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Mercedes CLA


Avatar Redazionale , il 03/05/13

10 anni fa - I prezzi partono da meno di 30.000 euro. Guarda il video

A Storccarda non lasciano e raddoppiano la loro offerta di coupé a quattro porte con la Mercedes CLA, che porta la filosofia della CLS in una fascia di mercato più bassa. I prezzi partono da sotto 30.000 euro

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SALTO GENERAZIONALE Dopo avere passato una vita a proporre la gamma di berline più classica del mercato, la Mercedes ha iniziato da qualche anno a proporre modelli diversi, destinati a un pubblico decisamente più giovane rispetto a quello dei tradizionali aficionados della Stella a tre punte. L'esempio più lampante è rappresentato dalla Classe A e dalla Classe B ma anche la CLS, con il suo taglio innovativo da coupé a 4 porte, ha rappresentato dal 2003 in poi un passo importante in questo cammino.

PETTINATISSIMA La sua formula vincente viene ora riproposta in scala ridotta dalla nuova Mercedes CLA, che costituisce a tutti gli effetti una importante variazione sul tema dell’ultima classe A. Lunga 463 centimetri, larga 178 e alta 144, la CLA ha una carrozzeria filante e aggressiva, senza un pelo fuori posto, tanto che il suo coefficiente aerodinamico segna un record assoluto tra le macchine di serie: il Cx è compreso tra 0,22 e 0,23 a seconda delle versioni.

LATO B Il frontale è di grande impatto, con i fari a Led e la mascherina che crea un effetto tridimensionale, ma chiaramente la protagonista assoluta della scena è la parte posteriore, con il padiglione che spiove dolcemente sulla coda. Tutto contribuisce a dare vita a un tripudio di linee morbide e muscolose, che, grazie alle molte nervature, crea un interessante gioco di superfici concave e convesse. Oltre a essere atletico e ben tornito, il terzo volume si rivela anche una manna dal punto di vista della praticità, visto che permette alla Mercedes CLA di vantare un bagagliaio da ben 470 litri.

SPIGOLI? NO, GRAZIE Anche nell’abitacolo sono messi al bando gli spigoli. Qui si ritrovano gli stessi arredi della Classe A e questa scelta dei vertici di Stoccarda rappresenta una cosa buona e giusta. La plancia con le cinque bocchette circolari e lo schermo sospeso sopra la consolle centrale fa una notevole scena. Nel complesso, però, l'elemento più caratterizzante e suggestivo sembrano i sedili, con il poggiatesta integrato, che rendono la CLA una 4+1 piuttosto che una vera e propria 5 posti.

AMPIA SCELTA Sotto la pelle si nascondono sospensioni anteriori Mac Pherson e posteriori multilink piuttosto raffinate, che promettono di cavarsela bene in ogni frangente e con tutti i motori. Nella fase di lancio sono previste tre CLA a benzina e una gasolio, tutte a iniezione diretta di carburante e sovralimentate. Quanto alle prime, apre le danze la 180, con motore 1.6 da 122 cv e 200 Nm (costanti tra i 1.250 e i 4.000 giri), che scatta da 0 a 100 in 9,3 secondi, tocca i 210 km/h e beve tra i 5,4 e 5,6 litri ogni 100 km. Lo stesso motore vede potenza e coppia salire a 156 cv e 250 Nm sotto il cofano della 200, che supera la prova di accelerazione in 8,6 secondi, raggiunge i 230 km/ e sorseggia 5,5-5,7 litri/100 km. In attesa di una variante AMG, la punta di diamante sportiva è la 250, due litri da 211 cv e 350 Nm, che liquida la pratica 0-100 in 6,7 secondi, ha una punta di 240 km/ e chiede 6,1-6,2 litri per superare il ciclo di omologazione. Per i seguaci di Rudolf Diesel c’è al momento la 220 CDI, con il turbodiesel 2,1 che fa da prezzemolo nel listino Mercedes, qui in configurazione da 170 cv e 350 Nm (8,2 “, 230 km/h e 4,2-4,5 litri/100 km). Virtualmente già parte del gruppo ma in consegna solo da settembre c’è inoltre anche la 200 CDI, con motore 1.8 da 136 cv e 300 Nm.

UNA  E TRINA Ciascuna motorizzazione può essere abbinata a diversi allestimenti: Executive, Sport e Premium, oltre a Edition 1, disponibile solo fino alla fine dell’anno. Il primo rappresenta una base già piuttosto completa e vede i prezzi partire dai 29.900 euro della 180 per arrivare ai 39.900 della 250, passando per i 32.200 della 200, i 33.400 della 200 CDI e i 38.600 della 220 CDI. La sua dotazione di serie comprende, tra le altre cose, il clima automatico, i cerchi in lega da 17”, lo Start/Stop, l’ausilio alle partenze in salita, lo stereo con kit Bluetooth, presa Usb e Aux, lo schermo da 5,8 pollici e diversi dispositivi di sicurezza, come l’Attention Assist e il Collision Prevention Assist, che vigilano rispettivamente sui colpi di sonno e sulla distanza di sicurezza.

