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Prova

Mercedes GLA


Avatar di Marco Rocca , il 30/03/14

9 anni fa - Non chiamatemi Suv, sono una Crossover

La prima Crossover della Casa di Stoccarda si chiama GLA e fa subito tendenza. Più alta da terra rispetto alla Classe A da cui deriva, può avere la trazione integrale 4Matic e il cambio a doppia frizione 7G-DCT.  

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INDOVINA INDOVINELLO Vediamo di fare il punto. Può essere a 2 o 4 ruote motrici, è più alta da terra rispetto a un’automobile tradizionale ma non supera il metro e 50 in altezza e in Casa la chiamano crossover. Probabilmente non se ne sentiva la mancanza ma la nuova Mercedes GLA è stata proprio una buona intuizione di marketing. Le sue linee sinuose le donano un fascino particolare, diverso da tutte le altre. E’ di tendenza ma ha tanta sostanza a cominciare dalla trazione integrale 4Matic (optional), passando per il cambio 7G-DCT a doppia frizione (anche questo optional) per finire con l’ormai consueta dotazione di sicurezza tipica del marchio della Stella, il tutto con dimensioni compatte.

LA PRIMA DELLA SERIE Per la Mercedes è una crossover, termine che prima d’ora non era mai stato preso in considerazione dalla casa tedesca. Ma era solo questione di tempo perché se è vero che ora le grandi rivoluzioni arrivano dai piani bassi della gamma e non più dall’alta aristocrazia di una Classe S - un tempo portatrice di anteprime di stile e tecnologia - allora mancava solo lei a completare la famiglia che Mercedes orgogliosamente chiama NGCC (New Generation Concept Car) composta da Classe A, B e CLA.

SEMBRA MA NON E’ Qualcuno potrebbe generalizzare dicendo che in fin dei conti la Mercedes GLA è la variante SUV della Classe A: nulla di più sbagliato e la risposta arriva senza riserve, una volta seduto al posto di guida. A mente mi sembra di essere né più né meno che alla stessa altezza della sorella berlina e questo dimostra quanto il concetto che c’è alla base della GLA sia nuovo e, se non fosse per l’abitacolo già visto, farebbe storia a sé. Già, perché con i suoi 4,42 metri di lunghezza (+ 13 cm rispetto alla Classe A), per 1,80 di larghezza (+2 cm) rimane comunque versatile nell’ambito cittadino ma con il plus di un bagagliaio che ora arriva a 421 litri, con la trazione integrale (qualora la scegliate) permette di muoversi su sterrato leggero e in autostrada, grazie al Cx di appena 0,29 si viaggia in grande comfort tenendo bassi fruscii e consumi.  

GLI INTERNI Diverso invece il discorso per gli interni della Mercedes GLA, che, come da prassi, ricalcano in toto l’arredamento della famiglia NGCC. Le differenze per la GLA sono solo estetiche e si esauriscono tutte nell’aggiunta di un ampio profilo di alluminio (o in radica a seconda dell’allestimento) che corre lungo la plancia. La marcata parentela con la Classe A salta fuori anche per i bellissimi sedili con poggiatesta integrati (ma non per tutte le versioni) e più in generale per la grande cura costruttiva e di assemblaggio che ha come unica caduta di stile la fattura del display al centro della plancia, che nella versione base sembra arrivare dai mercati dell'elettronica a basso costo. La connessione ai “melafonini” è garantita, meno quella verso i dispositivi Android, ma presto ci saranno aggiornamenti a riguardo.

TRE PER TRE Uno dei punti di forza della GLA, oltre alla linea, è di sicuro la possibilità di cucirsi addosso l’auto, come dal sarto. Tre a tal proposito gli allestimenti: Executive, Sport e Premium e altrettanti pacchetti; Night, Execlusive ed Execlusive AMG. Ma facciamo il punto. Apre le danze l’Executive dotata di cerchi in lega da 17 pollici, griglia del radiatore a due lamelle color argento e protezione del bordo di carico cromata. L’interno è arredato con sedili Comfort in pelle e tessuto. Un gradino più in alto c’è la versione Sport che aggiunge cerchi in lega da 18 pollici a cinque razze e impianto di scarico a due uscite con terminali cromati. Dentro invece fanno bella mostra sedili sportivi con poggiatesta integrati e volante multifunzione in pelle traforata. Al top di gamma c’è la versione Premium che aggiunge l’assetto ribassato di 15 mm, lo sterzo diretto sportivo e il Pack aerodinamico AMG con splitter anteriore, rivestimenti sottoporta e un inserto in grigio titanio.

QUESTIONE DI PACCHETTI Come detto sono tre i pacchetti che ampliano la dotazione di serie. Il primo chiamato Night aggiunge particolari in nero lucido per la griglia del radiatore, specchietti, rail sul tetto e cerchi in lega da 18 o 19 pollici. L’Exclusive che pone l’attenzione sull’eleganza con sedili sportivi riscaldabili per guidatore e passeggero e rivestimenti in pelle per l’abitacolo. Il terzo è l’Exclusive AMG nato sulla base della versione Premium esalta il carattere sportivo degli interni che i clienti possono arricchire ulteriormente attraverso l’ampia lista di accessori come il tetto panoramico scorrevole o il portellone easy-pack per aprire e chiudere il bagagliaio con un click.

