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MG ZR (ZS) 115 TD


Avatar Redazionale , il 01/05/03

20 anni fa -

Common rail? No grazie. L'effetto diesel conquista anche il marchio ottagonale inglese che introduce sulla più piccola delle sue creature un nuovo quattro cilindri a gasolio, senza però rinunciare alla tradizione. C'è un perché.

COM’E’ Diesel power. Ecco in due parole la fotografia del mercato dell’auto nel 2003. Sia che si tratti di tranquille vetture da famiglia, sia di compatte con ambizioni corsaiole, con alettone, prese d’aria e cerchi maggiorati come questa piccola inglese. Comandano i numeri, e questi dicono che il 2003 sarà l’anno della pari dignità diesel/benzina: cinquanta per cento di quota di mercato a testa. Meglio attrezzarsi. Anche perché spesso si tratta di nuova clientela.

BILANCI

Ovvero, ossigeno puro per un marchio come MG, impegnato a riportare i conti in attivo e a trasmettere una nuova immagine di sé, tutta mirata a fornire vetture sportive di razza a prezzi accessibili. Una strategia ad ampio raggio, che strizza l'occhio a varie fasce di mercato con proposte per tutti, dalla spettacolare X-Power, un mostro che vedrà la luce all’inizio del prossimo anno (sarà sviluppata in Italia e assemblata in GB) fino alla ZR, piccola tutta muscoli, passando per tutta la gamma spotiva MG.

MALEDUCATO E proprio su quest’ultima si sono indirizzate le ultime attenzioni, attrezzandola con un nuovo motore diesel più potente e adeguato al look della MG ZR. Un diesel tradizionale, fatto in Casa senza andare troppo sul sofisticato, ma che non mostra sensi di inferiorità nei confronti dei più moderni common rail. Un quattro cilindri di carattere, nervoso, aggressivo, maleducato, rumoroso, più adatto del common rail (dotato di una progressione più lineare) a una clientela sportiva. E, soprattutto, semplice nella sua architettura, sul quale qualsiasi meccanico può mettere mano senza dover prima sottoporsi a un corso di specializzazione.

MEGLIO CLASSIC

Si tratta infatti di un TD classico, frutto di un aggiornamento del 2.0 TD da 101 cv, portato per l’occasione a 113cv. Buoni anche i valori di coppia, con 260Nm disponibili a 2000 giri, e le doti di accelerazione, fotografate da un tempo di accelerazione da zero a 100km/h di 9,7 secondi. Poco sotto i duecento la velocità massima: 193 km/h per l’esattezza.

PROTESI

Tutto il resto è già noto, con una linea che inizia ad avere i suoi anni (la Rover 25 da cui deriva è del 1995) e poco british nel look, tutta percorsa da protesi aerodinamiche che però sembrano piacere molto ai giovani sotto i 29 anni. Il vestito è aggressivo, con i quattro piccoli fari tondi a dare personalità al viso, fiancate con minigonne e modanature in tinta con la carrozzeria. Più cattivo il posteriore, con un vistoso alettone a filo del lunotto e paraurti di grandi dimensioni.

IMMAGINE

All’interno, la strumentazione a fondo bianco e qualche inserto in metallo (vedi consolle centrale e pomello del cambio) cercano di trasmettere quella sportività in più che il marchio ottagonale sulla calandra deve garantire.

LISTINO

Prezzi da 17.990 euro per la 115 standard a tre porte (800 in più per la 5p) e 19.490 per la versione Plus, che in più ha di serie ABS, autoradio, cerchi in lega da 17" con logo MG (16" la versione standard), fendinebbia, sedili in pelle, specchietti retrovisori riscaldabili.

COME VA

Una volta all’interno ci si rende subito conto di come i segni dell’età siano più evidenti dentro che fuori. Non solo per la quantità di plastica che avvolge l'abitacolo, o i tessuti dimessi dei rivestimenti; ciò che più colpisce è la ridotta disponibilità di spazio interno, con i passeggeri sistemati su sedili stretti che alla lunga diventano scomodi. Va ancora peggio per chi sta dietro, costretto a viaggiare a contatto di ginocchia con il vicino, anche se di statura media.

RUMORE Per il resto, la piccola MG diesel non tradisce le aspettative. Le qualità sportive del telaio della ZR sono riconosciuite e il nuovo TD fa la sua parte con onestà. A cominciare dal rombo, cupo, rabbioso, per niente diesel. Lo sportivo saprà sicuramente rinunciare all’autoradio quando viaggerà al limite del codice della strada, ma non è detto che il suo entusiasmo sarà sempre condiviso da chi gli sta a fianco. Non c’è modo infatti di limitarne gli effetti se non riducendo drasticamente la velocità di crociera.

NERVOSETTA

Il divertimento di guida in compenso è garantito: la ZR 115 (lo stesso motore è stato installato anche sulla ZS, la sorella maggiore) è nervosa, scattante, brillante come ci si aspetta. Il valore di coppia è sufficiente a dare tanta elasticità e le accelerazioni sono immediate, progressive, con il rischio del fuorigiri sempre in agguato.

DURA IL GIUSTO

L’assetto, tarato sul rigido ma senza esagerare, offre una buona tenuta di strada anche nel misto stretto delle stradine di montagna, terreno ideale per divertirsi con questa vettura. Si guida con sicurezza, sempre con piacere, aiutati da un cambio rapportato per la guida brillante, tutta scatti e frenate. Anche se la mancanza degli airbag laterali e del controllo elettronico della stabilità devono indurre tutti a più miti pensieri…
Pubblicato da Gilberto Milano, 01/05/2003
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