IN CRESCENDO Per 2.030 euro in più si può avere invece la CLA Sport, che tra le altre cose aggiunge alla dotazione l’assetto sportivo, i cerchi da 18”, il sistema multimediale Becker Map Pilot con navigatore, la telecamera posteriore e lo scarico con terminali rettangolari in acciaio. Con un sovrapprezzo invece di 3.990 euro, c’è infine la Premium, che sfoggia anche un kit estetico AMG e fari bixeno, mentre un segno particolare della Edition 1 sono per esempio rivestimenti a strisce Neon Art, che renderanno questo allestimento unico nel tempo.

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TALE E QUALE Chi ha già avuto modo di sedersi al volante della Classe A ritrova un ambiente familiare una volta a bordo della Mercedes CLA. Gli arredi sono esattamente gli stessi, con i molti pregi (ordine e stile, giusto per dirne due) e i pochi difetti (qualche plastichina un po’ economica e dal bordo che potrebbe essere arrotondato meglio) già riscontrati sulla sorella. Anche la posizione di guida fotocopia quella nota, con il sedile che scende bene verso il pavimento ad assecondare chi ama una postura sportiva. In alternativa si può optare per una posizione più rialzata, mantenendo comunque una buona triangolazione con la pedaliera e il volante.

A TESTA BASSA Rispetto alla A, la Mercedes CLA perde qualcosina a livello di abitabilità posteriore. La forma spiovente del tetto lo porta a incombere sulla testa dei passeggeri più alti, cui non resta che scivolare un po’ con le terga sul sedile o ingobbirsi un po’ per evitare spiacevoli zuccate. Chi siede al centro gode di una sistemazione di fortuna, tanto per la forma del divano, quanto per l’ingombrante presenza del tunnel della trasmissione (necessario ad alloggiare gli organi delle versioni 4Matic a trazione integrale, disponibili da settembre). Ai lati, invece, un altro neo è rappresentato dalla scarsa visibilità, che alla fine rappresenta un problema anche per il pilota quando di trova a manovrare in spazi angusti. In questo caso la presenza dei sensori di parcheggio e della telecamera posteriori e rappresenta una vera benedizione.

GIROTONDO Una volta capito bene quali siano i reali ingombri della carrozzeria, la Mercedes CLA se la cava bene anche nei passaggi più stretti, dove dà una bella mano il diametro di volta ridotto. Lo sterzo continua a piacere anche quando gli orizzonti si allargano. Il sistema di assistenza elettrico Direct Steer agisce in modo diverso a seconda della velocità e aiuta a gestire anche le situazioni più scabrose, assicurando sempre un buon feeling con le ruote e permettendo di tracciare con precisione le traiettorie nel misto.

BUON COMPROMESSO Lo sterzo è ugualmente progressivo ed efficace a prescindere dal tipo di assetto, Comfort o Sport. Nel primo caso la Mercedes CLA si dimostra un po’ più vicina alla tradizione delle berline passiste della Stella a tre punte, dimostrando una notevole versatilità d’impiego. Le sospensioni filtrano bene le sconnessioni e, complici i pneumatici non troppo ribassati, garantiscono un buon comfort, pronte  a fare della macchina una maratoneta dell’autobahn. Questa scelta non penalizza più di tanto la guidabilità: molto semplicemente si ha un pelo di coricamento laterale in più quando si forza il passo e un limite di tenuta appena inferiore, un prezzo che si paga comunque volentieri se si devono macinare chilometri su chilometri e si vuole arrivare  a destinazione più riposati.

BEN PIANTATA Con l’assetto Sport, invece, la Mercedes CLA diventa più rigidina ma è capace di fiondarsi in curve e controcurve coricandosi meno. La tenuta di strada è notevole, con le ruote che tracciano linee senza sbavature. Per fare emergere la naturale tendenza ad allargare del muso bisogna davvero farla grossa ma in ogni caso è sufficiente rilasciare istintivamente l’acceleratore perché la coda recuperi terreno e riallinei la macchina, spesso senza che vengano nemmeno chiamati in causa i controlli elettronici.

DIESEL UBER ALLES Non serve essere Nostradamus per prevedere che la versione più venduta in Italia sarà la 200 CDI, non ancora disponibile al momento della prova della CLA. In ogni caso il 1.800 da 136 cv è una vecchia conoscenza e le doti di regolarità sin dai regimi più bassi piaceranno anche ai clienti della nuova coupé, a patto che non abbiano cronici pruriti al piede destro. In fatto di sportività, infatti,  è impari il confronto con la 220 CDI, ben più dotata di coppia  e quindi più reattiva ogni volta che si stuzzica l’acceleratore. Il diesel più grosso è abbinato d’ufficio al cambio a doppia frizione 7G-DCT, che ne esalta le doti di trasformismo, relativamente pronto ad assecondare la condotta brillante, in modalità manuale, e soprattutto in quella più soft, quando si delegano le cambiate alla centralina. Lo stesso tipo di trasmissione è partner fisso anche del grintoso due litri sovralimentato a benzina della 250, per il quale i tecnici hanno comunque cercato più un funzionamento rotondo e piacevole a tutti i regimi, piuttosto che prestazioni estreme. Se si compra la macchina per fare poca strada all’anno e con l’idea di tenerla a lungo, varrebbe quasi la pena di farci un pensierino.


Pubblicato da Paolo Sardi, 03/05/2013
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