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Prova su strada

Lamborghini Murcielago LP640


Avatar di Mario Cornicchia , il 12/06/06

17 anni fa - Toro scatenato.

Il Toro scatenato è sempre più scatenato ma, invecchiando, il suo carattere migliora e il suo aspetto è sempre più curato ed elegante. In prova, sul circuito del Mugello.

COM'E' Murciélago LP640, ovvero il suo motore V12 Longitudinale Posteriore ha preso vitamine e nandrolone e ora ha la bellezza di 640 cavalli tondi tondi. E se si parla di bellezza, anche il suo stile ben disegnato è stato affidato a mani capaci e l'abitacolo è stato aggiornato. E, sulla scheda tecnica, non si vede un miglioramento molto importante, quello alle sospensioni...

CURA DI STILE

Brutta la Murciélago non è mai stata e nella categoria rosponi con la centrale termonucleare dietro i sedili è tra quelle che ha uno stile più raffinato, con linee decise come potrebbe avere un mobile di gran design minimalista. Nel tempo, piccoli e costanti interventi hanno reso sempre più pulito e raffinato il disegno della sua carrozzeria in fibra di carbonio, con tetto e pelle delle porte in acciaio. Ora è il momento dei paraurti, più pronunciato e spazzaneve l'anteriore e il posteriore ridisegnato per accogliere al centro un tubo di scarico grande come un pluviale e un nuovo diffusore aerodinamico.

VOLA, CON LE ELICHE

Nuove anche le luci, con una sottile fila di led per le frecce nella parte bassa affiancata alle luci di retro che rende più snella ed affilata la bella forma a trapezio tipica della Murciélago. La parte rossa è tridimensionale, molto profonda, con una doppia coppia di eliche inserite all'interno, un po' buffe ma decisamente efficaci per rendere l'effetto 3D.

Q-CITURE S-NZIALI

Anche all'interno, già sobrio e confortevole, della Murciélago, per la LP640 c'è qualche aggiornamento, come la grafica degli strumenti o la nuova radio Kenwood con schermo da 6,5" wide screen, lettore DVD, Mp3, Wma e, a richiesta (2000 euro) con navigatore satellitare. Tra gli optional per le finiture, entrambi per 5000 euro, ci sono anche il pacchetto carbonio e il paccheto titanio, ma non se ne sente il bisogno. I sedili sono più larghi e sono rivestiti in pelle con cuciture dal disegno romboidale che in Lamborghini chiamano Q-citura. Ispirati da Zelig? È la mia volta?

SEIEQUARANTA

Veniamo al dunque, al cuore del problema e della Murciélago LP640. Il V12 a 60° è stato portato a 6,5 litri, ha nuove teste, nuovo collettore di aspirazione a risonanza variabile e nuovi sono anche l'albero motore, gli assi a camme e l'intero impianto di scarico. Così, il V12 eroga 640 cavalli a 8000 giri e 660 Nm di coppia massima a 6000 giri. La curva di coppia è stata ottimizzata, dicono in Lamborghini, grazie a un sistema di aspirazione a geometria variabile, a un sistema di variazione di fase per aspirazione e scarico e a corpi farfallati e sonde Lambda lineari.

TREEQUARANTA

Con 60 cavalli in più, migliorano anche le prestazioni: 340 km/h, 0-100 km/h in 3,4 secondi, 0-200 km/h in 10,5 secondi. Mica ciufoli... Il V12, ovviamente, è Euro 4 e affronta sereno anche le normative americane. Se volete metterlo in mostra, con soli 5400 euro si può richiedere la copertura trasparente in cristallo.

ORA D'ARIA

Per tenere in temperatura i suoi 12 chili di olio c'è anche un nuovo radiatore maggiorato sul lato sinistro e la Murciélago LP640 ha bocche asimmetriche di ventilazione nella parte bassa dei parafanghi posteriori, più grande a sinistra. Rimangono le prese d'aria a geometria variabile, le orecchie a sventola dietro l'abitacolo che si richiudono quando non servono. Chicchissime.

