTI, è anche un successo commerciale. Sembra che altri, in tempi più recenti, siano arrivati alla medesima conclusione di Cooper con la nuova MIni: ottima tenuta, ma qualche cavallo in più…
E sembra non bastino nemmeno i 163 cavalli della attuale Mini Cooper S. Così John Cooper (o meglio, il figlio Mike) appronta il kit John Cooper Works, che dona 11 cavalli in più alla Cooper e 37 alla Cooper S.

Un kit ufficiale, collaudato e omologato, garantito 24 mesi e assistito a vita da Mini. Un kit costoso: 3.000 euro per la Cooper e 5.160 per la Cooper S, collaudo e montaggio (7 ore di lavoro per la Cooper e 12 per la S) esclusi. Mica poco. Il lavoro, però è profondo, non il solito ritocco al software di gestione del motore. Per entrambe, il kit porta la testata modificata con una compressione più alta, l’elettronica del motore ottimizzata, uno speciale filtro d’aria e un nuovo scarico posteriore.
Per la S ci sono anche nuovi collettori e un nuovo compressore volumetrico.

La MINI Cooper JCW

eroga 126 CV (93 kW) a 5.750 giri e 155 Nm a 4.700 giri, per 204 km/h e lo 0-100 km/h in 8,9 secondi. Il passaggio da 80 a 120 km/h in quarta avviene in 10,1 secondi.
Più entusiasmante la Mini Cooper S JCW, con 200 CV (147 kW) a 6.950 giri e 240 Nm disponibile a 4.000 giri per 226 km/h, 6,7 secondi per lo 0-100 km/h e 5,6 secondi per passare da 80 a 120 km/h.

COME VA

Proviamo soltanto la Cooper S, il più costoso dei kit ma anche il più proficuo in termini di potenza e di erogazione. Partenza da Modena, terra di motori, verso la strada dell’Abetone, terreno di prova per le rosse di Maranello. Incontro una Enzo, una 360 Modena… ma Abetone oggi fa rima con nebbione: sembra di bucare le nuvole, e forse è proprio così, con l’asfalto viscido che poco invita a spingere sull’acceleratore. Il traffico è lento in uscita da Modena, rallentato anche dal clima. La piccola si comporta bene, non sembra soffrire dei doppiati che trova in pista: i 60 km/h orari si possono raggiungere in prima o in sesta marcia, il motore tiene il passo senza soffrire anche ai bassi regimi. Ottimo il lavoro sull’erogazione, la S JCW ha tanta coppia ai bassi regimi che la rende facile e agile nel traffico, senza stress.La pista si libera, la nebbia si dirada e l’asfalto si asciuga: è il momento di tirare qualche marcia. Il motore spinge sempre, da 1500 giri fino al fuorigiri senza prendere fiato nemmeno per un attimo. Sopra i 4.000 giri il sangue inizia a circolare più veloce e con un buon tasso di adrenalina, grazie alla spinta nella schiena e al rumore da auto da competizione che arriva dal vano motore. Sopra i 4.000 giri la Cooper S cooperizzata mostra la sua vera anima corsaiola ed è una delle poche auto che non sembra patire a girare alto. Il motore non sembra soffrire, anzi sembra felice.

Sulle curve dell’Abetone, ormai deserte, asciutte e sgombre di nebbia, la bestiola da 200 CV si trova sul terreno ideale per esaltare le doti kartistiche del telaio e l’elasticità del motore rende la guida sportiva facile e appagante: si può scegliere se far cantare il motore e godersi il suo suono ai regimi alti o se scegliere una guida più soft, con rapporti più lunghi. Entrambi gli stili sono efficaci: il tiro in uscita di curva è comunque

assicurato.

Il cambio, sufficientemente veloce e preciso negli innesti, si usa poco

: ha rapporti lunghi che si abbinano bene alla grande spinta a tutti i regimi del motore. E i freni, saranno sufficienti all’incremento di potenza? Dopo tante staccate all’ultimo metro sono piacevolmente stupito: siamo all’ultima giornata di prove e la piccola ha dovuto subire angherie giornalistiche per una settimana, ma i freni reggono bene.

Bel lavoro, ma non potrebbero nascere così le Cooper S di serie?


Prestazioni.
I numeri a confronto con e senza kit John Cooper Works

MINI CooperMINI Cooper JCWPotenza MaxPotenza Max115 CV (85 kW)126 CV (93 kW)6000 rpm5750 rpmCoppia MaxCoppia Max149 Nm / 4500 rpm155 Nm / 4750 rpmAccelerazioneAccelerazione0-100 Km/h0-100 Km/h9,2 s8,9 sRipresa IV marciaRipresa IV marcia80-120 Km/h80-120 Km/h10,5 s10,1 sVelocità MaxVelocità Max201 Km/h204 Km/hMINI Cooper SMINI Cooper S JCWPotenza MaxPotenza Max163 CV (120 kW)200 CV (147 kW)6000 rpm6950 rpmCoppia MaxCoppia Max210 Nm / 4000 rpm240 Nm / 4000 rpmAccelerazioneAccelerazione0-100 Km/h0-100 Km/h7,4 s6,7 sRipresa IV marciaRipresa IV marcia80-120 Km/h80-120 Km/h6,7 s5,6 sVelocità MaxVelocità Max218 Km/h226 Km/h

 


Pubblicato da M.A. Corniche, 25/11/2003
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