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Prova

Kia Cerato


Avatar Redazionale , il 09/02/05

19 anni fa - Compatta ma grande dentro, qualità senza macchia.

Compatta ma grande dentro, la Cerato si affaccia nell'arena più feroce con prezzi d'attacco, qualità senza macchia, buone doti dinamiche e un moderno motore a gasolio.

COM'E'

I primi disegni delle Kia Cerato promettevano molto, con linee modernissime e grinta da vendere. Le linee e gli elementi originali ci sono ancora, come la bocca da Mirage e le pieghe da Bmw sulle fiancate, ma annegati in uno stile gradevole, meno forte del previsto. Qualcuno, in Korea deve aver pensato: meglio non rischiare...

GRINTA DA FAMIGLIA

Con i fari accigliati, i parafanghi anteriori sporgenti e la linea a cuneo, la Cerato fa un po' la grintosa ma le sue cinque porte, le proporzioni ben calibrate e la coda paciosa la dicono lunga sulla sua vocazione familiare. La ragione per cui del Mirage ha solo la bocca, con i due buchi di ventilazione ai lati della calandra come il vecchio aereo da caccia, ma ha scelto la via dell'undertastement.

TIENE TUTTO DENTRO

Le sue meraviglie la Cerato le tiene dentro lo scrigno. L'abitacolo è ben fatto, con materiali scelti con cura e dall'aspetto robusto. La consolle centrale ha un disegno moderno, originale ma sobrio, con tutti i comandi a portata di mano, e rimane sospesa a metà, lasciando libero lo spazio per una vaschetta portaoggetti sul tunnel centrale. I Coreani insistono per gli abitacoli bicolore, con la parte bassa nel solito grigetto troppo rigetto. Prima o poi, come i giapponesi, la capiranno anche loro che quel grigio è tanto triste...

LIMO

Dove la Kia eccelle è la disponibilità di spazio all'interno dell'abitacolo, una vera magia rispetto agli ingombri esterni di 434 per 173 centimetri. Tanto spazio per chi siede davanti, con il tetto alto anche per i più alti, e spazio per adulti anche dietro, dove trovano posto senza difficoltà anche le gambe e le corna più lunghe.

BAGAGLI

Se c'è tanto spazio all'interno dell'abitacolo, forse sarà stato sacrificato il bagagliaio... Altra sorpresa: anche il bagagliaio è molto grande, forse non tra i più alti ma molto profondo, largo e regolare nella forma, capace di 538 litri se si viaggia in cinque e di quasi 1500 se si decide che in due si è anche in troppi e si abbassa lo schienale del divano posteriore diviso 60/40.

MOTORI

Due i motori disponibili per la Cerato italiana. Un motore a benzina, millesei, con 105 cavalli e e 143 Nm a 4500 giri, per 186 km/h. È disponibile anche abbinato al cambio automatico a quattro rapporti (1150 euro). E un moderno quattro cilindri a gasolio, millecinque, con 102 cavalli e 235Nm a 2000 giri, per 173 km/h. Il consumo combinato per il motore diesel è di più di 20 km per litro.

PREZZI D'ATTACCO

La Cerato va all'attacco nell'arena più feroce, quella delle compatte, con prezzi da utilitaria (con uno sconto nei primi mesi di lancio di mille euro) e una interessante formula di acquisto finanziario Kia Flex. La gamma parte da 13.870 euro per la 1.6 Easy, con airbag frontali, climatizzatore manuale e Abs con Ebd e Bas.

PIU' ESIGENTI

Aggiungendo 1050 euro si raggiunge il livello Life, con climatizzatore automatico, alzacristalli elettrici posteriori, telecomando per la chiusura centralizzata, fendinebbia, consolle sul soffitto, sedile guida regolabile in altezza e specchi regolabili e riscaldabili elettricamente. Con 1280 euro in più si ottiene il motore a gasolio, per cui è previsto anche un allestimento Sport che, per 17.600 euro, porta in dote anche gli airbag laterali e a tendina, i cerchi in lega da 16 pollici, il sinto-Cd Mp3 Pioneer e le minigonne laterali.

COME VA

Porte grandi e tanto spazio anche in altezza favoriscono la salita a bordo, in un abitacolo ospitale e piacevolmente curato in rapporto al prezzo. Il volante si regola soltanto in altezza, ma la posizione di guida è ben disegnata anche se un volante dalla corona meno sottile avrebbe trasmesso una maggiore sensazione di solidità. Paradossalmente, il volante è realizzato in un materiale meno piacevole al tatto rispetto ad altre parti interne, come la parte superiore della plancia.

SI STA BENE

Posizione un po' alta, buona visibilità in tutte le direzioni, ingombri contenuti, con quei dieci centimetri in più in lunghezza rispetto alla media delle concorrenti ben investiti in spazio interno. La Cerato trasmette subito una piacevole sensazione di auto ben costruita, con sedili ampi e confortevoli e con i rumori meccanici e i rumori di marcia ben filtrati all'interno dalla scocca.

AL TRAPEZIO

Il salto compiuto dai costruttori coreani negli ultimi anni è davvero impressionante, nella qualità dei materiali e di costruzione, e nelle regolazioni degli assetti. Dalle auto con cui era necessario uscire al trapezio come in vela nelle curve più strette, ora arrivano in Europa auto con assetti europei, facili da guidare e sicure anche in manovre di emergenza, senza reazioni difficili da governare. Ora, con le coreane, Cerato in prima fila, ci si può anche divertire...

VERDE O GIALLO

La scelta del motore deve tener conto anche di quanto si vuole investire e di quanta strada si percorre all'anno. Il millecinque a gasolio funziona molto bene, molto silenzioso e brillante, soprattutto ai bassi regimi, appena si preme sull'acceleratore. I consumi dichiarati sono davvero contenuti, ma recuperare 1280 euro in risparmio di carburante, significa davvero percorrere tanta strada. Il millesei promette consumi combinati nell'ordine dei 14 km/litro, è brillante, forse un po' rumoroso quando si tirano le marce, ma più che adeguato al peso della Cerato (1365kg), famiglia inclusa. Un pensiero lo merita...
Pubblicato da Redazione, 09/02/2005
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