SEI MARCE

Il cambio è stato potenziato, sempre a sei marce manuale con l'opzione (8000 euro) per il robotizzato e.gear. La trasmissione è sempre integrale con giunto viscoso centrale, differenziale anteriore autobloccante al 25% e differenziale posteriore, rivisto insieme ai semiassi, autobloccante al 45%.

PRESA CON LE MOLLE

Per tenere sotto controllo il peso della Murciélago LP640, 1665 kg a vuoto, un grande lavoro ha impegnato tecnici e collaudatori di Sant'Agata Bolognese per la messa a punto delle sospensioni, con nuovi ammortizzatori, molle e barre stabilizzatrici. Le due molle per ogni ruota posteriore e la molla singola per le ruote anteriori sono coassiali con gli ammortizzatori.

DURA E PURA

Fare le scarpe alla ragazza costa parecchio: i cerchi sono taglia 8½ x 18" gli anteriori e 13" x 18" i posteriori, gommati rispettivamente 245/35 ZR18 e 335/30 ZR 18. I freni soltanto in parte nascosti dai nuovi cerchi Hermera, dal disegno elaborato e originale, sono anch'essi taglia forte: 380x34 mm e 355x32 mm al posteriore. A richiesta per soli diecimila euro ci sono anche gli infaticabili dischi carboceramici, one-size-fits-all 380x38mm con pinze a sei cilindretti. ABS con DRP (ripartitore di frenata) e TCS (controllo di trazione) sono stati rivisti nelle logiche d'intervento e la Wild Beast bolognese rimane pura nella sua essenza sportiva, tenendosi alla larga dall'ESP.

SENZIVA

Singolare che Lamborghini comunichi il prezzo della LP640 senza Iva, quasi fosse scaricabile come i punti della cucitrice. Comunque, il conto è presto fatto: 215.000 euro + IVA, ovvero 258.000 euro se il nuovo governo non metterà mano alle aliquote, a cui aggiungere la messa in strada. Tappetini omaggio...

COME VA

La bestiolona è davvero impressive, come diranno di certo gli appassionati del genere d'Oltreoceano. E le dimensioni sono impressive, con un bel 461 centimetri di lunghezza massima ma, soprattutto, 206 in larghezza, esattamente quanto un Hummer H2. La coda, poi, taglia forte per contenere il V12, è sconfinata. Vederla così, anche negli spazi ampi dei box del circuito del Mugello, la Murciélago LP640, fa una certa impressione. Comunque, è bellissima, ogni ripulita allo stile la rende sempre più elegante, per quanto possa essere elegante un rospone da 640 cavalli. Nulla da spartire con la tabaccaia felliniana, se non le proporzioni generose...

ZAC, TAGLIO NETTO

Le porte si aprono a coltello, sono leggere e ben bilanciate anche nelle chiusura dall'interno che potrebbe sembrare impossibile senza le braccia di un wrestler. Ci si infila anche piuttosto comodamente all'interno, appoggiandosi alla battuta alta della portiera. L'abitacolo è sobrio, piacevole, senza gli eccessi da supercar che fanno tanto luna park. Da evitare anche i tocchi in carbonio e titanio, optional, utilizzati ormai dalle sportivette che non hanno un V12 dietro ai sedili. La LP640 non ha nulla da dimostrare. È una bestia, sì, ma anche una signora, anche se la scegliete in verde mela come la Miura.

POSTO DI COMANDO

Anche il posto di guida è sorprendentemente comodo, con un bel sedile sdraiato e il volante regolabile in altezza e profondità: un secondo e la posizione perfetta è trovata, pronti a partire. Anche la visibilità, grazie alla forma dei vetri, in discesa verso i parafanghi anteriori mette subito a proprio agio. Niente a che vedere con quella della prima Diablo, dove si faceva fatica a vedere la strada dietro il cruscotto panoramico...

ALLA SERA LEONI...