QUESTIONE DI ASSETTI A discrezione del cliente si può scegliere fra tre assetti differenti della vettura. Il primo si chiama Comfort ed è offerto di serie, poi c’è l’assetto ribassato di 15 mm (in abbinamento alla versione Premium) e per finire quello Comfort Offroad che alza la carrozzeria della GLA di 30 mm dal suolo, ideale se la vostra meta è lontana dal nastro d’asfalto.  

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QUASI ASTEMIA Quattro per ora i motori disponibili sulla Mercedes GLA ripresi dalla Classe A, due a gasolio e altrettanti a benzina. La famiglia dei diesel annovera un grande classico, vale a dire il 2.200, 4 cilindri declinato in due varianti di potenza: 136 cv per la 200 CDI e 170 per la 220 CDI. Quanto ai benzina, ad aprire le danze c’è un 1.6 da 156 cv per la GLA 200 e il più potente 2.0 litri da 211 cv della GLA 250. Ma non è finita qui perché presto la gamma di propulsori vedrà l’ingresso di un altro diesel, il 1.500 di origine Renault (già montato su Classe A), nome in codice 180 CDI. Per i benzina la punta di diamante sarà la versione AMG con il 2.0 turbo da 360 cv. Ad accomunare tutte le motorizzazioni c’è la consueta attenzione per i consumi che raggiunge il suo apice con i 4,3 litri per 100 km necessari alla 200 CDI (in attesa del 180 CDI che abbasserà ancor più la soglia). Per quanto riguarda invece la voce trasmissione si potrà scegliere tra il manuale a 6 marce o il sofisticato 7G-DCT doppia frizione a sette rapporti, capace di cambiate rapidissime e al tempo stesso di consumi inferiori a quanto si possa fare con il manuale.

QUANTO COSTA? E veniamo ai prezzi, che, da buona Mercedes, non sono certo da saldi. Per la versione entry level, parlo della GLA 200 in allestimento Executive si devono sborsare 31.760 euro che salgono a 31.990 per la variante d’ingresso diesel, la 200 CDI con lo stesso allestimento. Per la 220 CDI, probabilmente la più richiesta dagli italiani si parte da 38.390 Euro che diventano 40.690 se volete anche la trazione integrale 4Matic. 

PUNTI DI VISTA Prima ancora di avviare il motore, un particolare su tutti mi ha colpito della Mercedes GLA: la posizione di guida. Se parliamo di crossover, come del resto la definisce la stessa Mercedes, allora ti aspetteresti una seduta alta da terra e invece… Sulla GLA si sta seduti forse un pelo più in alto della sorella Classe A ma di sicuro abbondantemente più in basso rispetto alle sue dirette concorrenti, leggi Audi Q3 e BMW Serie1. Un’impostazione alquanto strana se vogliamo che contrasta un po' con la prima grande motivazione di acquisto di una crossover, ovvero la guida alta. Punti di vista certo ma sono dettagli da tenere in considerazione.

COME UN OROLOGIO Detto questo, la versione che mi tocca è la 200 CDI a due ruote motrici di un bellissimo colore Rosso Jupiter che di sicuro sceglierei anche io se decidessi di comprarla. Non rimane allora che girare la chiave e partire, sono proprio curioso di sapere come si comporta in curva con quei ruotoni a spalla alta. A rovinare subito la festa ci pensa il ticchettio al minimo del 2.2 diesel da 136 cv che oltre a farsi sentire trasmette anche una buona dose di vibrazioni su volante e sedile. La silenziosità proprio non è il suo forte e anche senza accelerare a fondo il 2.2 fa la voce grossa. Da un’auto da 40.000 Euro certe cose non te le aspetti, considerando poi che auto decisamente più economiche hanno un tono di voce più dimesso e pacato.

BENE IN AUTOSTRADA Il 2.2 diesel si fa perdonare una volta in autostrada dove al contrario si apprezza molto la silenziosità meccanica data anche da cambio 7G-DCT che tiene bassi i giri del motore. Pollice verso l’alto anche alla voce consumi (nell’ordine dei 4,3 litri di gasolio secondo la Casa) che rimangono sempre decisamente bassi in ogni situazione di guida e fanno di questo motore il partner ideale qualora abbiate necessità di fare tanta strada. Certo sotto il cofano potrebbero trovar posto potenze ben più elevate soprattutto in considerazione dell’elevata qualità del telaio.

RIGIDA E BEN PIANTATA Tra le curve la GLA infonde sicurezza. L’assetto assorbe bene le asperità del fondo (anche per i pneumatici a spalla alta) ma non è mai cedevole. E’ reattiva grazie a un telaio ben studiato dall’ottima rigidità torsionale. Tra le curve è svelta e lo sterzo pronto aiuta ad aumentare il divertimento. Se solo avesse avuto qualche cavallo in più…! Ma non è poi così importante visto che il cambio a 7 rapporti lavora così bene da sfruttare al meglio la potenza a disposizione. Bene anche alla voce rollio sempre limitato anche esagerando mentre soddisfa l’impianto frenante per efficacia e modulabilità oltre a essere capace di sopportare sforzi prolungati e rapide decelerazioni. Esagerando con il piede destro invece potrebbe palesarsi il sottosterzo ma non c’è da preoccuparsi, perché la GLA è facile da gestire anche in condizioni limite. Insomma un’auto sicura, la nuova crossover della Stella che si trova a suo agio in ogni situazione: dalle curve allo sterrato (senza esagerare) passando per la città, dove è pronta a ricevere gli sguardi ammirati della gente. 


Pubblicato da Marco Rocca, 30/03/2014
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