Un po' snob, la Murciélago, ed evita l'accensione a pulsante, ormai adottata anche dalle station wagon, per la più normale accensione girando la chiave nel quadro. Un pulsantone, per avviare la bestia che ho dietro le spalle, forse, non mi sarebbe dispiaciuto. Tant'è, il V12 si avvia, borbotta al minimo, con una voce roca e quasi seccato di essere stato svegliato dopo una notte brava con alcol, femmine e sigari a profusione. Ruggisce, poi, come se premendo l'acceleratore gli si infilasse uno spillone nelle parti molli. E lasciatemi dormire, eccheccazpiter...

PIT LANE

Le leve del cambio e.gear, infilzate nel piantone di sterzo, sono bellissimi oggetti, in alluminio satinato e dal disegno non banale. Si tira quella di destra (solo come allocazione, è apartitica), quella per salire di marcia, e si ingrana la prima, se le tirate tutte e due si inserisce il folle. Ormai il Longitudinale Posteriore è sveglio, ma non faccio penetrare lo spillone dell'acceleratore troppo in profondità, si sgranchisce e parte senza scosse, con un rombo regolare proprio dietro alle mie orecchie, forte, sano ma non in grado di disturbare la salute dei miei timpani ipersensibili. In seconda, mi accompagna per tutta la corsia dei box, in fase di rullaggio.

RISCALDAMENTO

Primi giri di riscaldamento, per prendere confidenza con le varie Arrabbiate, Savelli e Bucine e, soprattutto, con la Murciélago LP640. Il feeling non è immediato, ma non per colpa sua: provate voi a saltar giù da una Mini Cooper S e infilarvi in una Murcialago... C'è una certa differenza tra i due giocattolini. Ma giro dopo giro, capisco che quella voce del V12 è proprio la sua, che non c'entrano alcol e sigari, e che non ha un brutto carattere. E si fa subito amicizia: la Murciélago è una grande comunicatrice, ha la parlantina facile e non risparmia nemmeno un dettaglio di ciò che sta facendo. Prima di avere una reazione che potrebbe sembrare antipatica, avvisa con molto anticipo. Can che abbaia, non morde.

GIU' TUTTO

È il momento di sfruttare meglio la pista del Mugello, veloce e guidata, e le doti di Murcie (ormai siamo amici, ve l'ho detto...). Alcune curve che ai primi giri affrontavo in seconda, ora le affronto in terza e quella sensazione che ai primi giri mi sembrava di galleggiamento, ora non la percepisco più: la piccola è una precisina e richiede precisione da parte del domatore, una volta che questo accordo è stabilito la relazione va via tranquilla e serena.

ROMBO IN DIRETTA

Mi sento così tranquillo che, pur tirando, faccio un giro al telefono con la redazione di CNR Radio, per il consueto collegamento settimanale con il nostro TG dei motori della domenica, in onda sulle 37 emittenti del network alle 17 in punto. Voglio far sentire in diretta la voce della LP640, anche se in alcuni tratti, come il rettilineo, quando si mette giù tutto, sovrasta decisamente la mia. Ma la sua è decisamente migliore...

TUTTO OK, BABY

Il motore è una bomba, trattabile anche nel traffico ma potentissimo quando si preme a fondo. Il cambio e.gear è molto veloce, dolce in partenza ma con il consueto calcione nella schiena se si sceglie il programma Sport e si spinge, impeccabile nelle staccate sdoppiettate. I freni sembra solo di accarezzarli, potentissimi e infaticabili anche giro dopo giro, staccata dopo staccata, con una precisione del pedale davvero esemplare.

DA COSI' A COSI'

Ma la vera differenza con la Murciélago 6200, è quello che non si vede nella scheda tecnica, il lavoro di messa a punto delle sospensioni. Se prima la Murciélago aveva il fascino della cavalleria ma la fatica di guida da vecchia GT, facile da guidare come un autoarticolato, ora è facile, precisa, guidabile sfruttandone fino all'ultima goccia le sue possibilità, con grande comunicazione tra macchina e pilota. Nella nuova configurazione la Murciélago non è più l'auto da sparata della domenica, ma diventa un prezioso giocattolone da usare anche tutti i giorni, per il casa-Mugello-casa come per il casa-ufficio-casa. Così è la vera sorella maggiore della Gallardo, ottimo giocattolino quattrostagioni.
Pubblicato da M.A. Corniche, 12/06/2006
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